Le voci dal palazzo, Tridico: “Malgrado la propaganda, sui salari non c’è stata nessuna svolta”. Lupi: “Il lavoro non si tutela con gli slogan”. Landini: “Venticinque anni di politiche sbagliate”. Bonelli: “I dati smentiscono l’ingannatrice Giorgia Meloni”

  • Postato il 5 maggio 2025
  • Politica
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A un mese dai referendum abrogativi, nel palazzaccio della politica si parla di salari e di economia. “Malgrado la propaganda martellante di Giorgia Meloni e dei suoi, sui salari in questi due anni e mezzo non c’è stata alcuna svolta” tuona l’eurodeputato del Movimento 5 Stelle Pasquale Tridico. “Il lavoro si tutela con azioni concrete e non con gli slogan” risponde il leader di Noi Moderati, Maurizio Lupi.

“Non attacchiamo questo o quel governo – attacca il segretario della CGIL, Maurizio Landini – ma mettiamo in discussione le politiche fatte negli ultimi 25 anni. Dovevano aumentare gli investimenti, l’occupazione e i salari, ma ad aumentare sono stati solo i profitti per le imprese e la precarietà. Vuol dire che quelle politiche erano sbagliate”.

Ecco le voci dal palazzo della politica:

“Malgrado la propaganda martellante di Giorgia Meloni e dei suoi, sui salari in questi due anni e mezzo non c’è stata alcuna svolta. Anzi, non più tardi di una settimana fa l’Istat ha rilevato che le retribuzioni contrattuali reali di marzo 2025 sono ancora inferiori dell’8% rispetto a quelle di gennaio 2021 mentre Eurostat ha constatato che il 9% dei lavoratori full time in Italia è povero. Insomma: le destre non hanno argomenti”. (Pasquale Tridico, Movimento 5 Stelle, Quotidiano Nazionale)

“Il lavoro si tutela con azioni concrete e non con gli slogan: alleanza tra istituzioni, imprese e lavoratori, salari giusti e incentivi all’assunzione. Per aumentare i salari vogliamo rafforzare la contrattazione collettiva e accelerare il rinnovo dei contratti, puntare alla detassazione e all’ulteriore riduzione del cuneo fiscale”. (Maurizio Lupi, Noi Moderati)

“Il leader della Cgil Landini ha ragione sul fatto che il governo non vuole parlare dei referendum ma ha sbagliato a fare una campagna ideologica, prendendo a pretesto il Jobs act. È una riforma di dieci anni fa che non c’entra nulla con la precarietà”. (Matteo Renzi, Il Corriere della Sera)

“Non attacchiamo questo o quel governo, ma mettiamo in discussione le politiche fatte negli ultimi 25 anni. Dovevano aumentare gli investimenti, l’occupazione e i salari, ma ad aumentare sono stati solo i profitti per le imprese e la precarietà. Vuol dire che quelle politiche erano sbagliate”. (Maurizio Landini)

“In Italia la contrattazione collettiva copre circa il 90% dei rapporti di lavoro. Il rischio è che introducendo il salario minimo in forma generalizzata poi si arrivi a una disapplicazione dei contratti collettivi indebolendo la componente di tutela sociale e di welfare, per noi irrinunciabili. D’altronde il salario minimo non convince noi, ma neanche illustri esponenti di sinistra”. (Galeazzo Bignami, Fratelli d’Italia, Quotidiano Nazionale)

“L’obiettivo è tutelare il potere d’acquisto dei lavoratori con i salari più bassi e favorire l’occupazione dei giovani, incentivando la contrattazione collettiva, che in questi anni ha permesso di attenuare la gravosità dei bassi salari”. (Claudio Durigon, Lega, Il Corriere della Sera)

“L’annuncio di Durigon è solo fumo senza arrosto. La realtà è che la Lega non propone un meccanismo di indicizzazione dei salari che consenta di recuperare l’inflazione. La Lega sui salari imbroglia come ha già fatto sulle pensioni. Dovevano abolire la legge Fornero e hanno fatto il contrario. La realtà è che dicono no a qualsiasi legge che introduca il salario minimo che c’è in quasi tutta Europa e stanno boicottando i referendum contro la precarietà”. (Maurizio Acerbo, Partito della Rifondazione Comunista)

“Meloni è in campagna elettorale da sempre. Tanti annunci e Instagram, parecchia retorica, pochissime conferenze stampa per evitare le domande. Sfido chiunque a ricordarsi un provvedimento incisivo di questo governo”. (Stefano Patuanelli, Movimento 5 Stelle, La Repubblica)

‘Il potere d’acquisto crolla, i salari italiani sono tra i più bassi d’Europa e i giovani scappano dall’Italia. Come fa Meloni a dire che va tutto bene? Per migliorare le cose servono riforme, non le bugie del governo”. (Riccardo Magi, +Europa)

“I dati smentiscono l’ingannatrice Giorgia Meloni: povertà assoluta e disoccupazione in aumento e il caro energia ha impoverito le famiglie italiane. Al no della destra al salario minimo abbiamo risposto con la raccolta di 100 mila firme”. (Angelo Bonelli, Alleanza Verdi e Sinistra)

 

 

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Blitz

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