L’incoerenza di Kyrgios: attacca Sinner, ma difende l’amico Purcell che si è auto-denunciato per doping

  • Postato il 30 aprile 2025
  • Tennis
  • Di Il Fatto Quotidiano
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Nick Kyrgios non si è mai risparmiato nel criticare Jannik Sinner riguardo al caso Clostebol, con continui attacchi e frecciatine lanciate sui social network. Era già ovvio come dietro le sue accuse all’italiano non ci fosse nessuna motivazione nobile: la questione che ha coinvolto Sinner non c’entra nulla con la vera lotta al doping. Kyrgios attaccava Sinner per avere notorietà e per un odio personale. La dimostrazione è arrivata oggi, quando l’australiano ha mostrato tutta la sua incoerenza sul tema doping commentando la sospensione rimediata dal connazionale Max Purcell, condannato ieri dall’Itia a 18 mesi di stop forzato.

“Onestamente, ma quanto è ridicola la sospensione di Purcell? Vitamine? Possiamo davvero giustificarla? Oppure possiamo semplicemente ammettere che l’intero sistema è fallito?”, ha scritto l’australiano su X. Ma i casi di Sinner e Swiatek (anche lei finita nel mirino di Kyrgios in più occasioni) non sono paragonabili a quello di Purcell. Il doppista numero 12 al mondo ha accettato una sospensione di 18 mesi dopo aver ricevuto un paio di iniezioni di vitamine che hanno superato i limiti di 100 ml in 12 ore consentiti dal Tennis Anti-Doping Programme.

“Purcell ha ammesso le violazioni, a seguito di un’indagine completa da parte dell’Itia, che ha incluso la raccolta di prove e colloqui con il giocatore. La piena collaborazione del tennista e la condivisione delle informazioni hanno permesso una riduzione del 25% della sanzione“, ha informato l’Itia che però è entrata anche in possesso di una chat di Purcell con un amico in cui rivelava di aver chiesto alla clinica dove ha fatto le iniezioni di non conservare le ricevute, preoccupandosi di come giustificare quelle trasfusioni e verificando solo in un secondo momento se la procedura si fosse svolta in conformità con le normative antidoping. In sostanza, l’australiano ha violato le regole dato che ha ricevuto una dose di vitamine superiore al limite consentito e in più ha cercato di nasconderne le tracce. Sinner e Swiatek invece hanno fornito prove a sufficienza di come la loro fosse stata una contaminazione involontaria.

Evidentemente però a Kyrgios tutto questo non importa: “Morale della storia: prendete gli steroidi, ma non le vitamine”, ha infatti scritto in un altro tweet. Il caso Purcell era scoppiato lo scorso 12 dicembre e anche in quel momento il 30enne australiano ha subito preso posizione sui social contro il sistema antidoping: “Dov’era questo tipo di annuncio quando sono stati sospesi i dopati come Iga e Sinner? I numeri 1 del tennis sono entrambi positivi, siamo alla frutta”. Per fortuna però, l’opinione di Kyrgios non viene presa in considerazione dalle aule dei tribunali. E anche sul campo il suo status ormai è ai minimi storici. Su 5 partite disputate in stagione, ne ha vinta una sola contro McDonald a Miami. Per il resto, solo delusioni: il classe 1995 ha vinto solamente 2 set in tutto il 2025.

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