L’EDICOLA, Il Corriere: “Kiev lo sfida, Putin si nega”. La Stampa: “Ucraina, Putin insulta e tratta”. La Verità: “La minaccia dei volenterosi sulle trattative per la pace”
- Postato il 14 maggio 2025
- Politica
- Di Blitz
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La notizia principale di oggi in apertura sui quotidiani è quella relativa al silenzio del presidente russo Putin sulla sua partecipazione all’incontro a Istanbul con il presidente ucraino Zelensky. Lo zar ha poi criticato duramente la minaccia di nuove sanzioni da parte dell’Unione Europea. “Ucraina, Putin insulta e tratta”, titola La Stampa. “Kiev lo sfida, Putin si nega”, è l’apertura del Corriere. “La minaccia dei volenterosi sulle trattative per la pace”, titola invece La Verità.
Ecco la rassegna stampa di oggi:
“Putin insulta l’Europa” (La Repubblica).
“Kiev lo sfida, Putin si nega” (Il Corriere della Sera).
“I conflitti e il ruolo dell’Italia”. L’editoriale di Angelo Panebianco: “Giorgia Meloni è troppo accorta per non avere compreso in anticipo che la sua partecipazione di basso profilo (collegamento online anziché presenza fisica) al vertice di Kiev avrebbe innescato tante critiche: sia la contestazione di chi, come Carlo Calenda, ha una posizione lineare e chiara in politica estera, sia quella di coloro che si oppongono comunque e a prescindere. Poco importa che la scelta sia stata dettata dalla sua rivalità con Macron o, più plausibilmente, da una preoccupazione per gli orientamenti (sulla guerra ucraina) prevalenti nella opinione pubblica italiana”.
“Ucraina, Putin insulta e tratta” (La Stampa).
“BTp-Bund, spread verso quota 100” (Il Sole 24 Ore).
“Prorogare il Pnrr per la difesa” (Il Messaggero).
“La lezione di Leone e l’ecologia della parola”. L’editoriale di Ferdinando Adornato: “L’ “ecologia della parola” è importante, per salvare la civiltà, almeno quanto “l’ecologia della Terra”. Con la sua ultima prolusione sulla comunicazione, Leone XIV ha disegnato una vera e propria rivoluzione culturale. Si è trattato di un discorso assai severo ma ispirato da incontrovertibili verità. Se proviamo a leggere di seguito tutte le parole usate dal Papa per denunciare le criticità del discorso pubblico si compone un quadro impressionante: “stereotipi e luoghi comuni”; “cedimento alla mediocrità”; diffusione di “linguaggi senza amore, ideologici e faziosi, colmi di pregiudizi, rancore, fanatismo, odio”. In sostanza, una comunicazione “fragorosa e muscolare”, incapace di alcun tipo di ascolto dell’altro”.
“Putin all’angolo: Europei deficienti” (Il Giornale).
“Per Trump pace vicina. Bibi: Guerra a oltranza” (Il Fatto Quotidiano).
“Dentro, cioè fuori”. L’editoriale di Marco Travaglio: “Devo confessare una grave lacuna: non sono mai riuscito a capire perché un condannato per gravi delitti a tot anni debba uscire con largo anticipo per questo o quel permesso. “Certezza della pena” non è un’invenzione dei giustizialisti forcaioli, ma del padre del garantismo Cesare Beccaria”.
“La minaccia dei volenterosi sulle trattative per la pace” (La Verità).
“Ursula usa il jet per fare 187 km” (Libero).
“I negoziati iniziano senza i leader. Putin, affondo anti Ue: Deficienti” (Domani).












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