Le voci dal palazzo, Meloni: “Referendum? Non ritirerò le schede”. Schlein: “Ha scelto di scappare”. Magi: “Affermazione furba”. De Cristofaro: “Hanno paura”
- Postato il 3 giugno 2025
- Politica
- Di Blitz
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Nel palazzaccio della politica si discute dei referendum. “Vado a votare ma non ritiro la scheda, è una delle opzioni” ha detto la premier, Giorgia Meloni. “Si può essere favorevoli o contrari al referendum – ha tuonato la segretaria dem Elly Schlein – ma la premier in questo caso ha deciso di nascondersi. È una che si è sempre detta fiera delle sue idee invece in questo caso si è nascosta, ha scelto di scappare”. Sulla stessa linea, il leader di Azione Carlo Calenda: “Andare e non ritirare la scheda che senso ha?”
Ecco le voci dal palazzo della politica:
“Vado a votare ma non ritiro la scheda, è una delle opzioni”. (Giorgia Meloni)
“Si può essere favorevoli o contrari al referendum ma la premier in questo caso ha deciso di nascondersi. È una che si è sempre detta fiera delle sue idee invece in questo caso si è nascosta, ha scelto di scappare”. (Elly Schlein)
“Uno che dice che va al seggio per non votare è come uno che dice che va a Palazzo Chigi per non governare, chi vuole prendere in giro?” (Maurizio Landini)
“Andare e non ritirare la scheda che senso ha?” (Carlo Calenda)
“Giorgia Meloni ha espresso una posizione del tutto legittima sul referendum”. (Alfredo Antoniozzi, Fratelli d’Italia)
“Nel giorno in cui il Presidente della Repubblica ricorda il ruolo fondamentale del referendum, quella dichiarazione se la poteva francamente risparmiare”. (Angelo Bonelli, Alleanza Verdi e Sinistra)
“Meloni l’irresoluta, dopo tanto pensare, sui referendum ha scelto l’arzigogolo istituzionale”. (Benedetto Della Vedova, +Europa)
“Quella di Meloni è un’affermazione furba e anche un po’ falsa, perché ha voluto lasciare intendere che si possa partecipare al voto senza esprimerlo, ma in realtà non è possibile partecipare al voto senza ritirare neanche una delle schede dei cinque referendum: equivale in tutto e per tutto a starsene a casa”. (Riccardo Magi, +Europa, Radio Capital)
“Il governo Meloni lavora all’obiettivo politico di far fallire la consultazione referendaria per impedire il cambiamento, per impedire ai cittadini di decidere con il loro voto, per impedire migliori condizioni sul lavoro. Hanno paura e votare cinque sì ai referendum”. (Peppe De Cristofaro, Alleanza Verdi e Sinistra)
“Io ovviamente mi asterrò dal voto perché sono profondamente contrario al referendum, in particolar modo quello sulla cittadinanza facile. E utilizzo democraticamente uno strumento affinché la cittadinanza facile in Italia non ci sia”. (Massimiliano Fedriga, Lega)
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