L’oasi segreta d’Italia, un luogo magico e incontaminato dove la natura regna sovrana: in pochi lo conoscono

  • Postato il 22 novembre 2025
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Nel cuore dell’Appennino marchigiano, a circa 1000 metri di altitudine, si estende un autentico scrigno naturale.

Questo bosco secolare, che fa parte della Riserva Naturale Regionale del Monte San Vicino e Monte Canfaito, rappresenta una meta privilegiata per escursionisti, fotografi e amanti della natura, soprattutto nel periodo autunnale quando il fenomeno del foliage trasforma il paesaggio in un caleidoscopio di colori caldi.

Situata nel comune di San Severino Marche, in provincia di Macerata, la Faggeta di Canfaito è un altopiano che deve il suo nome al latino Campum Faitum, ovvero “campo di faggi”. La foresta si estende per ettari ed è caratterizzata da faggi secolari dai tronchi contorti e dalle chiome maestose, veri e propri “giganti” che sembrano quasi abbracciare i visitatori. Camminare tra questi alberi monumentali è un’esperienza che rigenera corpo e spirito, immersi nel silenzio e nella pace che solo la natura incontaminata sa offrire.

Il “Re di Canfaito” è il simbolo della faggeta: un faggio che supera i 500 anni di vita, inserito tra i 300 alberi monumentali d’Italia. Con una circonferenza di circa sei metri e mezzo e un’altezza di 25 metri, questo albero si distingue per una radice dalla singolare forma a chiocciola, rendendolo facilmente riconoscibile e meta imperdibile per chi visita la zona.

La faggeta è anche il cuore pulsante della riserva naturale, istituita per proteggere la biodiversità e il patrimonio storico del territorio. Insieme al bosco, la zona offre un ricco patrimonio paesaggistico e culturale, con percorsi naturalistici e borghi medievali da scoprire.

Il fascino del foliage a Canfaito: quando visitare e cosa aspettarsi

L’autunno è la stagione in cui la Faggeta di Canfaito raggiunge il suo massimo splendore. Dai primi giorni di ottobre fino ai primi dieci giorni di novembre, il bosco si trasforma in una tavolozza naturale di gialli, arancioni e rossi intensi, attirando ogni anno migliaia di visitatori.

Il fenomeno del foliage è un evento naturale la cui intensità può variare in base alle condizioni climatiche annuali, ma la magia rimane intatta: il terreno si ricopre di un soffice tappeto di foglie scricchiolanti, mentre la luce radente dell’alba o del tramonto esalta la bellezza delle chiome dorate. Anche in presenza di nebbia o pioggia leggera, il bosco offre scenari suggestivi e fiabeschi, perfetti per gli appassionati di fotografia e per chi cerca un contatto autentico con la natura.

Per vivere l’esperienza al meglio ed evitare l’affollamento del fine settimana, si consiglia di visitare Canfaito nei giorni feriali e nelle ore meno frequentate.

La Faggeta di Canfaito è una meta ideale per gli appassionati di trekking, con sentieri adatti a tutti i livelli di preparazione.
Trekking e percorsi immersi nella natura(www.blitzquotidiano.it)

La Faggeta di Canfaito è una meta ideale per gli appassionati di trekking, con sentieri adatti a tutti i livelli di preparazione. Il percorso più semplice e frequentato si snoda nel cuore della faggeta, è quasi pianeggiante, e consente anche alle famiglie con bambini di avventurarsi tra i giganti della natura. Recentemente è stato inaugurato il sentiero tematico “Il Regno di Blu”, un anello di circa 2,5 km pensato per i più piccoli, che racconta la vita del bosco attraverso le avventure di un simpatico coleottero.

Per escursionisti più esperti, sono disponibili itinerari più impegnativi che collegano la faggeta al borgo di Elcito, passando per l’abbazia di Santa Maria di Val Fucina, e all’anello dei Prati di Roti e Sasso Forato, un percorso panoramico di circa 11 km con viste sorprendenti sull’Adriatico.

Elcito, il “Tibet delle Marche”, e altri tesori nei dintorni

A pochi chilometri da Canfaito si trova Elcito, un piccolo borgo medievale arroccato su uno sperone roccioso a 821 metri di altitudine, noto come il “Tibet delle Marche” per la sua posizione isolata e l’atmosfera di assoluta quiete. Le sue vie strette, percorribili solo a piedi, e le strutture storiche come l’antico castello e l’abbazia benedettina offrono un’affascinante immersione nel passato.

Elcito è frequentato soprattutto in estate e durante i periodi di escursioni, con pochi residenti fissi ma una vivace presenza di turisti e proprietari di seconde case. Il borgo dispone di un punto ristoro, Il Cantuccio, dove è possibile degustare specialità locali.

Nei dintorni, meritano una visita anche San Severino Marche, con la sua storica Piazza del Popolo, e altre località come il Lago di Cingoli e i Prati di San Vicino, luoghi perfetti per ulteriori passeggiate nella natura.

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Blitz

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