L’EDICOLA, Repubblica: “Il Papa americano”. La Stampa: “Il Papa dei due mondi”. La Verità: “Sarà un altro Bergoglio?”

  • Postato il 9 maggio 2025
  • Cronaca
  • Di Blitz
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La notizia principale di oggi in apertura sui quotidiani è quella relativa all’elezione del nuovo Papa, il cardinale statunitense Robert Francis Prevost, che ha scelto il nome di Leone XIV. “Il Papa dei due mondi”, titola La Stampa. “Il Papa americano”, è l’apertura di Repubblica. “Sarà un altro Bergoglio?”, titola invece La Verità.

Ecco la rassegna stampa di oggi: 

“Il Papa americano” (La Repubblica).

“Il Papa americano: pace” (Il Corriere della Sera).

“Il taccuino e la storia”. L’editoriale di Aldo Cazzullo: “La prima cosa che colpisce non è il fatto — storicamente importantissimo — che sia stato eletto il primo Papa nordamericano. Né che abbia scelto un nome all’apparenza desueto, lontano nel tempo, in realtà significativo: Leone, il nome del primo Papa a riconciliare, con la Rerum Novarum, la cristianità con la modernità. E neanche l’insistenza sulla parola «pace», la pax christiana, che consiste nel costruire ponti: questo del resto significa Pontefice (che si dice così anche in inglese, Pontiff)”.

“Il Papa dei due mondi” (La Stampa).

“Leone XIV: Costruire ponti per la pace” (Il Sole 24 Ore).

“Il Papa americano” (Il Messaggero).

“La sfida: ricucire, non restaurare”. L’editoriale di Paolo Pombeni: “Un Papa inaspettato, ma non del tutto, perché era nella lista degli eleggibili, sia pure non in primissima fila. Ciò che è suonata veramente inattesa è stata la scelta del nome: Leone XIV, un rinvio ad una figura che può essere indice di una scelta molto impegnativa. Le biografie e i commenti che circolano a caldo lo presentano come una figura di mediazione e di dialogo: sicuramente un “bergogliano” da molti punti di vista (e lo testimoniano i suoi rinvii a papa Francesco nel primo discorso), ma anche un uomo di gestione e di curia”.

“Leone d’America” (Il Giornale).

“La fossa del Leone” (Il Manifesto).

“Un Leone per la pace” (Il Fatto Quotidiano).

“Il nome e tanto altro”. L’editoriale di Marco Travaglio: “Si parlava di un conclave diviso come non mai, tra cardinali freschi di nomina che neppure si conoscevano, di veleni e controveleni, di veti e controveti fra conservatori, centristi e progressisti. Invece, con la fumata bianca delle 18.06, solo 17 giorni dopo la morte di papa Francesco e 21 ore dopo la prima fumata nera…”.

“Sarà un altro Bergoglio?” (La Verità).

“Non è Francesco” (Libero).

“La via della Chiesa parra tra Roma e Washington”. L’editoriale di Mario Sechi: “Lo Spirito Santo gioca a dadi con la Storia e ieri ne abbiamo avuto un altro segno: mentre tutti aspettavano l’ascesa di Pietro Parolin (regolare: è entrato Papa, è uscito cardinale), è arrivata l’elezione del primo Santo Padre americano, Robert Francis Prevost, nato a Chicago. A sinistra è già partita la pietosa corsa all’arruolamento, avviso ai naviganti: il nuovo Papa non è Francesco”.

“Un americano a Roma” (Domani).

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Blitz

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