Le navi della Flotilla nella zona di "massimo rischio". Alcune imbarcazioni già intercettate

  • Postato il 1 ottobre 2025
  • Cronaca
  • Di Agi.it
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Le navi della Flotilla nella zona di "massimo rischio". Alcune imbarcazioni già intercettate

AGI - Sono entrate nella zona di "massimo rischio", hanno sentito droni sempre più vicini, alcuni di sono stati avvicinati da altre imbarcazioni e in alcuni casi sono state costrette ad abbandonare la Flotilla ma per il momento non si sono fortunatamente registrati scontri o condotte pericolose.

Pochi minuti dopo le 2 sui canali social della Global Sumud Flotilla è stato annunciato: "Stiamo entrando nella zona ad altro rischio". 

Precisando subito dopo: "L'attività dei droni sulla flottiglia è in aumento. Diverse segnalazioni indicano diversi scenari che si potrebbero verificare nelle prossime ore. Siamo ora entrati nella zona ad alto rischio, l'area in cui le flottiglie precedenti...".

Come previsto pochi minuti più tardi la fregata Alpino della Marina Militare italiana ha comunicato alle imbarcazioni della Global Sumud Flotilla diretta a Gaza che non avrebbe proseguito nella rotta. La decisione era stata ampiamente anticipata già ieri pomeriggio, rendendosi disponibile a recuperare eventuali membri degli equipaggi che avessero voluto essere trasferiti a bordo.

Pochi minuti prima delle 5 le prime imbarcazioni intercettate: "Alcune imbarcazioni non identificate si sono avvicinate a diverse navi della Flottiglia, alcune delle quali con le luci spente. I partecipanti hanno applicato i protocolli di sicurezza in preparazione di un'intercettazione. Le imbarcazioni hanno ora lasciato la Flottiglia". 

 

 

Il botta e risposta tra Flotilla e Meloni

"La Presidente del Consiglio ha definito la Global Sumud Flotilla un pericolo per il "piano di pace" americano. Avete letto bene: civili disarmati, attivisti nonviolenti e navi cariche di farina e medicinali sarebbero una minaccia alla stabilità. Il paradosso è evidente: si chiama pace un progetto che condanna Gaza a restare prigione a cielo aperto, e si bollano come "nemici" coloro che tentano di spezzare un assedio illegale". Lo scrive in una nota la Global Sumud Flotilla, sottolineando che "stanotte non è a rischio solo l'equipaggio della Flotilla, ma il diritto internazionale stesso, calpestato da un Governo che preferisce accodarsi ai diktat di una strategia neocoloniale. Diversi Paesi hanno scelto di rispettare la legge; l'Italia, invece, certifica la propria noncuranza. Colpisce che la Presidente Meloni non abbia mai pronunciato la parola "legalità" e non abbia citato l'artefice del genocidio: lo Stato di Israele. Non una calamità naturale, non una "guerra", ma la responsabilità precisa di un potere che assedia, affama e bombarda una popolazione civile. A fine agosto l'OMS aveva lanciato l'allarme: entro la fine di settembre oltre 640 mila persone a Gaza sarebbero entrate in carestia l'equivalente dell'intera città di Palermo. La vera minaccia - conclude la nota - è l'assedio, non la Flotilla".

La risposta della presidente del Consiglio è arrivata su X: "Leggo con stupore le parole della Flotilla che mi accusa di considerare "un pericolo" civili disarmati e navi cariche di aiuti. La verità è semplice: quegli aiuti possono essere consegnati senza rischi attraverso i canali sicuri già predisposti. Insistere nel voler forzare un blocco navale significa rendersi - consapevolmente o meno - strumenti di chi vuole far saltare ogni possibilità di un cessate il fuoco. Perciò risparmiateci le lezioni di morale sulla pace se il vostro obiettivo è l'escalation. E non strumentalizzate la popolazione civile di Gaza se non vi interessa davvero il loro destino". 

 

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Autore
Agi.it

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