Libero Cinema in Libera Terra, il festival itinerante contro mafie e corruzione. Le tappe: da Ventimiglia al porto di Catania

  • Postato il 6 luglio 2025
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  • Di Il Fatto Quotidiano
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Dall’8 al 19 luglio 2025 si svolgerà la ventesima edizione di Libero Cinema in Libera Terra, il festival di cinema itinerante promosso da Cinemovel Foundation e Libera. Un percorso lungo vent’anni che ha portato il cinema dove le mafie avevano alzato muri: nei beni confiscati, nelle piazze dimenticate, nei parchi pubblici e nei porti. È il festival itinerante più longevo d’Italia: dal 2006 ha attraversato 16 regioni, toccato 128 comuni, percorso quasi 170.000 chilometri e proiettato 197 film, coinvolgendo oltre cento associazioni locali.

Quest’anno il viaggio si concentra su due temi attuali: il diritto al movimento e la capacità delle organizzazioni criminali di mutare pelle e radicarsi nei territori più fragili. La prima tappa sarà martedì 8 luglio a Ventimiglia, città simbolo delle frontiere negate. Per la prima volta la carovana si fermerà nella città ligure con una serata che unisce spettacolo, arte e impegno sociale. Sullo schermo, dopo lo spettacolo dal vivo Mafia Liquida di Vito Baroncini, sarà proiettato Allacciate le cinture. Il viaggio di Io Capitano in Senegal, documentario di Tommaso Merighi prodotto da Cinemovel Foundation con Rai Cinema e Fondazione LAM. Il film racconta il ritorno di Io Capitano di Matteo Garrone nei luoghi dove quelle storie hanno avuto origine.

Il 12 luglio la tappa di Catania avrà un significato particolarmente intenso. Sul molo di Levante, nel cuore del porto, si ricorderanno i 40 anni dall’omicidio del Commissario Beppe Montana, ucciso dalla mafia il 28 luglio 1985 sul molo di Porticello, vicino Palermo. Appassionato del mare, Montana sarà omaggiato anche con un gesto concreto: una barca confiscata alla criminalità organizzata sarà a lui intitolata e assegnata alla Lega Navale Italiana, che la trasformerà in nave scuola per progetti educativi e di inclusione. È un esempio di come i beni sottratti alle mafie possano diventare strumenti di riscatto e cambiamento. Anche in questa tappa saranno proposti Mafia Liquida e il documentario di Merighi.

Il viaggio proseguirà passando per Camaiore (9 luglio), Polistena (11 luglio), San Cipirello (13 luglio), Messina (14 luglio), Maiano di Sessa Aurunca (16 luglio), Cerignola (17 luglio), fino a Roma Tor Bella Monaca il 19 luglio. Qui, in occasione della ricorrenza della strage di via D’Amelio, in cui persero la vita Paolo Borsellino e gli agenti della sua scorta, la carovana incontrerà il Festival Spiazzamenti nei giardini di Via Giovanni Castano. Ancora una volta il cinema sarà strumento di memoria e partecipazione.

Accanto a Allacciate le cinture e Mafia Liquida, l’edizione 2025 proporrà altri titoli significativi come Il giudice e il boss di Pasquale Scimeca, No Other Land di Yuval Abraham e Basel Adra (vincitore dell’Oscar 2025 come miglior documentario), Un mondo a parte di Riccardo Milani, La storia del Frank e della Nina di Paola Randi e C’è ancora domani di Paola Cortellesi. Un programma pensato per coinvolgere pubblici diversi, mescolando linguaggi e generi.

In questi vent’anni, Libero Cinema in Libera Terra non si è mai limitato a essere un evento da consumare, ma un processo collettivo da costruire con presidi di Libera, cooperative sociali, amministrazioni, scuole, parrocchie e cittadini. La forza del festival sta nelle relazioni che attiva, nella consapevolezza che semina, nella comunità che genera. Come scriveva Paolo Borsellino, «la cultura mafiosa può essere sconfitta solo da una cultura della legalità». Per questo la carovana continua a percorrere le strade d’Italia, con uno schermo montato sotto le stelle e la forza del noi.

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Il Fatto Quotidiano

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