Licenziato per una bandiera Lgbt+ posata sulla sua scrivania. La denuncia di un ex dipendente dell’Fbi

  • Postato il 20 novembre 2025
  • Cronaca
  • Di Blitz
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Sarebbe stato licenziato il mese scorso dopo aver posato una bandiera Lgbt+ sulla sua scrivania. Questa la denuncia di un ex agente dell’Fbi contro la polizia federale americana. L’accusa arriverebbe in un contesto di crescente conservatorismo promosso dal governo del presidente Donald Trump, all’interno delle agenzie federali, in particolare sulle questioni di diversità etnica e sessuale.

Il rimprovero per l’esposizione della bandiera

Il protagonista della vicenda, David Maltinsky, ha lavorato 16 anni all’Fbi ed era sul punto di completare una difficile formazione da agente speciale quando è stato licenziato, secondo la denuncia presentata a un tribunale di Washington. Stando al ricorrente, il direttore dell’Fbi, Kash Patel, lo ha informato del licenziamento tramite una lettera, rimproverandogli “l’esposizione inappropriata di un simbolo politico nel suo spazio di lavoro”. Maltinsky afferma che la bandiera in questione gli era stata data dai suoi stessi superiori, riconoscenti per il suo “impegno volto a migliorare l’Fbi”. Denuncia quindi una violazione del suo diritto alla libertà di espressione garantito dalla Costituzione e chiede di essere reintegrato.

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Autore
Blitz

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