L’avvocato di Meloni a capo dell’organo anticorruzione del Piemonte. Ma la sua nomina finisce al Tar: “Non ha requisiti”

  • Postato il 3 ottobre 2025
  • Politica
  • Di Il Fatto Quotidiano
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Finisce di fronte al Tar la nomina di un avvocato di Giorgia Meloni, Luca Libra, alla guida dell’organismo anticorruzione della Regione Piemonte, l’Orecol (Organismo regionale per il controllo collaborativo). A impugnare la decisione, presa il 22 luglio dal Consiglio regionale a maggioranza di centrodestra, è stato il magistrato in pensione Arturo Soprano (già presidente della Corte d’Appello di Torino), il presidente uscente dell’organismo, che si era ricandidato per la carica. L’Orecol è stato istituito nel 2021 dal governatore Alberto Cirio – su impulso della Corte dei conti – per controllare la regolarità di appalti e contratti della Regione e delle sue società in house: da tempo, però, la sua attività è ferma in attesa delle nomine riservate alla Giunta, che arriveranno nelle prossime settimane. Finora ci sono soltanto quelle del Consiglio regionale, che ha votato come presidente l’avvocato vercellese, già componente dell’organismo sotto la presidenza di Soprano e difensore della premier in vari processi.

Soprano contesta diversi aspetti della nomina di Libra. La legge prevede che i componenti dell’Orecol siano scelti tra persone esperte e dotate di una “notoria indipendenza, di elevata e accertata professionalità, con riconosciute esperienze nel settore pubblico e privato” in una serie di materie, e non possano essere nominati coloro che “hanno rapporti continuativi di collaborazione o di consulenza con partiti politici o organizzazioni sindacali”. Per quanto riguarda il curriculum, quello presentato da Libra al consiglio regionale è scarno e, secondo il ricorrente, non avrebbe certificato nessuna delle competenze riportate: una circostanza, che ipotizza Soprano nel ricorso, potrebbe addirittura configurare un reato, il falso ideologico in atto pubblico.

Di Libra come avvocato, infatti, si sa poco: laureato nel 2003, si è iscritto all’Ordine alla fine del 2014 e si occupa soprattutto del settore civile, di vendite giudiziarie e amministrazione condominiale. Il suo nome ha avuto visibilità soprattutto per aver assistito Giorgia Meloni nei processi per diffamazione contro Roberto Saviano, Luciano Canfora e Fabrizio Corona: in alcune udienze, Libra ha sostituito un altro avvocato della premier, l’attuale sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro Delle Vedove. Abbastanza, secondo Soprano, per non rispettare il criterio della “notoria indipendenza” necessario per far parte dell’Orecol. A sollevare questi dubbi era già stato il capogruppo del Pd Domenico Rossi al Comitato per le nomine del Consiglio regionale, chiedendo di approfondire la questione, ma i colleghi avevano bocciato l’istanza.

Soprano contesta anche il metodo adottato in Consiglio per la votazione, che avrebbe avvantaggiato i candidati scelti dal centrodestra, i cui consiglieri potevano esprimere due preferenze, contro quella unica della minoranza. Tutto questo in barba alla prassi, che prevede l’accordo tra maggioranza e opposizione per la scelta delle figure di garanzia. Così era stato fatto nel 2022, quando centrodestra e centrosinistra avevano votato insieme Soprano alla presidenza. Nel corso del suo mandato, però, l’ex magistrato ha dovuto fare i conti con la mancanza di mezzi dell’organismo, privo di un ufficio e di personale di segreteria. Inoltre si è scontrato proprio con Libra, difeso dai consiglieri FdI. Su incarico del presidente Cirio, Soprano aveva anche elaborato una bozza di riforma dell’Orecol, ma al termine del suo mandato il documento è stato chiuso in un cassetto, dimenticato. Contattato, l’ex presidente ha preferito non rilasciare dichiarazioni ufficiali.

La vicenda conferma la tendenza di Fratelli d’Italia di nominare persone vicine al partito negli organismi regionali, come già successo per la Garante dei detenuti, ex candidata che ammise candidamente di non avere “molta dimestichezza” con le carceri. “Vanno dritti, portano avanti i loro amici per i ruoli di garanzia”, denuncia il capogruppo dem Rossi. Dall’altra parte invece non vedono problemi: Libra “era già stato componente di Orecol e ha maturato un’esperienza sia come professionista, sia come membro dell’organismo”, lo difende il capogruppo FdI Carlo Riva Vercellotti. “So che tra Soprano e lui c’erano state contrapposizioni sul futuro di Orecol. Soprano è stato un ottimo presidente, ma penso la sua iniziativa sia mossa dalla mancata conferma. Se c’erano irregolarità sulla nomina di Libra, allora c’erano anche nel primo mandato”. Davide Nicco, presidente del consiglio regionale, non commenta: “È una questione giuridica, sarà il Tar a dirimerla”.

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