Lavoratori precari Abramo, in Konecta solo un contratto da 12 mesi

  • Postato il 13 maggio 2025
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Lavoratori precari Abramo, in Konecta solo un contratto da 12 mesi

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Buone notizie per i precari ex lavoratori a progetto della Abramo Customer Care: firmato un contratto da 12 mesi con Konecta


CROTONE – È stato un urlo liberatorio e di contentezza la reazione di una dei 90 lavoratori che ieri, lunedì 12 maggio, poco dopo le ore 12, nella sede di Konecta di Crotone hanno firmato il contratto di assunzione, seppure part time, per 12 mesi.
Si tratta dei lavoratori a progetto dell’ex Abramo customer care di Crotone, quindi non assunti, i così detti Lap (lavoratori a progetto), che inizialmente erano rimasti fuori dall’accordo che aveva coinvolto altri 700 lavoratori della stessa impresa madre.

In realtà si tratta di una felicità contenuta, perché i lavoratori in questione si aspettavano, così come era stato loro promesso nelle scorse settimane, un’assunzione a tempo indeterminato.
«Certo – dice Gianni Angotti, uno dei primi lavoratori a firmare, in rigoroso ordine alfabetico – noi ci aspettavamo, speravamo qualcosa di più, a dire la verità. Abbiamo sperato fino alla fine ci fosse proposto un contratto a tempo indeterminate; ora gli accordi sono diventati questi, l’azienda non se l’è sentita di prendersi un impegno più grande, ci ha fatto questo contratto a tempo determinate, a 12 mesi, purtroppo a 4 ore con il livello più basso che c’è».

CONTRATTO LAVORATORI PRECARI ABRAMO, I LATI POSITIVI DELLA FIRMA CON KONECTA

Lo stesso lavoratore, poi, mette in evidenza anche i lati positivi della firma: «Per noi è un inizio, siamo stati fuori fino ad ora, quindi, prendiamo tutto questo con fiducia. Sicuramente ci impegneremo e ce la metteremo tutta affinché l’azienda possa rinnovare il nostro contratto, sperando che il lavoro vada bene. Ripeto – aggiunge Angotti – questo per noi è un inizio, non deve essere un traguardo, cercheremo ancora di farci sentire, farci valere, soprattutto farci valere». Sollecitato sulla scadenza annuale, poi, il lavoratore aggiunge: «Dopo un anno bisogna ricominciare da capo. Noi cercheremo di vagliare la situazione già in corso d’opera, nel senso che vedremo come vanno le cose.

Ripeto, noi speriamo di non dover arrivare tra un anno, a maggio, a giugno, ancora in bilico; speriamo di avere qualche conferma in più, qualche garanzia in più». I lavoratori che hanno firmato si occuperanno della digitalizzazione delle cartelle sanitarie calabresi, e, sottolinea lo stesso Angotti: «Speriamo che possa implementarsi con altre lavorazioni in modo da avere più chance per poter partire».

IL CALVARIO DEI LAVORATORI PRECARI IN CERCA DI UNA STABILIZZAZIONE

Sottolinea ancora: «Comunque eravamo lavoratori a progetto, siamo stati gli ex co-co-co, quelli che hanno lavorato per anni e anni con contratti che duravano un mese, due mesi; io personalmente, ribadisco, per 12 anni ogni mese mettevo una firma. La mia compagna da 6 anni. Diciamo che già come contratto questo è un’assunzione, a tempo determinato ma è un’assunzione. Purtroppo – rimarca – come introiti, certo, magari è un po’ più bassa, nel senso che guadagneremo un po’ di meno, però, cercheremo di farceli bastare per il momento e speriamo che la situazione migliori».

Ringraziano la Regione i lavoratori «e tutti gli enti che ci sono stati vicini e che comunque hanno pensato a noi. Noi avevamo un contratto particolare che non ci dava possibilità, non avevamo nessun diritto. Quindi la Regione e il presidente Occhiuto comunque hanno pensato a noi e qualcosa l’abbiamo ottenuta. È un inizio. Certo, visti i proclami iniziali siamo rimasti un po’ delusi perché all’inizio il presidente Occhiuto, l’assessore Calabrese, l’assessore al lavoro regionale, ci avevano garantito che sarebbe stato un tempo indeterminato. Avevano trovato anche dei bandi; ora, così, non è stato. Speriamo prossimamente».

Per un altro lavoratore, Luigi Colosimo, «è un grosso passo in avanti positivo quello della firma, visto che siamo in attesa da diversi mesi di ricevere risposte e finalmente le abbiamo ottenute. Certo, ci aspettavamo di più, vista l’anzianità che molti di noi hanno nella vecchia azienda, che è l’Abramo Customer Care. Ora ci hanno proposto un contratto di un anno, che per noi è un giusto merito per gli anni passati con l’azienda. Però – aggiunge – rimane sempre l’incognita. Dopo quest’anno cosa accadrà, visto che, comunque anche la commessa ad oggi non è totalmente avviata. La notizia, dunque, è molto buona, molto positiva».

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