Le associazioni animaliste e i cittadini contro il maxi allevamento di galline ovaiole ad Arborio
- Postato il 4 agosto 2025
- Cittadini
- Di Quotidiano Piemontese
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ARBORIO – Le associazioni animaliste e antispeciste alzano la voce contro il maxi allevamento da 274 mila galline ovaiole in costruzione ad Arborio, nel cuore del Vercellese. Nei giorni scorsi è stata depositata una diffida formale indirizzata all’azienda Bruzzese – promotrice del progetto – ma anche alla Regione Piemonte, alla Provincia di Vercelli e al Comune di Arborio, chiamati in causa per le autorizzazioni rilasciate.
Carenze procedurali e mancanza di trasparenza
Il documento, redatto dallo studio legale Dini e Saltalamacchia, sottolinea presunte irregolarità e lacune nel processo autorizzativo, accusato di non aver considerato in modo adeguato i rischi ambientali, sanitari e climatici derivanti dall’allevamento. Secondo le associazioni, anche l’informazione pubblica sarebbe stata carente: “Nessuna iniziativa pubblica si è svolta o articolo a mezzo stampa pubblicato prima dell’avvio dei lavori, – si legge in una nota – come se la mera pubblicazione di atti sui siti istituzionali possa essere sufficiente a coinvolgere cittadine e cittadini su un progetto tanto impattante sulla loro vita”.
Chi firma la diffida
A sottoscrivere l’iniziativa legale ci sono rappresentanti del mondo animalista italiano: Gianluca Felicetti per LAV, Sara D’Angelo per la Rete dei Santuari e Vita da Cani, Matteo Cupi per Animal Equality, Piera Rosati per LNDC Animal Protection, oltre alla giornalista Giulia Innocenzi, l’attivista Silvia Molè (Parte in Causa) e la poetessa Maria Rosa Pantè (Ecofem). Hanno contribuito alle spese legali il comitato Riso e diverse cittadine del territorio vercellese.
La protesta: firme, petizioni e interrogazioni parlamentari
La mobilitazione contro l’allevamento intensivo è iniziata lo scorso 23 maggio e ha coinvolto centinaia di persone da tutta Italia. Si sono susseguiti presìdi, proteste e incontri pubblici, mentre è nato il comitato Riso – Rete Indipendente Solidarietà e Opposizione, che ha raccolto numerose firme di residenti. La petizione online ha già superato le 55 mila adesioni.
Anche la politica ha risposto: Eleonora Evi (PD) ha presentato due interrogazioni parlamentari, sostenute dal Partito Democratico vercellese; Verdi-Sinistra e Movimento 5 Stelle hanno sollevato la questione in Regione Piemonte. A supportare la protesta anche ISDE – Medici per l’Ambiente e il gruppo locale di Greenpeace.
Le associazioni: “La lotta si rafforza”
“La lotta contro il maxi allevamento di Arborio non solo non si ferma ma si potenzia – concludono le associazioni. – Le oppressioni, umane e animali, hanno radici comuni che generano alleanze capaci di creare basi solide per un futuro in cui la vita di ogni individuo sia libera“.
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