Lichadonisia, l’arcipelago nascosto tra le acque smeraldo dell’Egeo

Tra le acque turchesi del Mar Egeo, a nord di Evoia, si nasconde un piccolo tesoro poco conosciuto: l’arcipelago delle Lichadonisia, composto da esattamente 7 isole. Questi lembi di terra, avvolti da miti e leggende, offrono un mix raro di natura selvaggia, baie cristalline e un’atmosfera che sembra sospesa nel tempo. Perfetto per chi cerca una fuga autentica lontano dal turismo di massa, Lichadonisia è un angolo di paradiso che vale la pena conoscere.

Una piccola curiosità: le Lichadonisia sono spesso chiamate “Le Bahamas della Grecia” per la loro natura incontaminata, l’acqua cristallina e i colori incredibilmente intensi del mare, che sfumano dal turchese al blu profondo. La somiglianza però non è solo estetica: la sensazione di isolamento, il silenzio interrotto solo dal suono del mare e la purezza dell’ambiente naturale richiamano molto quell’immagine esotica e rilassante tipica di quelle isole da noi molto lontane.

Megali Lichada, la più grande

Iniziamo questo mistico viaggio da Megali Lichada, la gemma più grande e affascinante dell’arcipelago Lichadonisia, in Grecia. Si tratta di un’isola che sembra uscita da un sogno mediterraneo, in quanto la natura regna sovrana con scogliere frastagliate che si tuffano in acque cristalline.

Senza ombra di dubbio, il modo migliore per godersela è in barca, magari ancorando in una delle sue calette riparate. Tra le cose da non perdere c’è la sua affascinante spiaggia, con sabbia mista a ciottoli e l’ombra fresca dei pini, perfetta per chi vuole rilassarsi (spesso) lontano dal caos. Ma per scoprire il vero spirito di Megali Lichada, è bene sapere che oltre ai sentieri più battuti ci sono piccoli passaggi tra le rocce, usati da pescatori e greci che conoscono bene il luogo per accedere a grotte nascoste e angoli di mare dove fare snorkeling lontano dalla folla.

Attenzione però: l’isola è protetta e bisogna rispettare alcune regole importanti. È vietato accendere fuochi o lasciare rifiuti, e si consiglia di non calpestare la vegetazione per non compromettere questo fragile ecosistema. Se ci si muove in barca, bisogno fare attenzione alle zone di ancoraggio per non danneggiare le praterie di posidonia, fondamentali per la salute del mare.

Mikri Lichada, un piccolo gioiello

Spesso trascurata è Mikri Lichada, anche se è un piccolo gioiello che nasconde un fascino tutto suo. Con la sua forma raccolta e le coste frastagliate, è un’isola che sprigiona un’atmosfera intima e selvaggia, il top per chi cerca un rifugio lontano dal turismo di massa. Il mare che la circonda è limpido e tranquillo, ideale per chi ama lo snorkeling e le esplorazioni subacquee.

Qui la natura è protagonista: pini marittimi, cespugli profumati e formazioni rocciose modellate dal vento raccontano storie millenarie di una terra plasmata dal tempo. Da queste parti, inoltre, è ancora viva un’antica tradizione dei pescatori del posto, che sostengono che in certi giorni, quando il mare è calmo e la luce del tramonto colora l’acqua di rosso, si possano ancora sentire le antiche canzoni cantate dalle donne che aspettavano i mariti al ritorno, un eco del passato che sembra ancora vivere tra queste rocce.

È bene sapere, però, che questi sono solo racconti tramandati nel tempo.

Fteri, in grado di sorprendere

Decisamente sorprendente è Fteri, piccola isola dell’arcipelago delle Lichadonisia che è ancora poco conosciuta e piuttosto selvaggia. Qui non si trovano né turisti in massa né servizi turistici, ma solo natura autentica: scogliere a picco sul mare, calette appartate e una vegetazione tipica mediterranea fatta di pini, lentischi e arbusti resistenti al vento.

Le acque intorno a Fteri sono limpide e un sogno a occhi aperti per chi ama lo snorkeling o le immersioni, grazie ai fondali rocciosi che offrono scorci suggestivi nei fondali.

Sull’isola si può seguire un sentiero che porta a un punto panoramico molto apprezzato per le escursioni e i tramonti. Anche qui circolano alcune leggende locali, come quella di una misteriosa fiamma che si accenderebbe nelle notti d’estate, ma pure in questo caso si tratta di racconti folkloristici senza basi storiche.

