L'Europa raggiunge l'accordo con gli Usa sui dazi
- Postato il 21 agosto 2025
- Economia
- Di Agi.it
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L'Europa raggiunge l'accordo con gli Usa sui dazi
AGI - L'Unione europea e gli Stati Uniti hanno pubblicato una dichiarazione congiunta relativa all'accordo commerciale sui dazi, che dà seguito all'accordo politico raggiunto il 27 luglio in Scozia. "Gli Stati Uniti e l'Unione europea sono lieti di annunciare di aver raggiunto un accordo su un quadro per un'intesa sul commercio reciproco, equo ed equilibrato", si legge nella dichiarazione.
"Questo accordo quadro rappresenta una dimostrazione concreta del nostro impegno a favore di un commercio e di investimenti equi, equilibrati e reciprocamente vantaggiosi. Esso porrà la nostra relazione commerciale e di investimento - una delle più grandi al mondo - su basi solide e darà nuovo slancio alla reindustrializzazione delle nostre economie".
"Riflette il riconoscimento, da parte dell'Unione europea, delle preoccupazioni degli Stati Uniti e la nostra determinazione congiunta a risolvere gli squilibri commerciali e a liberare tutto il potenziale del nostro potere economico combinato. Stati Uniti e Unione europea intendono che questo accordo quadro sia un primo passo in un processo che potrà essere ulteriormente ampliato nel tempo per includere aree aggiuntive e continuare a migliorare l'accesso ai mercati e ad accrescere la loro relazione commerciale e di investimento", si afferma nella dichiarazione.
"Gli Stati Uniti si impegnano ad applicare l'aliquota tariffaria più alta tra l'aliquota della clausola della nazione più favorita (Mfn) degli Stati Uniti o un'aliquota tariffaria del 15%, composta dalla tariffa Mfn e da una tariffa reciproca, sui beni originari dell'Unione europea. Inoltre, a partire dal 1 settembre 2025, gli Stati Uniti si impegnano ad applicare esclusivamente la tariffa Mfn ai seguenti prodotti dell'Unione europea: risorse naturali non disponibili (incluso il sughero), tutti gli aeromobili e le parti di aeromobili, i farmaci generici e i loro ingredienti e precursori chimici". Lo si legge nella dichiarazione congiunta sui dazi pubblicata da Usa e Ue. Nella dichiarazione non si fa menzione di esenzioni per vini e alcolici.
"Gli Stati Uniti e l'Unione europea convengono di considerare altri settori e prodotti importanti per le rispettive economie e catene del valore per l'inclusione nell'elenco dei prodotti ai quali si applicherebbero esclusivamente le tariffe Mfn", si aggiunge.
"I dazi su vino e liquori e birra erano uno degli interessi offensivi più importanti dell'Unione europea. Sfortunatamente, qui non siamo riusciti a migliorare questa categoria tra i settori che avrebbero continuato a rimanere al livello Mfn". Lo ha dichiarato il commissario europeo al Commercio, Maros Sefcovic, nella conferenza stampa di presentazione della dichiarazione congiunta sui dazi.
"Voglio solo aggiungere una parola molto importante, e questa è 'ancora', perché i nostri colleghi statunitensi sanno che questo è il nostro interesse offensivo. Questo è qualcosa di molto importante per noi, e pertanto mi riferirei anche a quel paragrafo che è molto importante per noi, che dice che entrambe le parti, Stati Uniti e Ue, sono pronte a esaminare altri settori in cui potremmo ridurre questi obiettivi in futuro. Quindi queste porte non sono chiuse per sempre", ha aggiunto. "Siamo stati molto chiari sul fatto che questo è molto importante per noi e lavoreremo con i nostri partner statunitensi nel tempo per aprire il numero di settori in cui vorremmo vedere benefici, credo, per i consumatori di entrambe le parti e per il vantaggio del commercio, per ridurre ulteriormente i dazi, specialmente in queste categorie molto importanti, fino al livello Mfn", ha concluso Sefcovic.
