La Zonda F di Horacio Pagani si schianta al raduno, auto distrutta

  • Postato il 2 ottobre 2025
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  • Di Virgilio.it
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Ci sono auto che rappresentano una parte della storia dell’automobilismo. Tra queste non si può escludere la Zonda F di Horacio Pagani, andata distrutta nel corso dell’esclusivo raduno annuale del Brand. La Hypercar appartenente al fondatore è stata protagonista di un incidente con un minivan, con un conseguente impatto che ha lasciato segni profondi specialmente nella parte posteriore. Dalle immagini i danni risultano ingenti, per una vettura con un valore di mercato inimmaginabile e un notevole interesse storico.

Per fortuna non si registrano feriti, ma la dinamica è ancora non è nota: restano da chiarire eventuali responsabilità e la sequenza precisa di ciò che è accaduto. Probabilmente rientra tra i casi in cui non fare la constatazione amichevole.

Una vettura dal doppio valore

Quella andata distrutta non era una Zonda F qualunque, ma un’auto cara a Horacio Pagani. Si tratta infatti della numero 4 di 25 esemplari in omaggio al pilota Fangio.  Inizialmente l’auto era appartenuta a Benny Caiola, amico intimo di Horacio e primo cliente della casa di San Cesario sul Panaro. Un legame che ha trasformato quella vettura in qualcosa di più di un semplice oggetto di collezione. In seguito, lo stesso Pagani l’ha riacquistata, riportandola così all’interno della sua collezione privata. Perdere questa Zonda F significa quindi cancellare un tassello di memoria, un pezzo di storia che univa amicizia, passione e genialità.

La Zonda F

Presentata nel 2005, la Zonda F è un omaggio a Juan Manuel Fangio, il leggendario pilota argentino che ha ispirato lo stesso Horacio nei primi anni di lavoro. Sotto il cofano batte il V12 Mercedes-AMG da 7,3 litri, capace di sprigionare 650 cavalli. Numeri che la proiettavano nell’Olimpo delle hypercar. La Zonda F è stata inoltre la prima vettura stradale a mostrare il carbonio a vista, su esplicita richiesta del cliente. Una scelta che ha poi fatto scuola in tutto il settore e che ancora oggi rappresenta un segno distintivo. Ogni dettaglio, dalla cura aerodinamica alle soluzioni costruttive, è stato pensato per coniugare leggerezza e prestazioni.

Ricostruire un esemplare del genere non sarà semplice. Non è solo una questione di pezzi rari o di costi esorbitanti: parliamo di una vettura che incarna l’arte del fare auto e fendere il vento a proprio vantaggio. Ma certo che se qualcuno può farlo, è il team di Pagani.

Il raduno Pagani 2025

L’incidente si è verificato durante il raduno Pagani 2025, che quest’anno si è svolto tra la Valle d’Itria e il Salento. Un appuntamento esclusivo, che ha visto la partecipazione di modelli rarissimi e unici al mondo. Nonostante i dubbi della vigilia, legati alla difficoltà di trovare strutture con parcheggi coperti adeguati per ospitare vetture di tale valore, l’evento è partito sotto i migliori auspici.

Gli appassionati hanno così potuto ammirare modelli leggendari come la Zonda appartenuta a Lewis Hamilton, l’Utopia Codalunga e persino una Mercedes-AMG One, un concentrato di tecnologia da Formula 1 portata su strada. L’atmosfera era quella delle grandi occasioni, fatta di entusiasmo, motori ruggenti e collezionisti arrivati da ogni parte del mondo per condividere la passione per il Marchio. La distruzione della Zonda F di Horacio ha inevitabilmente lasciato un’ombra sull’evento. Nonostante nessuno si sia fatto male, l’immagine di una delle vetture più preziose della collezione ridotta in pessime condizioni ha colpito nel cuore la comunità di appassionati.

Una ferita per i fan, un simbolo che resta

La perdita di un’auto come questa non si misura soltanto in milioni di euro, ma nella consapevolezza di aver perso un tassello di storia irripetibile. La Zonda F è molto più di un’auto: rappresenta un manifesto della filosofia di Horacio Pagani, un connubio di tecnica, arte e passione.

Se verrà ricostruita o meno lo dirà il tempo, ma una cosa è certa: l’episodio ha ricordato ancora una volta quanto fragili possano essere anche i simboli più solidi dell’automobilismo. E come ogni raduno, anche quello del 2025 resterà nella memoria, ma non solo per la bellezza delle auto in mostra: stavolta sarà ricordato anche per l’incidente che ha portato via un pezzo unico e irripetibile.

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Virgilio.it

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