LG Innotek e il cervello invisibile delle auto autonome
- Postato il 20 dicembre 2025
- Smart Mobility
- Di Virgilio.it
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Nel mondo delle tecnologie emergenti legate all’automotive, che si parli di intelligenza artificiale o nuovi modelli di auto sempre più evoluti, c’è un filo rosso che lega tutto: l’infrastruttura invisibile che rende possibile il cambiamento. Soprattutto quando si entra nel territorio delle auto a guida autonoma e dei sistemi avanzati di assistenza alla guida. LG Innotek si muove esattamente in questo spazio, lontano dai riflettori riservati ai marchi automobilistici ma molto vicino al cuore tecnologico dei veicoli di nuova generazione.
La presentazione di oltre venti componenti dedicati ad ADAS avanzati e guida autonoma racconta una storia fatta di sensori, moduli ottici e piattaforme intelligenti che definiscono le regole del gioco prima ancora che il prodotto finale arrivi sul mercato.
Quando si parla di auto a guida autonoma, l’immaginario collettivo corre subito ai loghi sui cofani o ai grandi annunci delle Case automobilistiche, ma in realtà, l’intelligenza che permette a un’auto di vedere, capire e reagire nasce molto prima e spesso in aziende che non producono veicoli completi. LG Innotek si colloca proprio in questo livello profondo della filiera, dove si progettano i “sensi” dell’auto: vista, percezione della distanza e capacità di interpretare l’ambiente. È un ruolo simile a quello dei fornitori di chip nel settore delle criptovalute, dove l’hardware e il software sottostante determinano la reale scalabilità di un progetto. Chi controlla questi elementi finisce per dettare il ritmo dell’innovazione, anche senza apparire in prima pagina.
Sensori come asset strategici, LiDar e radar come fondazione della percezione
Radar, LiDAR e telecamere non sono semplici componenti elettronici, ma veri e propri asset tecnologici, e ogni modulo sviluppato da LG Innotek nasce per raccogliere dati in tempo reale, interpretarli e inviarli a piattaforme software sempre più complesse. Nel contesto delle auto connesse, questi flussi di informazioni diventano il carburante dell’intelligenza artificiale di bordo, dove la qualità dell’informazione è ciò che separa una promessa tecnologica da una soluzione realmente utilizzabile.
Tra i componenti più importanti presentati da LG Innotek spiccano i radar di nuova generazione, che permetteranno di rilevare oggetti, velocità e distanze anche in condizioni difficili come pioggia, nebbia o addirittura buio totale. Questo perché il radar rappresenta una sorta di rete di sicurezza sempre attiva, una base solida su cui costruire funzioni avanzate di assistenza alla guida. Nel linguaggio dell’innovazione, è l’equivalente di un protocollo stabile e affidabile, capace di funzionare anche quando altri sistemi mostrano dei limiti. Senza questa base, tutto il resto diventa fragile, indipendentemente da quanto sia sofisticato il software che ci gira sopra.
Il LiDAR è spesso considerato il sensore più affascinante nel panorama della guida autonoma, questo principalmente perchè grazie all’uso di impulsi laser, esso crea una mappa tridimensionale estremamente precisa dell’ambiente circostante. LG Innotek ha lavorato su soluzioni pensate per essere più compatte, più efficienti e più facili da integrare nelle architetture dei veicoli moderni, in quanto la direzione è molto chiara: trasformare una tecnologia complessa in qualcosa di scalabile, proprio come avviene quando una nuova tecnologia passa dalla sperimentazione all’adozione di massa.
Telecamere sempre più intelligenti e ADAS come ponte verso l’autonomia totale
Le telecamere non servono più solo a “guardare” la strada, ma a interpretarla, ecco perché i moduli sviluppati da LG Innotek combinano ottiche avanzate e sensori ad alta risoluzione per riconoscere segnali stradali, pedoni, corsie e ostacoli. Il vero salto di qualità sta nell’integrazione con algoritmi di visione artificiale, che trasformano le immagini in decisioni operative. È un processo simile a quello che avviene nell’analisi dei dati, dove la lettura grezza delle informazioni non basta senza un livello interpretativo evoluto, la telecamera diventa così un occhio che ragiona, non solo che osserva.
