Lega in caduta libera, crollo dell’affluenza e Renzi che esulta per i “suoi” Riformisti : cosa c’è da sapere sul voto in Toscana che ha riconfermato Giani
- Postato il 13 ottobre 2025
- Politica
- Di Il Fatto Quotidiano
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Eugenio Giani si riconferma presidente della Regione Toscana con un largo margine sul candidato del centrodestra, il sindaco di Pistoia ed esponente di Fratelli d’Italia Alessandro Tomasi. Nessun colpo di scena. Immediatamente dopo la chiusura dei seggi, gli exit poll hanno chiarito che non c’era partita. Il centrosinistra (unito anche in questa tornata elettorale), dopo le sconfitte nelle Marche e in Calabria, tiene così la Toscana. Pd confermato primo partito e crollo della Lega rispetto alla precedenti regionali, gli elementi politici più rilevanti. C’è però anche il record storico negativo: alle urne si presenta solo il 47,7% degli aventi diritto. Un’affluenza così bassa non era mai stata registrata alle regionali in Toscana.
Giani migliora le percentuali rispetto al 2020 – Quando sono state scrutinate già oltre 3/4 delle sezioni, Giani raccoglie il 53,9% dei voti, staccando di 13 punti percentuali il candidato del centrodestra. Tomasi è fermo al 40,9%, mentre la candidata di Toscana rossa, Antonella Bundu, supera il 5%, ottenendo qualche decimale dal voto disgiunto proveniente dalla coalizione di centrosinistra. Giani migliora i risultati del 2020, quando è diventato presidente con 48,6% dei voti. La sua avversaria, la leghista Susanna Ceccardi, aveva ottenuto il 40,4%. In quell’occasione il M5s correva in solitaria con la candidata Irene Galletti (che aveva ottenuto il 6,4%).
Il Pd tiene – Il Partito democratico festeggia. La segretaria Elly Schlein si è subito recata al comitato di Giani per festeggiare il risultato: “Una vittoria che ci dà gioia e speranza. Chi si era affrettato a dichiarare la fine della coalizione progressista oggi è smentito nei fatti”, ha detto la segretaria dem. Di “campo largo vincente” ha parlato lo stesso governatore toscano. Il Pd tiene: con il 34,7% si conferma primo partito migliorando il risultato delle europee dello scorso anno (in Toscana aveva ottenuto il 31,90%) e allineandosi alle precedenti regionali, quando aveva chiuso con il 34,69%.
Bene Avs, male il M5s – Nella coalizione progressista Bonelli e Fratoianni parlano di “risultato straordinario”. Alleanza Verdi Sinistra viaggia intorno al 7%, confermando dati simili a quelli delle scorse Europee (7,55%). Non va bene, invece, al Movimento 5 stelle, sotto il 5%. “Per noi è stato un processo faticoso molto elaborato, perché chiaramente venivamo da una opposizione alla giunta Giani”, ha commentato il leader Giuseppe Conte. Cinque anni fa, quando correva in solitaria, la lista del M5s aveva ottenuto il 7%, mentre alle elezioni europee di un anno fa aveva superato l’8%.
Renzi esulta per i “suoi” Riformisti – Buono il risultato della lista Giani presidente-Casa riformista. La civica del governatore (che comprendeva anche Italia Viva, +Europa, Psi e Partito repubblicano) si attesta intorno all’8,7%. Risultato subito cavalcato da Matteo Renzi: “Spero che finalmente sia chiara la differenza tra chi prende voti e chi parla di sondaggi”, ha commentato sui social.
Il centrodestra e il crollo della Lega – Il partito in caduta libera rispetto a 5 anni fa è quello di Matteo Salvini. La Lega si attesta, al momento, al 4,4%, terza forza della coalizione. Oltre 17 punti percentuali in meno rispetto alle regionali del 2020, quando esprimeva anche la candidata presidente e aveva raggiunto il 21,78%. Un risultato inferiore anche a quello delle scorse Europee, dove il Carroccio si era già fermato in Toscana al 6,21%. Ad avvantaggiarsi è soprattutto Fratelli d’Italia. Il partito di Giorgia Meloni si attesta al 26,7%: risultato superiore a quello delle regionali di 5 anni fa (13,5%) ma più basso di quello delle Europee (27,44%). Forza Italia, con il 6,22%, festeggia il sorpasso della Lega e si conferma seconda forza della coalizione: era davanti al Carroccio in Toscana già alle Europee ma di un soffio (6,28 contro 6,21 del partito di Salvini), ora il distacco aumenta.
Toscana Rossa sotto lo sbarramento – A chiudere il quadro dei partiti c’è la lista Toscana Rossa, a sostegno della candidata presidente Antonella Bundu. Con lo spoglio non ancora concluso la lista – che tiene insieme Rifondazione comunista, Potere al Popolo e Possibile – si attesta al 4,5%, poco sotto la soglia di sbarramento che permette di eleggere consiglieri regionali per le liste che corrono da sole (per quelle in una coalizione che ha superato il 10% la soglia si abbassa al 3%).
L’affluenza ai minimi storici – A crollare, oltre la Lega, c’è la partecipazione al voto. Il 47,7% è il risultato peggiore mai raggiunto alle regionali toscane, superando il precedente record del 2015 (quando l’affluenza si era fermata al 48,28%). La provincia di Firenze è quella che ha votato di più: con un’affluenza del 52,6% ha superato la soglia psicologica dell’elettore su due, come hanno fatto anche Prato (50,8%) e Pisa (50,2%). Da considerare però che alle regionali del 2020 Firenze aveva registrato un’affluenza del 66,47%, Prato del 64,8% e Pisa del 65,57%. I territori che hanno partecipato di meno sono invece quelli di Lucca (40,4%), Massa Carrara (40,8%) e Livorno (42,3%). Visti i risultati, gli astenuti sembrano comunque penalizzare in maniera proporzionale entrambe le coalizioni, senza alterare le percentuali di candidati presidente e partiti.
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