Leonardo fuori dal Festival della Scienza, Cavo (Noi Moderati): “Salis dissociata, prenda posizione”
- Postato il 29 settembre 2025
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- Di Genova24
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Genova. Ilaria Cavo, presidente del consiglio nazionale di Noi Moderati e capogruppo di Noi Moderati Orgoglio Genova in consiglio comunale, torna a punzecchiare la sindaca Silvia Salis sul caso dell’esclusione di Leonardo come partner del Festival della Scienza e quindi della decisione del gruppo di non presenziare neppure come Fondazione Leonardo e Fondazione Ansaldo, un caso di cui abbiamo raccontato nella giornata di ieri.
“Ognuno può avere le proprie posizioni, di cui risponde a cittadini ed elettori. Quello che Silvia Salis non può permettersi da sindaca di Genova è di essere dissociata. Guida un’amministrazione partner di Fondazione Ansaldo, oggi ha partecipato alla presentazione del master in Nucleare NewGen dell’azienda Ansaldo, che a sua volta partecipa a Fondazione Ansaldo, ovvero a una delle fondazioni estromesse dal Festival della scienza. La settimana scorsa ha fatto presenza e passerella all’evento di Fondazione Leonardo al Salone Nautico, ma non dice una parola sull’esclusione anche di questa importantissima fondazione dal Festival della Scienza imposta dell’ideologica posizione dei ProPal e da una serie di falsità sia contro Fondazione Ansaldo che contro Fondazione Leonardo”, scrive Cavo in una nota.
“Cosa ne pensa la sindaca Salis di quello che sta accadendo al Festival della Scienza visto che il Comune è nel cda dell’evento che si terrà in queste ore e non può stare fuori dalle scelte? Condivide o condanna quello che è accaduto e che ha costretto le due fondazioni a non partecipare alla manifestazione? Prende o non prende le distanze dagli eccessi che Genova sta vivendo? Non può non prendere una posizione, anche per abbassare i toni come questo momento complesso richiede. Andare alle fiaccolate e presenziare contemporanemente agli eventi delle aziende nel mirino di ricercatori e docenti è una contraddizione, una dissociazione che deve essere sciolta perché i genovesi, tutti noi, abbiamo il diritto di sapere da che parte sta”, conclude Ilaria Cavo.