Lo shutdown colpisce anche i lavoratori delle basi Usa in Italia: 2000 dipendenti senza stipendio

  • Postato il 8 novembre 2025
  • Mondo
  • Di Il Fatto Quotidiano
  • 1 Visualizzazioni

Lo shutdown colpisce anche gli italiani. In particolare i 2000 dipendenti delle basi Usa nel nostro Paese. Da venerdì 7 novembre in stato di agitazione, i lavoratori rischiano di non vedere lo stipendio finché non verrà meno il blocco del bilancio federale americano. Per questo è intervenuta la Farnesina, che osservando il mancato pagamento di ottobre, su richiesta del ministro Antonio Tajani ha avviato discussioni con l’ambasciata americana e con il dipartimento di Stato. Lo stallo coinvolge oltre 1.500 lavoratrici e lavoratori delle basi militari statunitensi di Vicenza, Aviano e Livorno. L’obiettivo è trovare una soluzione anche temporanea, a prescindere dalla fine dello shutdown più lungo di sempre.

Il congelamento di parte dell’amministrazione federale, il congedo senza stipendio per circa 750mila dipendenti pubblici, interruzioni dei servizi nella sanità e nei trasporti, chiusura di parchi e musei, dura ormai da 39 giorni. Chi è chiamato a garantire i servizi basilari è tenuto a farlo senza ricevere la relativa retribuzione, che sarà reintegrata solo quando il Congresso riuscirà ad approvare il rifinanziamento. Con un National “Security Presidential Memorandum” del 15 ottobre, il presidente Donald Trump ha disposto l’utilizzo dei fondi del dipartimento della Difesa (della Guerra), già stanziati in passato dal Congresso e ancora disponibili, per garantire la regolare retribuzione dell’”active duty military personnel” e dei riservisti. Ma i civili impiegati nelle basi militari Usa all’estero non sono compresi.

Le decisioni concrete, caso per caso, sono affidate alle valutazioni della Forza Armata alla quale afferisce ogni base. Il Ministero degli Esteri ha fatto richiesta all’ambasciata Usa a Roma, che ha confermato che US Army e US Air Force stanno approfondendo con il Pentagono la possibilità di ricorrere a fondi propri per erogare la retribuzione ai dipendenti italiani. In Italia sono circa 2000, in gran parte di stanza ad Aviano (USAF) e Vicenza (US Army), i dipendenti italiani delle basi USA che non hanno ricevuto lo stipendio ad ottobre, sebbene la loro prestazione di lavoro sia disciplinata dalla normativa italiana. I dipendenti di basi controllate dalla US Navy, come Napoli, hanno invece ricevuto regolarmente la busta paga, grazie a una diversa normativa.

Le organizzazioni sindacali di categoria Fisascat Cisl e Uiltucs venerdì hanno proclamato lo stato di agitazione del personale. Il ritardo nel pagamento degli stipendi rappresenta, secondo le due federazioni, una violazione, perché “estende impropriamente ai lavoratori italiani norme interne statunitensi che non trovano applicazione nel nostro ordinamento“. La situazione, denunciano i sindacati, “sta generando forte disagio e preoccupazione tra il personale, costretto a lavorare senza percepire lo stipendio e senza una data certa di pagamento, con pesanti ripercussioni sulla vita quotidiana e familiare”. I sindacati “si riservano di intraprendere anche iniziative di mobilitazione qualora non si giunga in tempi brevi a una soluzione positiva della vertenza”.

L'articolo Lo shutdown colpisce anche i lavoratori delle basi Usa in Italia: 2000 dipendenti senza stipendio proviene da Il Fatto Quotidiano.

Autore
Il Fatto Quotidiano

Potrebbero anche piacerti