Vorias, tra le meno conosciute

Vorias è una delle isole più piccole e meno conosciute di questo sorprendente arcipelago greco. In zona la natura regna senza interferenze umane, con pini marittimi e cespugli della tipica macchia mediterranea che coprono buona parte dell’isola donandole un aspetto selvaggio e incontaminato.

Le acque che accarezzano Vorias sono limpide e profonde, con fondali rocciosi che attraggono chi desidera fare snorkeling e immersioni. La fauna marina è quella comune del Mar Egeo, con pesci colorati e stelle marine, niente di particolarmente raro ma comunque piacevole da osservare.

Sulle coste rocciose si trovano alcune piccole grotte accessibili solo con barche leggere o kayak, il top per chi vuole esplorare angoli nascosti e godersi la tranquillità ben distanti dalle zone più frequentate di questo magico Paese.

Kanari, assolutamente autentica

Anche Kanari è spesso trascurata, ma la verità è che nasconde un carattere sorprendentemente autentico. La sua costa rocciosa è incorniciata da acque cristalline, dove il verde intenso delle alghe si mescola al blu profondo del mare, creando giochi di luce unici.

L’isola è caratterizzata da una vegetazione tipica mediterranea, con macchia bassa e qualche ulivo selvatico che resiste al vento e alla salsedine, ed è una meraviglia per essere esplorata in kayak o in barca a vela, grazie alle sue insenature nascoste e alle piccole spiagge di ciottoli che sono ottimali per una sosta tranquilla.

Kounoupi, una delle più piccole

Kounoupi è probabilmente la più piccola delle isole dell’arcipelago Lichadonisia, ma nonostante questo è una gemma dalla forma quasi tondeggiante e le dimensioni ridotte che offre un’atmosfera intima e selvaggia. Questo lembo di terra si distingue per le sue coste rocciose frastagliate, con piccole calette di ciottoli bianchi dove il mare è di mille colori e invita a tuffi rinfrescanti.

La macchia mediterranea, bassa e profumata, avvolge l’isola e regala un senso di isolamento totale, interrotto solo dal cinguettio degli uccelli marini. Si narra che in passato Kounoupi era punto di approdo per pescatori locali, che usavano l’isola come base per le loro reti e piccoli rifornimenti d’acqua dolce, grazie a una sorgente naturale che ancora oggi sembrerebbe esistere (ma è poco visibile).

Lichadaki, fascino unico

Infine Lichadaki, piccola isola gemella che completa il fascino unico dell’arcipelago Lichadonisia. Sebbene molto modesta nelle dimensioni, questa mette a disposizione scorci e atmosfere sorprendenti, con spiagge di ciottoli bianchi e un mare incredibilmente trasparente che incanta chiunque si avventuri fin qui.

Il terreno è coperto da una vegetazione mediterranea bassa e resistente, che sopravvive al vento e al sale, mentre le sue coste rocciose si rivelano rifugi naturali per gabbiani e altre specie di uccelli marini. Si ritiene che in un’epoca ormai lontana fosse usata come rifugio temporaneo da pescatori e marinai per ripararsi durante le burrasche improvvise nel Golfo di Evia, ma quel che è certo è che oggi è un santuario naturale con nessuna struttura turistica e nessun campeggio, ma solo con natura allo stato puro.

Informazioni utili e come arrivare

L’arcipelago delle Lichadonisia si trova nel Golfo di Evia, vicino alla costa nord-occidentale della Grecia continentale, poco distante dal villaggio di Agios Konstantinos. Per raggiungerlo, il modo più semplice è partire proprio da questo piccolo porto, dove le barche locali organizzano regolari traversate verso le isole. Il viaggio dura circa 20-30 minuti, a seconda delle condizioni del mare.

Non ci sono strutture turistiche vere e proprie sulle isole, quindi è importante organizzarsi bene prima della visita: le Lichadonisia sono perfette per una gita di un giorno all’insegna della natura, del mare cristallino e della pace.

Per chi vuole sostare più a lungo, il soggiorno sulle Lichadonisia non è possibile, almeno ufficialmente. Non esistono alloggi o campeggi autorizzati, e le isole sono protette come area naturale. Dormire sull’arcipelago significherebbe quindi andare contro le regole di tutela ambientale, oltre a non avere servizi essenziali come acqua potabile o elettricità.

In sostanza, l’arcipelago delle Lichadonisia è una meta da prendere in considerazione per esplorare un piccolo paradiso incontaminato con una gita diurna.

Autore
SiViaggia.it

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