L'italiano è mai stato una lingua internazionale?

  • Postato il 16 luglio 2025
  • Di Focus.it
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La lingua di Dante Alighieri (ovvero l'italiano volgare) fu "esportata" al di fuori dal Bel Paese grazie alla collaborazione tra il cardinale veneziano Pietro Bembo (1470-1547) e l'editore Aldo Manuzio (1449-1515). Merito della fortuna del Rinascimento, eccellenza tutta italiana. Con l'arte circolò anche la lingua e ben presto l'italiano fu sulla bocca di tutta l'élite europea. Ma la nostra lingua non fu solo un semplice idioma di cultura: ebbe successo anche in diplomazia, nell'amministrazione e in politica.. Lingua diplomatica. I turchi conquistarono Costantinopoli nel 1453, facendone la loro capitale, ma poiché non avevano esperienza di governo, dovettero appoggiarsi alla vecchia dirigenza dell'Impero bizantino, composta da greci. Questi appartenevano a famiglie ricche che di prassi mandavano i propri figli a studiare in Italia (a Padova e a Bologna) e, una volta tornati, lavoravano per il sultano. La lingua di questi burocrati era il greco medievale, al tempo difficile da tradurre anche per gli umanisti più esperti. C'era dunque, in ambito internazionale, bisogno di una lingua comune: e l'italiano, che i burocrati conoscevano grazie alla loro esperienza in Italia, era il candidato giusto.. Sui trattati internazionali. Le cose cambiarono in parte con Solimano il Magnifico (1520- 1566), il quale stabilì che i documenti del suo impero dovevano essere vergati in turco ottomano. Che però non era conosciuto granché. Nacque allora una nuova categoria professionale, quella dei dragomanni, che traducevano dal turco ottomano in diverse lingue, soprattutto in italiano. Addirittura, abbiamo testimonianza che le varie ambasciate a Costantinopoli, come quella inglese e quella olandese, comunicassero usando la nostra lingua. Tra il 1500 e il 1800, poi, l'italiano fu impiegato in numerosi trattati internazionali.. Nei commerci. Anche l'italiano orale ebbe successo all'estero: tra il 1500 e il 1800, precisamente nell'area mediterranea, divenne lingua franca nei commerci. Un idioma con caratteristiche ora veneziane, ora genovesi, napoletane, romane, francesi, spagnole... che in Italia non parlava nessuno. Un'altra peculiarità di una storia tutta particolare.. Le parole della musica. Con la nascita del melodramma, nel '600, e con il successo dell'opera italiana, nel XVIII-XIX secolo, la nostra lingua diventò infine sinonimo di musica e musicalità. Ancora oggi, in tutto il mondo, la terminologia musicale è tutta italiana: adagio, allegro, sonata, soprano....
Autore
Focus.it

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