Le voci dal palazzo, Salvini: “Il saluto con l’ambasciatore russo? Preferisco una stretta di mano a uno sguardo rabbioso”. Lombardo (Azione): “Mette in imbarazzo il nostro Paese”. Conte: “Gaza? Il governo resta silente. Una totale vergogna”

  • Postato il 17 settembre 2025
  • Politica
  • Di Blitz
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È il caos internazionale a tenere ancora banco tra i corridoi del palazzaccio della politica italica. A far discutere anche la stretta di mano tra il vice premier Matteo Salvini e l’ambasciatore russo. “Preferisco una stretta di mano a uno sguardo rabbioso” dice il ministro. ” nostro Paese condanna il regime di Mosca e queste ambiguità non fanno altro che danneggiare la già bassa credibilità dell’Italia nello scenario internazionale” replica il senatore del Partito Democratico, Francesco Boccia.

“Il nostro governo rimane silente – tuona il leader del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte parlando di Gaza – nessuna misura, nessun embargo delle armi, nessuna sospensione del memorandum di cooperazione militare, nessun riconoscimento dello Stato di Palestina, nessuna sanzione economica o finanziaria. È una totale vergogna”.

Dall’altra parte della barricata, l’eurodeputato di Fratelli d’Italia Marco Squarta: “Trovo sconcertante che la sinistra accusi Giorgia Meloni di avere le mani sporche di sangue. Proprio loro che con Massimo D’Alema allora presidente del Consiglio, trascinarono l’Italia nei bombardamenti Nato sul Kosovo, una guerra senza mandato Onu che provocò vittime civili e distruzione, di cui ancora vestiamo la vergogna”.

Ecco le voci dal palazzo della politica:

“Ho incontrato l’ambasciatore russo come decine di altri ambasciatori. Ero invitato come altri ministri, c’erano amici parlamentari del Pd e di FdI. Se vai ospite a casa di qualcuno e qualcuno ti saluta, lo saluti, come è giusto che sia se vuoi avere buone relazioni e se ci tieni ricostruire un dialogo. Preferisco una stretta di mano a uno sguardo rabbioso” (Matteo Salvini)

“Sarebbe utile sapere cosa pensa Giorgia Meloni del comportamento del suo vice premier. Il nostro Paese condanna il regime di Mosca e queste ambiguità non fanno altro che danneggiare la già bassa credibilità dell’Italia nello scenario internazionale”. (Francesco Boccia, Partito Democratico)

“La stretta di mano di Salvini all’ambasciatore di Putin è una vergogna profonda per l’Italia”. (Filippo Sensi, Partito Democratico)

“Il problema non è tanto la stretta di mano di Salvini all’ambasciatore russo. Il problema è che un vice-premier della Repubblica italiana vada da anni a braccetto con la Russia di Putin mettendo in imbarazzo la sua maggioranza e il nostro Paese”. (Marco Lombardo, Azione)

“Dire che la Russia abbia intenzione di invadere l’Europa può sembrare un pretesto per riarmare i Paesi europei. Le spese della difesa devono servire a difendere i confini”. (Massimiliano Romeo, Lega, La Repubblica)

“Noi siamo contrari all’attacco a Gaza, dove continua la carneficina, ma Hamas liberi gli ostaggi e non si faccia scudo di queste persone innocenti per proteggere i loro arsenali di armi rischiando di compromettere ancora di più una situazione drammatica”. (Antonio Tajani)

“Vogliamo sapere dal Ministro Crosetto in quali settori l’Italia non è in grado di difendersi e quale è il piano preciso del Governo per rafforzare le nostre forze armate. Queste cose vanno discusse in Parlamento e non sui giornali. La maggioranza evita una discussione approfondita perché sa che è un argomento impopolare ma i cittadini devono essere informati e i partiti devono assumersi la responsabilità delle loro posizioni”. (Carlo Calenda)

“Trovo sconcertante che la sinistra accusi Giorgia Meloni di avere le mani sporche di sangue. Proprio loro che con Massimo D’Alema allora presidente del Consiglio, trascinarono l’Italia nei bombardamenti Nato sul Kosovo, una guerra senza mandato Onu che provocò vittime civili e distruzione, di cui ancora vestiamo la vergogna”. (Marco Squarta, Fratelli d’Italia)

“Il nostro governo rimane silente, nessuna misura, nessun embargo delle armi, nessuna sospensione del memorandum di cooperazione militare, nessun riconoscimento dello Stato di Palestina, nessuna sanzione economica o finanziaria. È una totale vergogna”. (Giuseppe Conte)

“Chiediamo che Meloni venga in Aula con delle comunicazioni, che si voti nero su bianco su quello che il governo vuole fare. Siamo stanchi di sentire le banalità di Tajani, che è riuscito a dire ‘siamo contrari alle operazioni di Israele perché ci sono rischi per i civili’. Le cose sono due: o siete complici o siete totalmente inadeguati”. (Riccardo Ricciardi, Movimento 5 Stelle)

“Non è una guerra. È uno sterminio, come si può ancora stare qui in silenzio. Gaza brucia e si compie il piano di annessione della destra suprematista: è annessione, genocidio, pulizia etnica. Scriviamo insieme come fermare l’orrore”. (Marco Grimaldi, Alleanza Verdi e Sinistra)

“A Gaza è stata un’altra notte da incubo. Ieri sera nella conferenza dei capigruppo abbiamo ribadito l’esigenza di avere delle comunicazioni da parte della presidente del Consiglio in Aula. Che aspetta? Siamo a un bivio della storia”. (Chiara Braga, Partito Democratico)

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