L’impatto dei tagli rasi sulle alluvioni

  • Postato il 25 luglio 2025
  • Di Focus.it
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Quando si parla di foreste, i tagli rasi sono quei tagli che prevedono di radere al suolo l'intera vegetazione di un'area. Fortemente limitato in Italia e utilizzato solo in casi eccezionali, in altri Paesi come gli Stati Uniti è invece uno strumento ancora sfruttato in certe condizioni (oltre a essere legale nei boschi privati). Ebbene, uno studio pubblicato sul Journal of Hydrology mette in guardia contro questa pratica già controversa di suo: i tagli rasi, dice la University of British Columbia, peggiorano la situazione delle alluvioni, rendendole più frequenti e più devastanti.. Decenni di alluvioni. Lo studio è il risultato di un lavoro che procede da decenni: in North Carolina, presso il Coweeta Hydrologic Laboratori, c'è una foresta "sperimentale" sulla quale si conducono studi ed esperimenti dal 1934. La presenza di un record storico così ricco ha permesso agli scienziati della UBC di studiare gli effetti dei tagli rasi su due bacini idrografici adiacenti presenti nella foresta, entrambi "rasati" negli anni Cinquanta. Uno dei due si affaccia a nord, l'altro a sud: è un dettaglio importante, come vedremo.. Esiti diversi. L'analisi ha infatti dimostrato effetti molto diversi nei due bacini. Quello che si affaccia a nord, che riceve meno luce solare diretta e trattiene quindi più umidità, è stato devastato dalle alluvioni. Quello che si affaccia a sud, invece, non ha subito alcun effetto. Quando diciamo "devastato" non stiamo esagerando: negli ultimi settant'anni, le alluvioni nel bacino rivolto a nord sono diventate 18 volte più frequenti. Sono anche "cresciute" in termini di quantità d'acqua mobilitata: in media del 47%, con picchi del 105%.. Non semplifichiamo le alluvioni! Questi dati sono importanti perché smentiscono molte ipotesi utilizzate nei modelli climatici. Finora, infatti, i calcoli sugli effetti dei tagli rasi sulle alluvioni si sono sempre basati su un ragionamento molto semplice: tagliando una certa percentuale di alberi, la quantità di acqua che si aggiunge è proporzionale a questa percentuale. Lo studio della UBC, invece, spiega che il calcolo non è così diretto, e bisogna tenere conto anche della forma del paesaggio, e degli effetti estremi delle alluvioni più potenti, che possono modificarla in modo radicale.. Cercare soluzioni alternative. La raccomandazione degli autori dello studio, quindi, è quella di tenere conto di questo elemento di casualità quando si fanno previsioni sugli effetti dei tagli rasi, e idealmente cercare soluzioni alternative se si vogliono tagliare gli alberi per farne legname o per liberare terreno. Anche perché lo studio dimostra che gli effetti di un taglio radicale si sentono anche a decine di anni di distanza: un problema non solo per il presente, insomma, ma anche per il futuro..
Autore
Focus.it

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