Lo spoiler dei sauditi: "Il Masters 1000 in Arabia a febbraio". L'ira di Indian Wells e Medvedev va all'attacco
- Postato il 30 ottobre 2025
- Di Virgilio.it
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                                                                            Bel mondo quello del tennis, dove i giocatori dicono una cosa e i vertici (composti anche da ex giocatori, ma evidentemente con poco potere decisionale) fanno l’esatto opposto. Così, a fronte di lamentele diffuse sull’intenzione di ampliare la gamma dei Masters 1000 e farla passare da 9 a 10 nel 2028, con l’introduzione di un torneo in Arabia Saudita, il board ATP va avanti senza voler sentire ragioni. E anzi è arrivata già la “soffiata” su quando sarà messo presumibilmente a calendario, in un periodo cioè dove di impegni già ce ne sono abbastanza (strano, ma vero).
- Dall'Arabia: "Si giocherà prima di Indian Wells". E giù polemiche
- "I giocatori protestano? Quando vedranno il montepremi..."
- Medvedev contro l'ATP: "Dovrebbe aiutarci, fa l'esatto contrario"
Dall’Arabia: “Si giocherà prima di Indian Wells”. E giù polemiche
I sauditi, che hanno fatto trapelare l’indiscrezione, hanno aperto il vaso di pandora: “Dovremmo giocare il nuovo Masters 1000 tra gennaio e febbraio, prima di Indian Wells”. Apriti cielo: i californiani, che vantano il complesso tennistico più grande del mondo, non l’hanno presa bene, perché il rischio di vedere tanti big disertare il torneo che sino ad oggi è il primo Masters 1000 della stagione potrebbe diventare realtà, in quanto i tempi tecnici di recupero tra Australian Open, nuovo torneo in Arabia e poi la doppia trasferta americana (il “sunshine double” Indian Wells e Miami) costringerà certamente più di un tennista a fare una scelta.
“La nostra preferenza come ATP è che si possa giocare nella prima parte di febbraio, che pure è un mese particolarmente affollato di tornei”, ha spiegato in un’intervista Andrea Gaudenzi, presidente ATP. “Ci sono alcune limitazioni di cui tener conto e avremo bisogno della collaborazione di Tennis Australia per riuscire nell’intento, ma una soluzione verrà trovata.
Potremmo pensare di creare due “giri”: uno in Sud America, con i classici tornei sul rosso tra 500 e 250, e uno un Medio Oriente che possa culminare col nuovo Masters 1000 in Arabia”. Che non sarà una tappa obbligatoria, proprio come non lo è Montecarlo nel circuito attuale dei 1000, e che vedrà al via 56 e non 96 giocatori.
“I giocatori protestano? Quando vedranno il montepremi…”
Chiaro però che per andare a giocare in Medio Oriente ci sarà qualche altro torneo destinato a creare lo spazio di cui necessita un Masters 1000. Alcuni 500 e 250 vedranno perdere le proprie licenze, e anzi alcuni 500 verranno meno a favore di altri 250.
La necessità di giocare a febbraio è dovuta anche alla volontà di giocare sul cemento outdoor, cosa che sarebbe impossibile se si andasse verso la stagione estiva dell’emisfero boreale. Quanto alle lamentele dei giocatori, il direttore del torneo di Toronto, Karl Hale, ha spiegato che “il tennis ormai sta andando nella direzione di voler accrescere il proprio valore, e non a caso i montepremi continuano a salire di anno in anno. L’Arabia è un mercato troppo fiorente per essere lasciato in disparte, e quindi alla fine una soluzione anche a livello di calendario verrà individuata. E anche ai giocatori piacerà, statene certi”.
Medvedev contro l’ATP: “Dovrebbe aiutarci, fa l’esatto contrario”
Nei giorni scorsi diversi tennisti hanno espresso il loro disappunto per l’annuncio del nuovo torneo in Arabia Saudita. Dopo Zverev, anche Daniil Medvedev ha tuonato contro i vertici ATP, rei di non tener conto delle necessità degli atleti, ma di pensare solo a fare business sulle loro spalle. “Non so nemmeno se posso dire quello che penso, perché non so ancora cosa abbiano annunciato di preciso.
Spero che abbiano anche idee per alleggerire la stagione, o almeno per non allungarla. Quindi, se ci riescono, andrà tutto bene. Se non ci riescono, sarà più difficile.
È un momento “divertente”, ovviamente. Ci sono tanti ritiri nei tornei come stiamo vedendo ogni settimana e tutti dicono di essere esausti. Così l’ATP cosa fa? Se ne sta alla larga dai problemi e si presenta da noi dicendo: “Ecco un nuovo Masters 1000!”. Mi pare tutto molto sensato…”.
 
                         
                     
                                                                                                         
                            