Uno degli aspetti più interessanti dell’approccio di LG Innotek riguarda la compatibilità con le piattaforme software-defined. In queste architetture, l’hardware è progettato per essere flessibile e aggiornabile nel tempo, seguendo l’evoluzione del software, e non si tratta più di sistemi chiusi e statici, ma di ecosistemi che crescono attraverso aggiornamenti continui. Un concetto molto vicino a quello delle piattaforme decentralizzate, dove il valore aumenta grazie alla capacità di evolversi senza essere ricostruite da zero, l’auto diventa così un dispositivo connesso, più simile a un computer su ruote che a un mezzo tradizionale.

LG Innotek ha sviluppato componenti pensati per supportare funzioni come la frenata automatica, il mantenimento della corsia e il controllo adattivo della velocità, in quanto i sistemi ADAS rappresentano il passaggio intermedio tra la guida tradizionale e quella completamente autonoma. Queste tecnologie non fanno notizia come un’auto che guida da sola ovviamente, ma sono quelle che entrano davvero nella vita quotidiana dato che ci trovano ormai sulla maggior parte dei modelli più recenti. È lo stesso percorso visto in altri settori tecnologici, dove l’adozione avviene per gradi e attraverso soluzioni concrete, dove l’evoluzione è silenziosa, ma costante, e prepara il terreno a cambiamenti molto più radicali.
Il caso LG Innotek mostra chiaramente come il potere dell’innovazione si stia spostando verso i fornitori tecnologici, questo perché chi sviluppa sensori, moduli e piattaforme ha un’influenza crescente sulle scelte dei costruttori di auto. Le case automobilistiche diventano integratori di tecnologie sempre più complesse, mentre l’innovazione nasce altrove, e questo ribaltamento di ruoli sta ridisegnando l’intera industria.
Connessione e flussi di dati continui
Le auto del futuro non saranno solo autonome, ma anche profondamente connesse e su questa base, i componenti di LG Innotek sono progettati per dialogare costantemente con il resto del veicolo e con sistemi esterni. Il risultato è un flusso di dati continuo che migliora sicurezza, efficienza e capacità di previsione, un modello che ricorda da vicino le reti distribuite, dove ogni nodo contribuisce alla stabilità e alla crescita del sistema, dove la connessione diventa un elemento strutturale, non un semplice optional.
Guardando l’insieme delle soluzioni presentate, emerge una visione che va oltre il concetto classico di automobile, e LG Innotek sembra lavorare su un’idea di mobilità come piattaforma tecnologica, aperta e in continua evoluzione. Un approccio che dialoga con le logiche dell’economia digitale e con i modelli di innovazione più recenti, ma non è solo una questione di trasporti, ma di integrazione tra mondi diversi che fino a poco tempo fa viaggiavano separati.
Alla fine, ciò che colpisce davvero è quanto il futuro della mobilità dipenda da componenti che raramente vengono raccontati. Radar, LiDAR e telecamere non fanno sognare come una concept car, ma sono loro a rendere possibile il cambiamento. LG Innotek rappresenta bene questa nuova centralità dell’elettronica, discreta ma decisiva, e proprio come accade nei progetti tecnologici più solidi, è l’infrastruttura a fare la differenza sul lungo periodo. E mentre l’attenzione resta puntata sui veicoli finiti, il vero salto in avanti continua a nascere nei laboratori di chi costruisce gli occhi e il cervello delle auto autonome.
LG Innotek presenterà un’ampia gamma di soluzioni innovative per la mobilità del futuro, tra cui tecnologie per veicoli a guida autonoma ed elettrici (EV), al Consumer Electronics Show 2026 (CES 2026), la più grande fiera mondiale dedicata all’elettronica e all’IT, che si terrà il prossimo gennaio.