L’EDICOLA, Repubblica: “Pace a Gaza, ora stop alle armi”. La Stampa: “Gaza, il mondo crede alla pace”. Libero: “Sinistra sotto un Trump”

  • Postato il 10 ottobre 2025
  • Politica
  • Di Blitz
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La notizia principale di oggi in apertura sui quotidiani è quella relativa all’accordo sulla prima fase del piano di pace per la Striscia di Gaza firmato da Hamas e Israele, quindi la liberazione degli ostaggi israeliani, il cessate il fuoco e un primo parziale ritiro dell’esercito israeliano dalla Striscia. “Gaza, il mondo crede alla pace”, titola La Stampa. “Pace a Gaza, ora stop alle armi”, è l’apertura di Repubblica. “Sinistra sotto un Trump”, è la prima pagina di Libero.

Ecco la rassegna stampa di oggi: 

“Pace a Gaza, ora stop alle armi” (La Repubblica).

“Israele-Gaza, l’ora del cessate il fuoco” (Il Corriere della Sera).

“Promesse e incognite”. L’editoriale di Davide Frattini: “Benjamin Netanyahu: «Ora piaccio a tutti». Donald Trump: «È più importante che tornino ad amare Israele». Gran parte degli israeliani non prova più stupore ma ancora tanta rabbia di fronte all’ennesima dimostrazione della bolla di autocelebrazione in cui il primo ministro è avvolto e che sembra averlo reso negli ultimi mesi tatticamente meno acuto. Così distaccato da non ricordare il numero degli ostaggi ancora tenuti a Gaza”.

“Gaza, il mondo crede alla pace” (La Stampa).

“Bonus casa prorogati al 2026” (Il Sole 24 Ore).

“Gaza, fine di un incubo” (Il Messaggero).

“Il ruolo di Trump poliziotto del mondo”. L’editoriale di Luca Diotallevi: “Ci vorrà ancora un po’ di tempo prima di poter affermare che Trump ha portato una pace duratura in Medio Oriente. Tuttavia sarebbe ingiusto negare che ha provocato una grande e positiva discontinuità in quello scacchiere: Hamas non solo militarmente sconfitta, ma​​​ politicamente isolata nel mondo arabo e addirittura in quello palestinese; gli ostaggi sul punto di essere liberati; le sproporzionate azioni militari israeliane sospese. Il presidente americano più vicino alla destra israeliana «dura» ed al suo leader Netanyahu durante i massacri di Gaza ora impone a quel fronte lo stop più radicale e impone al primo ministro un cessate il fuoco che apre la resa dei conti con l’opinione pubblica israeliana, con i vertici militari e dell’intelligence, nonché con i giudici (il che a Netanyahu potrebbe costare la carriera o qualcosa di più)”.

“La destra ferma la guerra” (Il Giornale).

“Fosse vero” (Il Manifesto).

“La Paz trumpiana” (Il Fatto Quotidiano).

“Gli orfani di guerra”. L’editoriale di Marco Travaglio: “L’accordo di pace per Gaza e non solo, quale che ne sia la durata, conferma ciò che abbiamo sempre sospettato: in politica estera Donald Trump è il peggior presidente degli Stati Uniti degli ultimi trent’anni, esclusi tutti gli altri. Il suo piano è pieno di buchi, non coinvolge direttamente i rappresentanti dei palestinesi…”.

“Spiazzati” (La Verità).

“Sinistra sotto un Trump” (Libero).

“Quando la verità scoppia in faccia al circoletto rosso”. L’editoriale di Mario Sechi: “In meno di quarant’anni la sinistra è stata sconfitta due volte dalla storia. La prima volta fu nel 1989 quando crollò il muro di Berlino e la chiesa in terra del comunismo finì sotto le macerie; la seconda volta è arrivata l’8 ottobre del 2025, con il grande bagliore della Casa Bianca, Donald Trump gli è esploso in faccia come una supernova, incenerendo tutta la retorica sulla “Palestina libera dal fiume al mare”.

“La pace possibile. Il mondo festeggia l’accordo su Gaza” (Domani).

 

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Blitz

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