L’archivio storico della più longeva rivista femminile italiana è online: 80 anni di NoiDonne

  • Postato il 28 aprile 2025
  • Editoria
  • Di Artribune
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Nel 2024, la testata NoiDonne ha compiuto 80 anni. Otto decenni di un periodico politico femminile unico per longevità e continuità editoriale. Nato nel 1944 con edizioni clandestine distribuite dalle staffette partigiane, il giornale ha poi continuato il suo impegno mensile per osservare e raccontare il mondo del punto di vista femminile, e oggi resiste nella forma di settimanale online, sempre focalizzandosi sull’attualità. “La storia di Noidonne è quella dell’Italia, dell’editoria, dei diritti conquistati e di quelli ancora da conquistare” spiega Tiziana Bartolini, che della testata è direttrice dal 2000 “E racconta anche una serie di sviluppi che ci sono stati rispetto al linguaggio, alla modalità con cui la notizia era ed è lavorata e proposta ai lettori: in tutta la sua attività, il giornale è sempre stato un “all news”, votato a leggere il mondo, sempre ancorato alla realtà. È un patrimonio importante, perché è il nostro, di questo Paese: è la nostra identità”.

La storia di NoiDonne, dalle veline clandestine a oggi

Del resto, l’impegno a realizzare un giornale che potesse dirsi tale per statuto e ambizioni, rappresentando al contempo una novità nel panorama editoriale, è stato chiaro sin dall’inizio: “Già i numeri clandestini del 1944-45, nati in una condizione di protofemminismo nel contesto molto particolare delle staffette partigiane, erano realizzati secondo regole condivise, per fare informazione e parlare alle donne a tutto campo. Ci sono stati momenti di crisi e difficoltà, ma la forza del progetto risiede nella volontà di andare oltre il taglio monotematico o l’approfondimento letterario di altri giornali femministi nati e finiti in un contesto specifico. Il nostro approfondimento non vuole mai essere accademico, cerchiamo di seguire come cambia la società, e di trovare le chiavi per raccontare temi di interesse generale: la sanità, i servizi sociali…”. E oggilavorare con questo approccio sembra quanto mai necessario: “Siamo in una fase storica, dell’Italia e globale, in cui sembra affermarsi il tentativo di portare indietro la democrazia. Se si riducono i diritti, le prime a rimetterci sono le donne. Dunque non si può abbassare la guardia, i diritti non sono mai acquisiti per sempre, dei diritti bisogna avere cura. E di un giornale come NoiDonne c’è bisogno. Oggi non stampiamo più una rivista cartacea, ma facciamo un settimanale online, e comunichiamo i nostri contenuti attraverso piattaforme social e multimedialità. Negli ultimi lo sforzo è stato concentrato sull’adottare linguaggi e modalità che ci permettono di raggiungere un pubblico ampio, soprattutto per instaurare un contatto con i più giovani, difficili da sollecitare”.

Un numero di NoiDonne
Un numero di NoiDonne

La digitalizzazione dell’archivio storico di NoiDonne

In questo contesto si inserisce lo sforzo per digitalizzare l’archivio storico della testata, ora online con oltre 2200 fascicoli sfogliabili – tutti i numeri del giornale a partire dalle veline clandestine del 1944 e ‘45 – per un totale di più di 120mila pagine. Nel sito dedicato, ad accesso gratuito, la consultazione è agevolata da un motore di ricerca interno. Iniziato nell’estate del 2000 con una impegnativa operazione di raccolta e tutela della grande quantità di materiali accumulati negli anni, il lavoro è stato guidato dalla direttrice Bartolini con la responsabile dell’archivio Costanza Fanelli. Ma solo nel 2017 ha preso slancio nell’ambito di un percorso più ampio di sviluppo editoriale nella direzione della multimedialità della testata, con l’iniziale sostegno della Struttura di Missione per gli anniversari nazionali e internazionali della Presidenza del Consiglio e della Fondazione Unipolis. “NoiDonne è una sfida continua, che però sopravvive, pur senza una forza economica alle spalle, o un editore. Fino alla metà degli Anni Novanta siamo state la rivista dell’UDI, ma poi ci siamo rese autonome. E il progetto ha resistito nonostante non potessimo più contare direttamente su quel supporto molto forte. Operativamente siamo un gruppo ristretto, ma possiamo contare su una rete diffusa di collaboratrici”.

Il valore dell’archivio storico di NoiDonne

Ma per concretizzare il processo di digitalizzazione dei contenuti, dal 2018 è stata fondamentale la collaborazione con il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università ROMA TRE che, grazie a una convenzione, ha preso in carico i numeri usciti gli anni Cinquanta, promuovendo nel mondo accademico l’importanza dell’utilizzo di questo archivio e coinvolgendo gli studenti nel progetto.
Nella sua nuova dimensione digitale, l’archivio di NoiDonne si conferma una risorsa unica nel suo genere: “Digitalizzare l’archivio è stato un grandissimo impegno, considerando le pochissime risorse, ma era necessario: ha un senso, può essere utile a molti, e questo è motivo di grande orgoglio. Riceviamo contatti da tutto il mondo di persone che hanno bisogno di attingervi per scrivere libri, film, documentarsi sulla storia delle donne dal dopoguerra a oggi. Ora sarà più semplice”. Fisicamente, questo patrimonio è oggi conservato a Roma, presso la Casa Internazionale delle donne, di cui NoiDonne è stata tra le associazioni promotrici, e dove ha sede anche la redazione del giornale. E infatti le riviste si possono consultare anche nella biblioteca Archivia – nata come raccolta del femminismo romano – al primo piano del centro di Via Francesco di Sales, al limitare di Trastevere.

Livia Montagnoli

L’articolo "L’archivio storico della più longeva rivista femminile italiana è online: 80 anni di NoiDonne" è apparso per la prima volta su Artribune®.

Autore
Artribune

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