Von der Leyen, benefici a cittadini e aziende
"Prevedibilità per le nostre aziende e i nostri consumatori, stabilità nella più grande partnership commerciale al mondo e sicurezza per i posti di lavoro europei e la crescita economica a lungo termine. Questo accordo commerciale tra Ue e Stati Uniti apporta benefici ai nostri cittadini e alle nostre aziende e rafforza le relazioni transatlantiche". Lo scrive su X la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, a seguito della pubblicazione della dichiarazione congiunta fra Ue e Stati Uniti sui dazi.
Dazi fino al 15%
Gli Stati Uniti imporranno dazi fino a un tetto massimo del 15% sulle automobili importate dall'Ue. Lo si legge nella dichiarazione congiunta pubblicata oggi dall'Unione europea e dagli Usa.
"Quando l'Unione europea introdurrà formalmente la proposta legislativa necessaria per attuare le riduzioni tariffarie previste nella Sezione 1 del presente accordo quadro", relativa ai dazi zero nei confronti degli Usa su alcuni prodotti agroalimentari, "gli Stati Uniti ridurranno le tariffe su automobili e parti di automobili originarie dell'Unione europea soggette a dazi della Sezione 232 come segue: nessuna tariffa della Sezione 232 su automobili o parti di automobili si applicherà ai beni dell'Unione Europea interessati con una tariffa Mfn (nazione più favorita) pari o superiore al 15%; per i beni interessati con un'aliquota Mfn inferiore al 15%, verrà applicata un'aliquota combinata del 15%, composta dalla tariffa Mfn e dalla tariffa automobilistica della Sezione 232", si legge.
"Tali riduzioni tariffarie dovrebbero entrare in vigore dal primo giorno dello stesso mese in cui viene introdotta la proposta legislativa dell'Unione europea. Gli Stati Uniti si aspettano che le proposte legislative dell'Unione europea siano coerenti con il presente accordo quadro e approvate dalle legislature competenti", si afferma ancora.
Il commissario europeo al Commercio, Maros Sefcovic: alternativa era guerra commerciale
"In definitiva, questo è un accordo strategico di grande rilievo. Noi lo sosteniamo pienamente e siamo impegnati a realizzarlo. Lasciatemi dirlo chiaramente: l'alternativa, una guerra commerciale con dazi alle stelle ed escalation politica, non aiuta nessuno". Lo ha dichiarato il commissario europeo al Commercio, Maros Sefcovic, nella conferenza stampa di presentazione della dichiarazione congiunta con gli Usa sui dazi. "Danneggia l'occupazione, frena la crescita e colpisce le imprese sia nell'Ue che negli Stati Uniti. E non si tratta di un'ipotesi teorica: quasi 5 milioni di posti di lavoro in Europa, molti dei quali nelle Pmi, sarebbero a rischio. Questo accordo evita quella strada", ha aggiunto.
Riunita la task force alla Farnesina
Su indicazione del ministro degli Esteri, Antonio Tajani, la Task Force sui dazi è stata convocata per la data odierna. Lo rende noto la Farnesina. La riunione consentirà di aggiornare i rappresentanti di varie associazioni produttive nel dettaglio, affrontando le implicazioni dell'accordo per i settori più strategici per l'Italia, dalle automobili, ai prodotti farmaceutici, semiconduttori e legname.
"L'intesa sui dazi è un passo importante per dare stabilita' agli scambi commerciali e alle nostre industrie strategiche" ha dichiarato Tajani. "L'Italia ha sempre sostenuto un approccio costruttivo nel dialogo transatlantico, a vantaggio di imprese, lavoratori e crescita sostenibile".
"Oggi nella riunione della Task Force Dazi" ha proseguito Tajani "saranno discussi nel dettaglio i contenuti della Dichiarazione congiunta e le implicazioni per tutti gli attori interessati".
"Questo non è un punto d'arrivo, ma un primo passo verso una cooperazione che si estenderà nel tempo a nuovi settori e consoliderà un'alleanza economica e strategica tra la due sponde dell'Atlantico" ha concluso il ministro.
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