Le ‘vittime’ la descrivono come una pratica “disgustosa” ed “egoista”: cos’è il ‘cookie jarring’ e perché potrebbe essere capitato anche a te

  • Postato il 6 luglio 2025
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  • Di Il Fatto Quotidiano
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Cose vecchie come il cucco che hanno all’improvviso nuovi e nomi e “preoccupano” gli esperti? Eccone un’altra. Ce ne parlano i giornali stranieri, in questo caso il Daily Mail, come di una sorta di pratica nuova di pacca che fa molto arrabbiare chi ne è ‘vittima’. Un tempo era “tenerere il piede in due staffe”, oggi è il “cookie jarring“, ed è anche questo un modo di dire: si mettono più biscotti nel barattolo, nel caso ti venisse un languorino dopo che ne hai già mangiato uno. Ma la stiamo tirando troppo per lunghe: una persona frequenta contemporaneamente più partner per tenersi aperte varie opzioni. Vi avevamo avvisato, roba vecchia come il cucco. Chi viene “cookie jarred” non è la persona principale a cui il corteggiatore è interessato, ma è colui che viene tenuto “di scorta”, nel caso le cose non dovessero andare bene con l’oggetto principale del desiderio.

“Diciamoci la verità: li tieni da parte perché vuoi avere un piano B nel caso questa relazione non funzioni. L’attenzione fa piacere ma a lungo andare gli effetti negativi sono molto peggiori“, le parole della psicologa Arrezo Azim al Daily Mail. Scettica anche l’esperta di relazioni Eugénie Legendre: “Concediti il tempo di conoscere qualcuno senza l’influenza di altre persone. E se poi non funziona, va bene ma non tenere qualcuno in panchina solo perché non sei sicuro”.

E fin qui siamo al punto di vista chi “tiene il piede in due scarpe” ma come la pensano le ‘vittime’, ovvero i panchinari? Descrivono la faccenda come “disgustosa”, “ripugnante”, ed “egoista”. Possiamo dare loro torto? Possiamo escludere che sia successo anche a noi? Il “cookie jarring” di cui si parla molto sui social e che ricorda il “breadcrumbing” (dare briciole di attenzione per tenere agganciato qualcuno), risponde ad “un bisogno umano fondamentale“, dice Rachel DeAlto, esperta di relazioni per Match. Quale? “Sentirsi desiderati e visti. Al contrario, essere messi in panchina crea un ciclo di aspettative deluse e confini poco chiari, e chi è in quella posizione finirà per sentirsi irrilevante”.

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Il Fatto Quotidiano

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