“Lettere di pace ai politici di tutto il mondo”: l’iniziativa per le scuole della “Flotilla dei bambini”
- Postato il 27 ottobre 2025
- Scuola
- Di Il Fatto Quotidiano
- 2 Visualizzazioni
L’hanno chiamata “la flotilla dei bambini del mondo” ma nessuno pensi che qualche organizzazione o scuola si sia messa in mente di imbarcare dei ragazzi. L’idea del Movimento di cooperazione educativa (Mce) e della Federazione Internazionale dei Movimenti di Scuola Moderna (Fimem) è quella di inviare ai politici una marea di lettere per la pace.
L’iniziativa è stata presentata il 24 ottobre durante una conferenza stampa online alla quale hanno partecipato Lidia Pantaleo della segreteria nazionale di Mce, il responsabile del gruppo educazione alla pace e alla non violenza Roberto Lovattini, Karim Kaboré di Fimem in diretta dal Congo e Cosetta Lodi, figlia del famoso maestro Mario.
Ed è proprio quest’ultima ad aver raccontato un episodio che ha sicuramente ispirato il gruppo promotore dell’iniziativa: “Nel 1972, mio padre, scriveva con i suoi alunni un giornalino che si chiamava Insieme. Su quel ciclostilato che veniva distribuito alle famiglie e agli amici abbonati, si legge di tre lettere inviate dai suoi alunni al presidente degli Stati Uniti Richard Nixon, al presidente del Consiglio Giulio Andreotti e al Papa Paolo VI, in merito alla guerra in Vietnam. Rispose loro proprio il premier in carica. I ragazzi si sorpresero e si resero conto che le loro missive non erano cadute in un cestino”.
È questo l’obiettivo dell’iniziativa. Le lettere che saranno scritte dalle classi dovranno essere inviate dal 20 novembre, Giornata per i diritti dell’infanzia, al 29 novembre e saranno indirizzate ad amministratori locali, nazionali, leader continentali ed internazionali in modo che vi sia una coralità.
Lo ha detto anche Pantaleo: “Come insegnanti Mce siamo convinti che allestire nella scuola ambienti cooperativi e non competitivi possa meglio favorire i percorsi educativi di pace, così come siamo convinti dell’importanza di riconoscere ai più piccoli il diritto di esprimere il loro pensiero, di partecipare alla vita collettiva, di essere protagonisti nella costruzione del proprio futuro e di quello della propria comunità”.
Tecnicamente nelle scuole non arriverà nessuna circolare perché non sono stati coinvolti gli uffici del ministero ma si trova tutto il materiale necessario sul sito dell’Mce compreso un indirizzario dei politici più noti. Ai bambini sarà chiesto di affrontare nei diversi contesti scolastici il tema della guerra e della pace invitandoli, al termine di un percorso di ricerca, riflessione e discussione all’interno delle classi, ad esprimere liberamente le proprie idee e proposte.
Il risultato di questo lavoro dovrà essere una lettera scritta collettivamente che sia espressione del pensiero della classe. Nella scuola dell’infanzia può essere sufficiente un semplice disegno. Affinché l’iniziativa non rimanga chiusa tra le pareti della scuola, ma si trasformi in uno strumento di pressione collettiva delle classi aderenti sui “potenti” della Terra e su tutti quei politici che sono stati eletti dal popolo e che al popolo devono rispondere di quello che fanno, le lettere e i disegni dovranno essere spediti da ciascuna classe alle personalità politiche e alle organizzazioni internazionali.
L'articolo “Lettere di pace ai politici di tutto il mondo”: l’iniziativa per le scuole della “Flotilla dei bambini” proviene da Il Fatto Quotidiano.