Le formiche hanno protocolli di quarantena

  • Postato il 22 ottobre 2025
  • Di Focus.it
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Le formiche hanno sviluppato una lunga serie di metodi per prevenire o combattere le malattie contagiose, un problema gigantesco per un animale che vive in colonie con migliaia di esemplari a strettissimo contatto. Sappiamo per esempio che isolano le compagne malate mettendole in quarantena, e se serve si isolano da sole sapendo di essere infette. Ora uno studio pubblicato in versione preprint su bioRxiv dimostra che i protocolli sanitari delle formiche si applicano anche alle loro scelte architettoniche: una colonia infetta costruisce il proprio formicaio in modo diverso da una sana.. Architetti sani, architetti malati. L'esperimento ha visto protagoniste le formiche della specie Lasius niger, le "classiche" formiche nere che si trovano in ogni giardino. Sappiamo che questa specie (e altre specie di formiche, in verità) hanno la capacità di adattare l'architettura del proprio nido a esigenze esterne: per esempio in base alla temperatura, o alla composizione del suolo. Il team dell'università di Bristol ha quindi provato a studiare come cambia un formicaio se viene costruito da una colonia infetta.. lo studio. Il primo passaggio dell'esperimento è stato prendere due gruppi di 180 formiche operaie, introdotte in un contenitore pieno di terriccio e lasciate libere di cominciare a costruire il formicaio per 24 ore. Dopodiché, altre 20 operaie sono state aggiunte ai due gruppi: in uno dei due casi, le nuove arrivate erano state esposte a spore fungine, e portavano addosso i segni dell'infezione. A quel punto, le formiche sono state lasciate libere di costruire il formicaio per altri sei giorni.. Protocollo antivirus. Nel frattempo, il team monitorava la costruzione del formicaio e la documentava con scansioni tridimensionali della struttura. In questo modo, i ricercatori hanno scoperto che il nido costruito dalle formiche infette aveva una forma diversa rispetto a quello fatto da quelle sane: le entrate erano più separate tra loro, e le connessioni interne tra le diverse camere del formicaio molto meno frequenti. In altre parole, l'intera struttura è stata costruita per ridurre al minimo il contatto tra esemplari, così da rallentare il diffondersi dell'infezione.. Auto-isolamento. Le formiche hanno anche applicato tutti gli altri protocolli sanitari già noti, in particolare l'auto-isolamento: questa pratica in particolare si è dimostrata estremamente efficace per impedire all'infezione di diffondersi rapidamente. È la prima volta che osserviamo un animale non umano che modifica l'architettura del suo nido per questioni di salute: la speranza è (anche) che si possa copiare qualcuna delle loro soluzioni per ripensare anche gli spazi sociali umani..
Autore
Focus.it

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