L’EDICOLA, Il Corriere: “Trump-Musk, lite e minacce”. La Stampa: “Referendum, Meloni frena. Schlein: deve vergognarsi”. Libero: “Il boia mafioso è fuori. È davvero giustizia?”
- Postato il 6 giugno 2025
- Politica
- Di Blitz
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Sono diverse le notizie di oggi in apertura sui quotidiani: lo scontro fra il presidente degli Stati Uniti Donald Trump e Elon Musk, a pochi giorni dall’uscita del miliardario dall’amministrazione statunitense; i referendum in programma domenica e lunedì e le parole della presidente del Consiglio Giorgia Meloni, che ha rivendicato il diritto di astenersi; la scarcerazione di Giovanni Brusca, il “boia di Capaci” e capomafia responsabile dell’attentato del 23 maggio 1992. “Referendum, Meloni frena. Schlein: deve vergognarsi”, titola La Stampa. “Trump-Musk, lite e minacce”, è l’apertura del Corriere della Sera. “Il boia mafioso è fuori. È davvero giustizia?”, è invece la prima pagina di Libero.
Ecco la rassegna stampa di oggi:
“Trump-Musk, è guerra” (La Repubblica).
“Trump-Musk, lite e minacce” (Il Corriere della Sera).
“Un po’ di futuro (per il lavoro)”. L’editoriale di Maurizio Ferrara: “Sui temi del lavoro il referendum che si terrà domenica e lunedì ha un netto «sapore d’antico». Ciò vale soprattutto per il primo quesito, che mira simbolicamente a «tornare allo Statuto». A ripristinare cioè la reintegra nel posto di lavoro in caso di licenziamento giudicato illegittimo da un magistrato: una garanzia introdotta, appunto, più di mezzo secolo fa dallo Statuto dei Lavoratori (1970). Il secondo quesito mira anch’esso ad allargare il ruolo dei giudici nella determinazione delle indennità di licenziamento nelle piccole imprese. Il terzo è a sua volta rivolto a limitare il ricorso ai contratti a termine, oggi il principale canale d’inserimento lavorativo per i giovani, introducendo l’obbligo di una causale esplicita sin dai primi dodici mesi”.
“Referendum, Meloni frena. Schlein: deve vergognarsi” (La Stampa).
“Bce: prospettive incerte, tagliati i tassi. Ecco come scendono le rate dei mutui” (Il Sole 24 Ore).
“Meloni e il referendum: Il non voto è un diritto” (Il Messaggero).
“Il dissenso e la retorica della partecipazione”. L’editoriale di Luca Diotallevi: “Le leggi le fa il Parlamento. La loro approvazione avviene a maggioranza. Perché sia approvata, una legge deve essere votata da almeno il 50% degli eletti, ovvero da coloro che corrispondono ad almeno il 50% dell’elettorato. Gli elettori possono dissentire da una decisione del Parlamento recente o remota che essa sia? Certo che possono dissentire. Il referendum è lo strumento principale che gli elettori hanno a disposizione per abrogare o correggere gli atti legislativi del Parlamento”.
“Zaia e De Luca tornano in corsa” (Il Giornale).
“L’Italia arma Israele: droni, caccia e radar” (Il Fatto Quotidiano).
“Calma, c’è tempo”. L’editoriale di Marco Travaglio: “Se i trombettieri della fu Europa che popolano i talk show e le marcette ventoteniche (a proposito: e la terza?) fossero al governo, farebbero un decreto Sicurezza con un nuovo reato al posto dei 14 inventati dalle destre: il “vilipendio di Ue” (peraltro già incluso nel vilipendio di cadavere)”.
“Non ci butteranno giù” (La Verità).
“Il boia mafioso è fuori. È davvero giustizia?” (Libero).
“Trump chiude i confini a 12 Paesi. Scontro con Musk: Mi ha deluso” (Domani).












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