L’EDICOLA, Repubblica: “Il pressing di Trump per l’Ucraina”. Il Corriere: “I ragazzi del Papa invadono Roma”. Il Fatto: “Sepolto il Papa, resta il riarmo: nuovo record da 2.718 miliardi”
- Postato il 28 aprile 2025
- Politica
- Di Blitz
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Sono due le principali notizie di oggi in apertura sui quotidiani: la visita delle persone alla tomba di Papa Francesco e le ipotesi su chi potrà essere il suo successore; le trattative per arrivare a una tregua fra Russia e Ucraina e la mediazione degli Stati Uniti dopo l’incontro di sabato fra Trump e Zelensky in Vaticano. “I ragazzi del Papa invadono Roma”, titola Il Corriere della Sera. “Il pressing di Trump per l’Ucraina”, è l’apertura di Repubblica. “Sepolto il Papa, resta il riarmo: nuovo record da 2.718 miliardi”, è invece la prima pagina del Fatto Quotidiano.
Ecco la rassegna stampa di oggi:
“Il pressing di Trump per l’Ucraina” (La Repubblica).
L’intervista al leader di Italia Viva Matteo Renzi: “Alle esequie del papa, Giorgia Meloni ha perso un’occasione. L’incantesimo della premier che si racconta grande statista è venuto meno: lei purtroppo è semplicemente irrilevante. Il funerale di Francesco è stato un trionfo diplomatico per la Santa Sede, che dimostra come Oltretevere siano sempre i più bravi sulla geopolitica. I credenti pensano che lo storico faccia a faccia sia merito dello Spirito Santo, nel frattempo però accanto allo Spirito Santo un bravo monsignore si era incaricato di mettere due seggiole per far incontrare chi doveva incontrarsi. Meloni? Alla prova dei fatti il castello della sua narrazione le è crollato addosso. Aveva raccontato che avrebbe fatto incontrare Trump e von der Leyen e si è visto anche plasticamente che quei due non hanno bisogno di lei. Aveva detto che sarebbe stata il ponte fra Usa ed Europa pure sulla vicenda ucraina, ma nella foto a quattro prima del confronto Zelensky-Trump ci sono Starmer e Macron e la nostra premier no”.
“I ragazzi del Papa invadono Roma” (Il Corriere della Sera).
“Ucraina, segnali e illusioni”. L’editoriale di Paolo Mieli: “Il miracolo non c’è stato. Ovviamente nessuno ha mai pensato, neanche per un attimo, che l’incontro di pochi minuti in San Pietro tra Donald Trump e Volodymyr Zelensky avrebbe portato, d’incanto, un’ancorché piccolissima forma di pace in Ucraina. Neanche dopo che il presidente degli Stati Uniti, sul volo di ritorno a casa, aveva mandato un pubblico altolà a Vladimir Putin avanzando il sospetto che con le piogge di bombe su Kiev lo stesse «prendendo in giro». Solo Emmanuel Macron si è sbilanciato, come fa spesso, in previsioni ottimistiche ma neanche troppo”.
L’intervista al ministro per gli Affari Europei Tommaso Foti: “Non c’è bisogno di essere presenzialisti per essere centrali. La presidente del Consiglio Giorgia Meloni è stata perfetta nel favorire il clima giusto per alcuni contatti che non sono stati solo formali, ma potranno produrre, speriamo, risultati. E lo ha fatto non mettendosi in mostra perché non era il caso, l’occasione, il momento. Alla foto con i leader in San Pietro era logico che non ci fosse. Non so se qualcuno ha pensato di poter avere un ruolo in quell’incontro, non certo lei, che ha evitato di organizzare confronti in un’occasione luttuosa come quella dei funerali del Santo Padre. Non sarebbe stato davvero il caso. Il suo ruolo è stato molto composto e molto partecipato”
“Pace in Ucraina, ore decisive” (La Stampa).
“Pioggia, caldo e aria stagnante: eventi estremi in crescita” (Il Sole 24 Ore).
“Ucraina, ora Trump preme su Mosca per la tregua” (Il Messaggero).
“Cosa serve per far crescere l’Italia”. L’editoriale di Romano Prodi: “Pur vivendo nell’incertezza non siamo esentati dall’obbligo di riflettere sulle conseguenze che quest’incertezza avrà sul nostro paese e sulle misure opportune che dovremo prendere. Partiamo dal fatto che, in Italia, abbiamo alle spalle un periodo di crescita assai pigra, sempre sostanzialmente al di sotto dell’1%. In particolare lo scorso anno ci siamo collocati attorno allo 0,5% e, nonostante le tempeste commerciali, finiremo attorno alla stessa cifra nell’anno in corso. Questo risultato si pone tuttavia non solo a un livello inferiore alla media dell’economia mondiale e di quella americana, ma anche al di sotto della media delle economie europee”.
L’intervista al ministro degli Esteri Antonio Tajani: “Credo che stavolta ci sia la volontà di concludere. Bisogna vedere però che cosa vuole fare Putin, la palla è nel campo della Russia. In ogni caso quella dei due presidenti faccia a faccia è un’immagine forte sotto vari punti di vista. Trasmette l’idea della centralità di Roma e dell’universalità della Chiesa. In più sotto l’aspetto organizzativo, la Capitale ha dimostrato di avere un’efficienza straordinaria e se n’è accorto tutto il mondo. Sui dazi ritengo che ci sia anche Oltreoceano la consapevolezza che convenga avere un buon rapporto con l’Europa. Trump ha ragione sul fatto che in materia di difesa e sicurezza il nostro continente debba fare di più. Ma alzare i dazi, se si vuole che l’Europa spenda di più per il settore militare, è una contraddizione”.
“Trump-Europa, prove di disgelo” (Il Giornale).
“Altro successo del Papa, diventano tutti pacifisti” (La Verità).
“Sepolto il Papa, resta il riarmo: nuovo record da 2.718 miliardi” (Il Fatto Quotidiano).
“Ma mi faccia il piacere”. L’editoriale di Marco Travaglio: “Papa Mario I. “Il Conclave delle larghe intese” (Stampa, 27.4), “10 giorni per costruire un accordo che riporti un italiano sul soglio di Pietro. Nella disputa tra progressisti e conservatori, una sintesi che superi le differenze sarebbe la soluzione” (Marcello Sorgi, Stampa, 27.4). “Il Conclave va alla ricerca di un pacificatore”.
“Trump: Scansati Macron” (Libero).
“Marea di fedeli sulla tomba del Papa. Becciu, l’audio che agita il Conclave” (Domani).










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