L’Italia ancora nella morsa del caldo: a Forlì gli operai della Electrolux abbandonano il turno di lavoro

  • Postato il 4 luglio 2025
  • Cronaca
  • Di Il Fatto Quotidiano
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In attesa dell’allentamento della morsa del caldo – previsto nel fine settimana – è stato un altro giorno da bollino rosso in molte città italiane. Le temperature elevate stanno provocando un aumento dei malori e degli arresti cardiaci improvvisi, anche in spiaggia. Ed è possibile che il caldo possa essere stata la causa anche di alcuni morti sul lavoro: nel Siracusano, un agricoltore 58enne è deceduto nel suo podere forse per un infarto dovuto alle alte temperature, mentre nel Frusinate un operaio che lavorava alla fibra ottica si è accasciato ed è morto. Le forze dell’ordine stanno ricostruendo i dettagli dell’accaduto.

E oggi gli operai della Electrolux di Forlì hanno lasciato il turno di lavoro in fabbrica per le temperature elevate all’interno dei reparti. “Si ritiene necessario interrompere l’attività in autotutela alle ore 12.15 per tutti i turni del pomeriggio, stiano direttamente a casa o entrino in fabbrica dopo le 19″, si legge nel volantino della Rls Fiom Cgil Electrolux di Forlì. A quanto appreso da altre fonti sindacali, a uscire dal reparto “piano cottura” della Electrolux sarebbero stati 150-160 lavoratori su un totale di 400.

Intanto il governo ha varato una cabina di regia sull’emergenza caldo con spot e raccomandazioni per i cittadini, consigli arrivano anche dal Sis118 la società del sistema dell’emergenza. Al numero di emergenza 1500 al momento sono arrivate il 40% in più di chiamate rispetto allo scorso anno. “Assistiamo mai come quest’anno ad un incremento degli arresti cardiaci improvvisi particolarmente sulle spiagge (circa il 20% nella zona di Taranto), le elevate temperature stanno avendo un ruolo fondamentale“, spiega Mario Balzanelli, presidente di Sis118 la società italiana del sistema per le emergenze: “Urge – aggiunge – prevenire il più possibile i malori potenzialmente letali correlati al gran caldo. Nessuno può dirsi al sicuro. Poche norme di buon senso, pochi accorgimenti possono fare la differenza”.

La task force insediata dal governo sul caldo vede la collaborazione del dipartimento Protezione della salute, del dipartimento della Protezione Civile e del dipartimento Prevenzione della Regione Lazio, Inail. Diventerà strutturale all’interno del Piano nazionale della Prevenzione. In alcuni Pronto soccorso “sono stati attivati dei canali per chi si presenta con sintomi legati per esempio ad un possibile disidratazione“, ha spiegato il ministro Schillaci, aggiungendo che la cabina di regia aiuterà anche a monitorare queste situazioni. “Avremo dati più certi nei prossimi giorni però per il momento la situazione è sotto controllo“, ha sottolineato il Schillaci ricordando il numero 1500 dove, rispetto allo scorso anno, sono arrivate il 40% di telefonate in più.

Secondo il monitoraggio del ministero della Salute ancora per sabato sono previsti bollini rossi in 15 città, da domenica si dimezzano diventando sette. Si passerà, soprattutto al Nord, dall’afa a fenomeni come temporali e grandinate per l’arrivo – secondo i metereologi – di un fronte temporalesco dal Nord Europa. Le zone su cui si innescheranno “potenti celle temporalesche” sono Alpi, Prealpi e pianure settentrionali. Nel resto d’Italia continuerà il caldo anche se meno forte, al Centro-Sud è probabile una perturbazione a inizio della prossima settimana. Ma intanto il mix caldo e siccità hanno contribuito a rendere complessa la situazione per due incendi, uno in Gallura e uno nel siracusano. Dai dati dell’Ispra, infine, emerge il trend climatico del nostro paese. In Italia lo scorso anno, il 2024, è stato l’anno più caldo della serie storica con due nuovi record: +1,33 gradi centigradi per la temperatura media e +1,4 gradi per la minima. E il mar Mediterraneo ha registrato in media 1,24 gradi in più.

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Il Fatto Quotidiano

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