Laureati in fuga dalla Puglia: uno dei tassi di emigrazione giovanile più alti d’Italia
- Postato il 23 maggio 2025
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Il Quotidiano del Sud
Laureati in fuga dalla Puglia: uno dei tassi di emigrazione giovanile più alti d’Italia
Laureati in fuga dalla Puglia: uno dei tassi di emigrazione giovanile più alti d’Italia. L’allarme evidenziato dall’analisi congiunta EY-UniCredit.
BARI – La Puglia ha potenziale, innovazione e imprenditori visionari. Ma si trova a un bivio. Da una parte, cresce e premia i suoi talenti. Dall’altra, non riesce ancora a trattenere i suoi giovani più qualificati. È questo il paradosso evidenziato dall’analisi congiunta di EY e UniCredit, presentata oggi (23 maggio) a Bari durante l’“EY Private Roadshow”, evento dedicato alla valorizzazione delle eccellenze territoriali. Sebbene tra il 2021 e il 2023 il PIL regionale sia aumentato del 5,2% – un dato in linea con la media nazionale (5,5%) – la Puglia continua a perdere il suo capitale umano più prezioso: i laureati tra i 25 e i 34 anni.
Laureati in fuga dalla Puglia: il report
Secondo il report, la Regione registra uno dei più alti tassi di emigrazione di giovani laureati in Italia, con quasi un laureato emigrato ogni 1.000 abitanti tra il 2013 e il 2022. Una tendenza che rischia di compromettere le prospettive di sviluppo, nonostante segnali incoraggianti sul fronte dell’innovazione e della crescita economica. Il tasso di occupazione nel 2024 si attesta al 51%, ma sale al 76% tra i laureati. Questo dato dimostra come il potenziale ci sia, ma che spesso non trovi le condizioni adatte per esprimersi a livello locale.
«Questa forza lavoro – sottolinea la nota – va stimolata a rimanere sul territorio tramite politiche mirate di sostegno». Eppure, segnali positivi non mancano. La Puglia è sopra la media nazionale per numero di imprese innovative e start-up: 6,6 ogni miliardo di valore aggiunto. Un indicatore di un tessuto imprenditoriale in evoluzione, come conferma Flavio Deveglia, Bari Office Managing Partner di EY Italia: «La Puglia si conferma un territorio fertile per l’innovazione. Il tessuto imprenditoriale pugliese stia evolvendo verso modelli ad alto valore aggiunto, con imprese capaci di innovare, di attrarre investimenti e trattenere talenti».
Premiazione imprenditori pugliesi
Durante il roadshow, sono stati premiati tre imprenditori pugliesi simbolo di questa trasformazione:
- Pippo Cannillo, CEO di Maiora S.p.A. Sb, ha ricevuto il riconoscimento per il “Capitale Umano”;
- Alberto Paglialunga, fondatore e CEO di Deghi S.p.A., è stato premiato per la categoria “Investimenti”;
- Giovanni Sylos Labini, CEO di Planetek Italia, ha vinto il premio “Innovazione”.
La sfida ora è trasformare gli esempi virtuosi in sistema, affinché i giovani non siano più costretti a cercare altrove ciò che la loro terra potrebbe offrire: opportunità, riconoscimento e un futuro. Per invertire questa rotta servono politiche concrete, capaci di trasformare il potenziale in realtà. Perché una Regione che perde i suoi cervelli, perde anche parte del suo futuro.
Il Quotidiano del Sud.
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