Le Nazionali del Volley italiano al Quirinale e a Palazzo Chigi. Grande festa per gli azzurri campioni del mondo
- Postato il 8 ottobre 2025
- Sport
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Giornata storica per la pallavolo italiana. La Nazionale maschile di Fefé De Giorgi e la femminile di Julio Velasco hanno celebrato i due freschi titoli mondiali con la un “tour romano” memorabile. Nell’ordine: Quirinale, Palazzo Chigi e Rai. Una giornata speciale per festeggiare un doppio oro contemporaneo riuscito nella storia della pallavolo solo alla Unione Sovietica nel 1952 e 1960. Le campionesse del mondo di Bangkok e i campioni del mondo di Manila hanno fatto un giro d’onore “istituzionale” dopo la festa organizzata martedì sera in una location nel cuore di Roma a cui hanno preso parte, insieme agli atleti, gli staff tecnici e i dirigenti.
Al Quirinale (cerimonia iniziata alle 16.01, diretta Rai2) si è aggiunta l’intera delegazione FIPAV con il presidente Manfredi e il neo presidente del Coni Luciano Buonfiglio che ha parlato per primo elogiando gli allenatori (“Siete un modello”). Ha quindi preso la parola il presidente Manfredi (“la pallavolo educa, è una scelta anche culturale”) e, subito dopo il ct Velasco (“Abbiamo voglia di continuare”) e De Giorgi (“presidente Mattarella, Lei è il nostro motivatore”).
Le parole dei capitani
Anna Danesi ha elogiato “un gruppo unito nelle diversità” e invitato le ragazze a fare sport”. Ha aggiunto: ”Essere un modello è più bello che essere vincenti”. Quindi è intervenuto il vice capitano Simone Anzani, 33 anni, in sostituzione di Giannelli (“onorati di essere qui”). Dopo i loro brevi interventi, Anna e Simone hanno fatto degli omaggi al capo dello Stato (canotte firmate, le medaglie vinte, un pallone). E come era successo quattro anni prima, il presidente Sergio Mattarella e’ stato prodigo di elogi. Il capo dello Stato si è sempre distinto per la vicinanza al mondo dello sport in generale e a quello del volley in particolare.
L’entusiasmo di Mattarella
Ha esordito dicendo:”Siete formidabili”. Poi ha rimarcato i sacrifici fatti ,il valore dello sport di gruppo. Quindi rivolgendosi alle ragazze ha aggiunto: ”Sembrava un percorso netto, invece semifinale e finale sono state sofferte per livello delle avversarie. In quel momento avete dovuto spendere molte energie dal punto di vista fisico e mentale“. E ai ragazzi ha detto: ”Fortunatamente vi ho seguito dai quarti e mi sono perso la sconfitta col Belgio. Complimenti per come vi siete ripresi in finale del terzo set con la Bulgaria. Mi è sembrato che volevate rendere la finale meno scontata”. Poi Mattarella ha rivolto complimenti agli allenatori per la loro “serenità e per come avete preparato le squadre anche fuori dal campo”. Quindi ha rivelato che “Giannelli mi ha mandato una lettera, lo ringrazio, saluto loro e gli altri che non potevano essere presenti. Sono molto contento che qui ci sia Lavia, non è stato in campo stavolta ma ha partecipato con il cuore”.
Assenti cinque protagonisti
Sono già all’estero: due donne, tre uomini. Cinque protagonisti assoluti dei trionfi azzurri. La stagione dei loro nuovi club ha impedito la loro partecipazione. In ogni caso sono stati adeguatamente menzionati. Li ricordiamo: la palleggiatrice Alessia Orro e la schiacciatrice Myriam Sylla impegnate in Turchia; l’opposto Yuri Romanò in Siberia, il centrale Roberto Russo e il regista Simone Giannelli, palleggiatore e capitano, entrambi in Giappone.
I maestri De Giorgi e Velasco
I due ct della Nazionali, artefici delle imprese iridate, sono stati al centro delle attenzioni per i record centrati. Fefé De Giorgi è diventato il primo al mondo a vincere cinque titoli mondiali, tre da giocatore e due da allenatore. Velasco ha firmato l’accoppiata Olimpiadi e Mondiali in un anno come solo Vittorio Pozzo (ct della Nazionale di calcio) e Ratko Rudic (pallanuoto)sono riusciti. Dopo la cerimonia al Quirinale le Nazionali sono andate a Palazzo Chigi dalla premier Meloni.
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