Le voci dal palazzo, Conte: “Trump sbaglierebbe ad attaccare l’Iran”. Renzi: “Paragon? Sconvolgente il silenzio di giornalisti e politici”. Tajani: “Salario minimo? Non è da Paese democratico”. Gubitosa (M5s): “Ma è del mestiere questo?”
- Postato il 20 giugno 2025
- Politica
- Di Blitz
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Nel palazzaccio della politica si parla di Iran, dello scandalo Paragon e di salario minimo. “Attaccando l’Iran, rincorrendo Netanyahu, Trump commetterebbe un errore ferale” dice il leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte. “È sconvolgente – tuona il leader di Italia Viva Matteo Renzi – il silenzio di tanti giornalisti e politici sullo spionaggio legato a Paragon, anche dopo l’attacco a una testata irriverente e critica come Dagospia. Il governo Meloni è responsabile di uno dei più clamorosi scandali della storia repubblicana”.
Sul salario minimo, il ministro degli Esteri Antonio Tajani spiega: “Noi siamo contro il salario minimo che è una cosa da Paese non democratico, noi siamo per il salario ricco non minimo”. Dall’altra parte della barricata, il deputato del Movimento 5 Stelle Michele Gubitosa: “Tajani dice che il salario minimo è ‘una cosa da Paese non democratico’. Essendoci già in 22 Stati dell’UE su 27, per il Ministro degli Esteri (sic!), quindi, più dei 3/4 di questi sono dittature. Ma è del mestiere questo?”
Ecco le voci dal palazzo della politica:
“Attaccando l’Iran, rincorrendo Netanyahu, Trump commetterebbe un errore ferale: primo, perché i cambi di regime tramite guerra non hanno mai funzionato, e poi perché tradirebbe il mandato con i suoi elettori”. (Giuseppe Conte, Il Fatto Quotidiano)
“La maggioranza degli italiani chiede un’alternativa perché questo governo non sta facendo bene perché non rappresenta le potenzialità del nostro Paese, quindi ci sarebbe bisogno di un’alternativa credibile. È evidente che se Conte convoca il controvertice” a L’Aia in concomitanza del vertice Nato come se fosse il leader di un centro sociale e non il leader di una proposta alternativa credibile e le altre forze politiche non sono chiare rispetto alla politica estera, si fa un regalo enorme, l’ennesimo, a Giorgia Meloni ed è quello che io vorrei a tutti i costi evitare”. (Pina Picierno, Partito Democratico)
“Sicuramente l’Italia non pensa di entrare in guerra con l’Iran. Non penso che ci saranno mai soldati o aerei italiani che potranno bombardare l’Iran, questo mi pare evidente e chiaro. Non solo perché è costituzionalmente impossibile ma non c’è neanche la volontà”. (Guido Crosetto, Dritto e Rovescio)
“È sconvolgente il silenzio di tanti giornalisti e politici sullo spionaggio legato a Paragon, anche dopo l’attacco a una testata irriverente e critica come Dagospia. Il governo Meloni è responsabile di uno dei più clamorosi scandali della storia repubblicana”. (Matteo Renzi)
“Una democrazia matura affida ai giornalisti il controllo di chi esercita il potere. Mi chiedo se possiamo ancora parlare di democrazia in Italia quando chi, appunto, esercita il potere usa il software Graphite per spiare i giornalisti”. (Davide Faraone, Italia Viva)
“Il caso Paragon si fa ogni giorno più inquietante. Il Governo non può continuare a far finta di niente di fronte ad una vicenda che mette seriamente in discussione la tenuta della nostra democrazia”. (Nicola Fratoianni, Alleanza Verdi e Sinistra)
“Siamo in un regime in cui gli oppositori vengono spiati?” (Angelo Bonelli, Alleanza Verdi e Sinistra)
“La nota di Paragon è netta: chiedete all’Italia. Quindi, la domanda che rivolgiamo al governo è: se non sono stati loro, chi ha spiato illegalmente Cancellato, Pellegrino e D’Agostino? Giorgia Meloni non può più fare finta di niente, deve rispondere, ne va della tenuta democratica del Paese”. (Peppe De Cristofaro, Alleanza Verdi e Sinistra)
“Noi siamo contro il salario minimo che è una cosa da Paese non democratico, noi siamo per il salario ricco non minimo”. (Antonio Tajani)
“Tajani dice che il salario minimo è ‘una cosa da Paese non democratico’. Essendoci già in 22 Stati dell’UE su 27, per il Ministro degli Esteri (sic!), quindi, più dei 3/4 di questi sono dittature. Ma è del mestiere questo?” (Michele Gubitosa, Movimento 5 Stelle)
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