Leonardo fuori dal Festival della Scienza, soci pubblici in ordine sparso tra richieste di chiarimenti e di dietrofront
- Postato il 30 settembre 2025
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- Di Genova24
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Genova. I soci pubblici del Festival della Scienza intervengono, anche se con diverse modalità, sulla notizia della rinuncia della sponsorizzazione da parte di Leonardo e al conseguente ritiro dell’azienda, della fondazione Leonardo e della fondazione Ansaldo dall’edizione 2025 della rassegna.
L’esclusione di Leonardo come sponsor è arrivata come risposta dei vertici della rassegna, nello specifico direttrice e presidente, alla petizione lanciata da un gruppo di docenti, sensibili sulla presenza di un gruppo industriale legato alla filiera bellica, e che in passato ha avuto accordi commerciali con il governo di Israele.
In due distinte note, da una parte il Comune di Genova, dall’altra Regione Liguria con Camera di Commercio e Università di Genova, viene chiesto un momento di confronto sul tema che, nelle ultime ore, è stato affrontato anche da alcuni intellettuali e dal socio privato Confindustria.
Le varie posizioni dei soci pubblici
Asciutta la nota del Comune di Genova, che ha chiesto al consiglio di amministrazione della rassegna una convocazione urgente per fare chiarezza in merito: “È necessario e quantomai urgente chiarire tutti gli aspetti che hanno portato a questa situazione, senza perdere di vista la missione che il Festival porta avanti da oltre vent’anni, ovvero la promozione e la divulgazione del sapere scientifico“, la posizione dell’amministrazione.
Più articolata, e già orientata a chiedere un passo indietro sulla decisione, la posizione espressa da Regione Liguria, Camera di Commercio e Università di Genova: “Il Festival della Scienza è patrimonio della città e delle istituzioni che lo sostengono. È uno spazio di incontro, dialogo e divulgazione, riconosciuto a livello nazionale e internazionale. Le recenti discussioni intorno alla collaborazione con Leonardo hanno sollevato sensibilità e preoccupazioni che meritano attenzione, senza però farci perdere di vista la missione che il Festival porta avanti da oltre vent’anni. Il dibattito nato in questi giorni intercetta un tema etico sentito e diffuso. È compito delle istituzioni ascoltare e rispettare queste sensibilità, ma allo stesso tempo è necessario che le scelte si fondino su dati concreti e verificabili. Leonardo e la sua Fondazione hanno ribadito di operare nel pieno rispetto delle normative vigenti – in particolare la legge 185/1990 che disciplina rigidamente l’export militare – e di non avere forniture di armamenti in contesti di conflitto“.
“Il valore della collaborazione con grandi partner scientifici e tecnologici rappresenta un ulteriore elemento di riflessione. Per restare competitivo e attrattivo, il Festival deve poter contare sul sostegno di realtà nazionali e internazionali in grado di rafforzarne il prestigio e garantirne la stabilità economica. Leonardo, tra i pochi gruppi italiani con capacità scientifica e tecnologica di livello globale, contribuisce a questo obiettivo e la sua presenza assicura continuità e riconoscibilità alla manifestazione. Rinunciare a una partnership di questo genere significherebbe aprire un precedente rischioso, capace di indebolire nel tempo la capacità del Festival di attrarre sponsor e interlocutori strategici“.
“Occorre, al tempo stesso, riaffermare con forza la neutralità del Festival, che non deve diventare terreno di scontro politico o geopolitico. La sua missione è promuovere il sapere scientifico in tutte le sue forme, offrendo uno spazio pluralista, indipendente e aperto al confronto. Escludere o includere partner sulla base di pressioni contingenti significherebbe snaturare questa vocazione, trasformando il Festival in un’arena ideologica. Per queste ragioni i soci pubblici ritengono doveroso confermare la collaborazione con Leonardo, nel segno della trasparenza e della responsabilità, così da tutelare la missione culturale del Festival e rafforzarne il prestigio a livello nazionale e internazionale. Il nostro auspicio è che Leonardo sia presente alla prossima edizione del Festival della Scienza con il proprio contributo culturale e scientifico, a sostegno delle attività di divulgazione e formazione rivolte alla comunità e alle nuove generazioni“.
Il Cda del Festival prende le distanze dal presidente della rassegna
Nelle stesse ore proprio il consiglio di amministrazione del Festival della Scienza ha voluto precisare con un comunicato stampa una presa di distanze dal vertice della rassegna e ha auspicato anch’esso un dietrofront sulla decisione: “Il Cda non ha mai espresso la volontà di voler escludere Leonardo da questa edizione o dalle prossime, e non ha mai dato comunicazioni in merito. Di fronte alla richiesta pervenuta al Festival della Scienza da un numeroso gruppo di insegnanti di escludere Leonardo, nella situazione di urgenza e dopo essersi consultato con la direttrice e con il presidente del Consiglio Scientifico, il presidente dell’associazione ha autonomamente ritenuto di condividere con l’amministratore delegato di Leonardo una serie di considerazioni relativamente al clima venutosi a creare, al solo fine di proteggere la manifestazione da ogni possibile strumentalizzazione“.
“A seguito delle preoccupazioni emerse nel confronto delle due parti, è stata valutata la possibilità di non procedere con l’eventuale sponsorizzazione di Leonardo, a cui è seguita la decisione dell’azienda di rinunciare alla partecipazione a questa edizione del Festival della Scienza. Essendo Leonardo un’importante realtà nel sistema Paese e considerato che per compiere la mission del Festival il criterio di scelta dei partner non può che essere il dato concreto dell’apporto scientifico e tecnologico, il Cda auspica che si possa riprendere la collaborazione sia per l’edizione in corso, sia per quelle future“.
L’appello di Confindustria, socio fondatore dell’associazione
In queste ore è arrivato anche l’appello di Confindustria Genova, socio fondatore dell’associazione Festival della Scienza, che “esprime profondo rammarico per la vicenda” e afferma che “il Festival della Scienza è e deve rimanere uno spazio aperto di confronto e di dialogo, libero da strumentalizzazioni e da condizionamenti, nel quale portare avanti, con il massimo impegno, l’azione di divulgazione scientifica il cui valore, grazie anche al fondamentale contributo di realtà tecnologiche come Leonardo, è apprezzato e riconosciuto a livello internazionale. Auspichiamo, quindi, che la collaborazione tra l’associazione Festival della Scienza e Leonardo possa riprendere, andando oltre le polemiche sollevate negli scorsi giorni sulla base di informazioni che non rispecchiano la verità dei fatti“.
L’appello di imprenditori e docenti universitari
Un altro appello sullo stesso tenore è stato firmato, in questi giorni, da Carlo Castellano, da Giuseppe Costa, Nicola Costa, Augusto Cosulich, Gianaurelio Cuniberti, Giovanni Pittaluga, Carlo Rognoni, Giorgia Serrati Teglio, Roberto Sinigaglia, Carla Valaperta, Ignazio Venzano, Stefano Zara.