L’evoluzione di Berlin Atonal in biennale della musica elettronica sperimentale
- Postato il 15 agosto 2025
- Musica
- Di Artribune
- 1 Visualizzazioni

Il suo è da anni (è nato nel 1982) un approccio più culturale e meno musicale ai festival. Stiamo parlando della storica rassegna di musica elettronica sperimentale e arti digitali Berlin Atonal che torna nell’ex centrale elettrica di Berlino, Kraftwerk Berlin, dal 27 al 31 agosto, presentando un programma di cinque giorni con nuove commissioni, anteprime, installazioni e serate nel club.








L’evoluzione di Berlin Atonal in biennale della musica
Atonal si è ormai evoluto in una biennale (il suo status è riconosciuto ufficialmente anche dall’International Biennial Association): una piattaforma incentrata sulla musica, dove convergono sperimentazione curatoriale, attivazione degli spazi architettonici e performance. Lo dimostra il nuovo format espositivo Third Surface, che arriva dopo le precedenti Metabolic Rift e Universal Metabolism.
Il nuovo format espositivo Third Surface a Berlin Atonal 2025
Funziona come una mostra ibrida, con una scenografia da post-club, ispirata ai locali notturni di Weimar: spazi in cui il trauma della guerra e l’ombra del fascismo si scontravano con il desiderio di riunirsi, parlare e rimanere svegli. In questa ambientazione spoglia, con poche sedie attorno a un tavolo, che mette in primo piano l’interazione sociale e l’improvvisazione, prendono vita le performance, i suoni, le immagini in movimento, le sculture e le opere.

Alcuni highlight di Berlin Atonal 2025
The Fugue State di Billy Bultheel , per esempio, è strutturato attorno a una monumentale scultura simile a un pulpito, incisa con frammenti dell’Arazzo dell’Apocalisse e graffiti berlinesi: in parte rituale, in parte concerto, in parte forma scultorea. Emergency Light di Joanna Rajkowska, è un ambiente immersivo costruito attorno a un monumentale faro di emergenza che si libra tra sogno, collasso e avvertimento poetico; REIGN di Lord Spikeheart & NMR, è una performance audiovisiva radicata nel trauma postcoloniale e nella resistenza sonora.
Il contributo di Roberto Cuoghi a Berlin Atonal 2025
Infine, un contributo di Roberto Cuoghi, uno degli artisti contemporanei italiani più singolari ed enigmatici, la cui pratica spazia tra pittura, scultura, animazione e suono. Per Berlin Atonal 2025, presenta tre progetti di immagini basati su varianti di slogan familiari – rivisitati con ironia e disincanto – resi deliberatamente mutevoli, la cui verità è fatta per accogliere ogni possibile interpretazione.
Claudia Giraud
L’articolo "L’evoluzione di Berlin Atonal in biennale della musica elettronica sperimentale" è apparso per la prima volta su Artribune®.