L’Atalanta fa chiarezza sul caso Lookman, lo sfogo di Fabio Caressa
- Postato il 25 agosto 2025
- Di Virgilio.it
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Il caso Lookman ha scosso l’Atalanta nel pieno del mercato estivo. L’attaccante nigeriano, multato per una lunga assenza non autorizzata nel tentativo di forzare il passaggio all’Inter, è rientrato a Bergamo ma resta ai margini della squadra. Il direttore sportivo D’Amico non ha nascosto il malumore, mentre Fabio Caressa, durissimo, ha invocato un cambio radicale delle regole: “Un giocatore non può fare la guerra alla società”. Intanto, il futuro del nigeriano resta appeso al filo del mercato, che chiuderà il 2 settembre.
D’Amico sul futuro di Lookman
“Lookman è tornato da poco con noi, in questo momento non si allena con il gruppo. Non è una situazione piacevole, purtroppo ne viviamo e sentiamo sempre di più. Ribadisco, dispiace per tutti: tifosi, società e ragazzo. Quando il mercato finirà valuteremo che tipo di decisioni prendere. Adesso c’è più dispiacere” – ha spiegato il direttore sportivo D’Amico a Dazn prima della sfida pareggiata contro il Pisa nella prima giornata di Serie A.
Lookman, la gestione dell’Atalanta
L’attaccante nigeriano, al centro di un caso disciplinare, è stato multato dall’Atalanta per un’assenza ingiustificata di 15 giorni, durante la quale avrebbe tentato di forzare il proprio trasferimento all’Inter. Dopo due settimane di mancata comunicazione e senza l’autorizzazione del club, il giocatore è rientrato a Bergamo nella mattinata di martedì. La società ha deciso di non reintegrarlo immediatamente nel gruppo squadra: si allenerà infatti in modo individuale e ai margini del progetto tecnico fino al 2 settembre, data di chiusura del mercato estivo. Solo dopo quella scadenza, e a seconda dell’evoluzione della situazione, verranno valutati eventuali sviluppi sul suo futuro in nerazzurro. Nel frattempo, la dirigenza continua a monitorare il mercato, mantenendo aperte tutte le opzioni sia in entrata che in uscita.
Lo sfogo di Fabio Caressa
Sul suo canale YouTube, Fabio Caressa ha parlato del caso che interessa l’attaccante nigeriano, esprimendo con chiarezza il suo pensiero: “La situazione Lookman è imbarazzante: io ho una squadra di calcio e ho a bilancio un giocatore che ho pagato e che dunque ha un valore per me. Ma, di fatto, non posso disporre di lui perché, se vuole andare via, inizia a farmi la guerra. Che senso ha allora che il giocatore sia a bilancio? Non ha più senso. Allora siano dei prestatori d’opera, che vengono pagati con un contratto, e ci sia un indice che già di default stabilisce, in base al contratto, quanto deve essere pagato un giocatore per cambiare e per rescindere il suo contratto, e andiamo avanti così.
Le regole non sono più al passo con quello che sta succedendo. Non è ammissibile, in una società civile, l’atteggiamento di Lookman: te ne vai, fai i capricci, ma cos’è? Se lo faceste voi a lavoro, cosa succederebbe? Ma siamo impazziti? Ma allora che senso ha per le squadre investire sui giocatori, se poi succedono queste cose?”.