“Lo staff? Sinner gestisce i suoi affari come un malavitoso, è un assassino a sangue freddo”: lo strano elogio di Courier

  • Postato il 2 luglio 2025
  • Tennis
  • Di Il Fatto Quotidiano
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“Non si fa problemi a gestire i suoi affari come un malavitoso. È un assassino a sangue freddo”. Jim Courier, ex numero uno al mondo e vincitore di quattro slam, pronuncia frasi senza filtri su Jannik Sinner. L’italiano ha vinto agevolmente il derby con Luca Nardi per 3-0, concedendo soltanto sette game, ma a far parlare di lui è ancora l’ultimo burrascoso periodo culminato con la separazione con il preparatore atletico Panichi e il fisioterapista Badio. E a proposito di ciò Courier ha parlato così del numero uno al mondo: “Non sappiamo cosa stia succedendo, sospettiamo certamente che Sinner si sia irritato e abbia deciso di andare avanti. Una cosa che sappiamo è che si presenta come un gatto molto calmo… è un assassino a sangue freddo”. Sembrano critiche, in realtà l’ex tennista statunitense, che oggi fa il commentatore, sta elogiando il decisionismo del tennista italiano.

Courier ha poi argomentato facendo una breve cronistoria degli ultimi anni di Sinner e dei vari cambiamenti nello staff: “Ha mandato via Riccardo Piatti, che era stato come una figura paterna. Non gli piaceva il modo in cui giocava. Sentiva di non essere al passo con i tempi. E ha ingaggiato Simone Vagnozzi. E poi circa quattro mesi dopo, ha ingaggiato Darren Cahill. Ed ecco, è diventato il miglior giocatore al mondo”. Poi l’affondo: “Quindi non si fa problemi a gestire i suoi affari come un malavitoso. In un certo senso mi piace…“.

Parole forti e dure, ma comunque in chiave positiva quelle dette da Courier. Intanto Jannik Sinner è concentrato sul campo e su Wimbledon, conscio dell’importanza che il torneo ricopre – oltre che per la classifica – anche da un punto di vista mentale. Il 2025 è stato fin qui non semplicissimo per l’altoatesino, che ha prima sì vinto gli Australian Open, ma ha poi dovuto affrontare la squalifica di tre mesi, due finali perse contro Alcaraz al rientro (Internazionali d’Italia e Roland Garros), l’eliminazione al secondo turno ad Halle contro Bublik e la separazione con i due già citati.

Attorno a Sinner – a Wimbledon – si sono stretti adesso i due allenatori Vagnozzi e Cahill, ma anche l’osteopata Cipolla e il mental coach Ceccarelli. Tutti a cerchio sul campione italiano, che ha sì mostrato una personalità e un sangue freddo non indifferente per la sua età.

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Il Fatto Quotidiano

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