Le trattative per la pace in Ucraina affossano i titoli Ue della difesa: Leonardo crolla dell’8%

  • Postato il 19 agosto 2025
  • Economia
  • Di Il Fatto Quotidiano
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L’incontro alla Casa Bianca tra Donald Trump e Volodymyr Zelensky scortato dai leader europei, per quanto interlocutorio, ha riacceso la speranza nella possibilità di un accordo di pace tra la Russia e l’Ucraina. Con “garanzie di sicurezza” per Kiev che potrebbero passare per un massiccio acquisto di armi statunitensi con soldi europei. Una prospettiva per ora vaga, che è stata però sufficiente per scatenare un’ondata di vendite di titoli europei della difesa, reduci da una prima metà dell’anno memorabile complici i massicci piani di aumento delle spese militari dei Paesi del Vecchio Continente su spinta del presidente Usa.

L’italiana Leonardo guida i cali con un ribasso vicino all’8% a fine mattinata, mentre il gigante tedesco Rheinnmetal perde quasi il 5%, il produttore di componenti per veicoli militari Renk il 4,6% e la Hensoldt, ex divisione Difesa e spazio di Airbus, il 5,6%. La francese Thales cede oltre il 4% come l’inglese Bae Systems, mentre Dassault Systemes è tornata poco sopra la parità dopo un’apertura in rosso. Ben diverso l’andamento dei future sui gruppi statunitensi, tonici sulla speranza di un ulteriore aumento degli approvvigionamenti di armi Usa da parte dell’Ucraina.

Ultimamente il settore ha accusato forti oscillazioni. Le azioni dei gruppi del comparto avevano scontato prese di profitto anche la scorsa settimana in vista dell’incontro ferragostano in Alaska tra Trump e l’omologo russo Vladimir Putin. Salvo recuperare terreno subito prima del vertice che ha visto l’inquilino della Casa Bianca “riabilitare” il leader del Cremlino su cui pende un mandato di arresto internazionale della Corte penale dell’Aja.

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Il Fatto Quotidiano

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