Le voci dal Palazzo, Schlein: “Saltellano, ma qui è saltato il Ponte sullo Stretto”. Conte: “Non ci perdonano le nostre battaglie per i più deboli”. Cirielli: “Il condono è un atto di giustizia”

  • Postato il 20 novembre 2025
  • Politica
  • Di Blitz
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Nel Palazzaccio della politica si litiga sulla manovra, sulle Regionali in Campania e sulle polemiche sul caso Garofani. “A proposito di chi saltella sul palco cantando comunista è, gli ricordo che è saltato il Ponte sullo Stretto di Messina” tuona la segretaria dem, Elly Schlein. “Conduciamo delle battaglie che ci rendono molto scomodi” attacca il leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte.

“Il condono – dice il candidato del centrodestra in Campania Edmondo Cirielli – è un atto di giustizia. Nel 2003 tutta Italia ha avuto un condono e la Campania, per colpa del centrosinistra, non ne ha potuto usufruire. Se il Parlamento darà al presidente della Regione l’opportunità di riaprire quei termini, io la userò: non vedo perché i campani debbano essere trattati da cittadini di serie B”.

Ecco le voci dal palazzo della politica:

“A proposito di chi saltella sul palco cantando comunista è, gli ricordo che è saltato il Ponte sullo Stretto di Messina che era l’unico investimento su cui il leghista Salvini ha messo tutti i soldi che aveva”. (Elly Schlein)

“Conduciamo delle battaglie che ci rendono molto scomodi. Se in Italia lei fa degli incentivi e fa gli interessi dei grandi gruppi imprenditoriali, delle banche delle imprese assicurative dei colossi energetici e si piega agli interessi con zero tassazioni dei giganti del web americani oltre che dei fondi di investimento, son tutti contenti. Se invece fa una misura per le fasce più deboli della popolazione non gliela perdonano”. (Giuseppe Conte)

“Giorgia Meloni vuole tutto, anche il Quirinale. Non le basta Palazzo Chigi, non le basta un parlamento che vota sempre sì, non le basta il governo più longevo. No, lei vuole il Colle più alto. E inizia la sua campagna elettorale mettendo nel mirino anche un galantuomo come Sergio Mattarella”. (Matteo Renzi)

“Mi auguro che la presidente Meloni, nel suo incontro con il capo dello Stato, abbia portato le scuse e il rammarico per quanto accaduto”. (Angelo Bonelli)

“Mi pare che l’incontro tra il Presidente del Consiglio e il Presidente della Repubblica di ieri abbia concluso questa vicenda”. (Antonio Tajani)

“Le parole utilizzate da Nordio ieri sera su Gelli rispondendo ad un giornalista sono davvero vergognose. Qui si superato davvero ogni limite: Nordio è un ministro della Repubblica, il Guardasigilli ,ha giurato sulla Costituzione. Dovrebbe sapere bene, visto che fa il ministro della giustizia, che Licio Gelli non era un privato cittadino, era il capo di una loggia massonica segreta con un obiettivo: un progetto eversivo in questo Paese e quel piano eversivo della loggia P2 conteneva anche quell’ipotesi di riforma”. (Nicola Fratoianni, RaiNews)

“Siccome ci sono milioni di pratiche arretrate, secondo me la soluzione non è fare nuovi condoni”. (Matteo Salvini)

“Il condono è un atto di giustizia. Nel 2003 tutta Italia ha avuto un condono e la Campania, per colpa del centrosinistra, non ne ha potuto usufruire. Se il Parlamento darà al presidente della Regione l’opportunità di riaprire quei termini, io la userò: non vedo perché i campani debbano essere trattati da cittadini di serie B”. (Edmondo Cirielli, Fratelli d’Italia)

“Canone? Ritengo che l’ammontare del canone Rai vada mantenuto per un equilibrio di mercato”. (Maurizio Gasparri)

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