Leclerc, magia su Russell come Zanardi e Rossi a Laguna Seca: incidente Antonelli, retroscena team radio Ferrari
- Postato il 1 settembre 2025
- Di Virgilio.it
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Un sorpasso da antologia. Difficile definire diversamente la manovra con cui Charles Leclerc ha superato George Russell alla ripartenza del Gran Premio di Olanda. Ancora rabbioso per la strategia rovinata involontariamente dall’incidente di Hamilton e dalla Safety Car che ne è scaturita, il monegasco ha infilato la Mercedes dove nessuno avrebbe pensato. Un’azione al limite peraltro “graziata” dai commissari forse ammirati da cotante bellezza.
Un sorpasso che ha scatenato mille paragoni con i grandi del passato, della F1 e non solo, a cominciare da Valentino Rossi e Alex Zanardi autori di due manovre simili peraltro nello stesso circuito e nello stesso punto, il cavatappi di Laguna Seca. Il tutto mentre torna alla mente un particolare non da poco relativo all’incidente di Leclerc con Antonelli. Charles non voleva fermarsi ai box per coprire l’undercut di Kimi e lo ha detto chiaramente in radio subito dopo il botto provocato dal bolognese.
- Il sorpasso da favola su Russell
- Da Rossi a Zanardi, i paragoni si sprecano
- Retroscena team radio, Leclerc non voleva fermarsi
Il sorpasso da favola su Russell
Dopo l’incidente di Hamilton, prima che il raptus di Antonelli mettesse fine alla gara anche della seconda Ferrari. C’è stata una luce rossa nel buio di Zandvoort per la compagine di Maranello. Al giro 32 la magia la fa Leclerc. Già in avvio di gara Charles aveva passato nel primo giro Russell con un gran bel sorpasso prendendosi la quinta posizione. Poi al 23° giro la prima botta per lui e per la Ferrari.
Charles anticipa la sosta nel tentativo di fare undercut sulla Racing Bulls di Hadjar che non riesce a passare in pista per prendersi il 4° posto e sperare nel podio (alla luce del ritiro di Norris ci sarebbe potuto riuscire). Un attimo dopo Hamilton va a muro in curva 3. Le urla di Leclerc in radio sono pari alla rabbia per la strategia andata a farsi benedire. Perchè si fermano tutti in regima di Safety Car e lui si ritrova non solo dietro Hadjar ma anche alle spalle di Russell.
Ma non tutto è perso. Alla ripartenza, Leclerc evidentemente ancora con grande rabbia in corpo per dover ricostruire la sua corsa, si avvicina alla Mercedes di Russell. E tenta l’azzardo, si affianca all’esterno con la chichane successiva che gli offre l’interno. Spazio non ce n’è ma Charles se lo crea, con le due ruote interne sul cordolo, anche oltre. C’è anche il contatto con l’inglese ma Leclerc passa. Una magia. Una Grande Bellezza che abbaglierà anche i commissari che grazieranno dopo la gara Charles non dandogli penalità per Monza. Forse una sorta di compensazione per quello che già Antonelli aveva rovinato.
[iol_placeholder type="social_instagram" id="DOBaBfsD11K" max_width="540px"/]Da Rossi a Zanardi, i paragoni si sprecano
Sorpasso al limite se ce n’è uno. L’azione di Leclerc ha riportato per un attimo la F1 alle sue origini scevre dai regolamenti a volte un po’ rigidi sull’ingaggio di una lotta in pista. Manovra dura ma di grande effetto. E allora i paragoni si sprecano. La memoria viaggia subito verso altri mondi del motorsport. Non necessariamente F1. Con Laguna Seca comune denominatore.
ROSSI SU STONER A LAGUNA SECA – Correva l’anno 2008, Gp degli Stati Uniti di MotoGP. Da una parte Casey Stoner campione del mondo sulla Ducati e dall’altra Valentino Rossi sulla Yamaha. Un duello folle in quella gara tra i due che il Dottore risolve con un sorpasso leggendario al Cavatappi con tanto di moto sulla sabbia interna per passare l’australiano. Per la legge del contrappasso, 5 anni dopo sarà Rossi a subire lo stesso sorpasso da un giovane Marc Marquez, nello stesso punto, allo stesso modo.
ZANARDI, THE PASS – Correva l’anno 1996, stesso teatro, Laguna Seca, stessa curva. Campionato Indycar. Zanardi è 2° e segue da vicino Bryan Herta che sembra lanciato verso la vittoria. Sembra perchè all’ultimo giro il pilota italiano si inventa, sempre al cavatappi, quello che ancora oggi negli Stati Uniti viene ricordato come “The Pass”, il sorpasso. Si butta in discesa, mette mezza macchina fuori pista e passa scodando ma tenendo la monoposto in pista. Una prodezza assoluta.
[iol_placeholder type="social_instagram" id="https://x.com/CGRTeams/status/1948079483061518799" max_width="540px"/]Retroscena team radio, Leclerc non voleva fermarsi
La prodezza di Leclerc su Russell però è stata vana. Vanificata dall’incidente con Antonelli. Per fortuna quel sorpasso al limite e pure inutile non ha portato conseguenze per Charles in vista di Monza a differenza di Hamilton. Al di là per la delusione per come sia finita resta anche aperta la ferita un contatto con Kimi che si poteva evitare. Non solo se l’italiano fosse stato più calmo e attento ma anche se il box Ferrari avesse ascoltato Leclerc.
Dai team radio successivi all’incidente con Antonelli è emerso che Charles non voleva fermarsi per fare il 2° pit stop. Ritenendo troppo prudente la scelta del muretto di coprire l’undercut di Antonelli. Lo si evince chiaramente dal messaggio che Leclerc lancia a Bryan Bozzi subito dopo l’incidente con Kimi.
- Leclerc: “Stiamo fuori, proviamoci”.
- Bozzi: “Box Charles”.
- [INCIDENTE CON ANTONELLI]
- Leclerc: “Penso che non fosse necessario [la sosta, ndr]. Lo so, non potevamo sapere cosa sarebbe successo, ma le gomme erano buone”.