Lombardia, stop alle auto diesel Euro 5 rimandato al 2026: cosa succede

  • Postato il 30 luglio 2025
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Una decisione attesa e che concede un anno di respiro a moltissime famiglie e imprese: la Regione Lombardia ha ufficialmente posticipato al primo ottobre 2026 l’entrata in vigore delle restrizioni alla circolazione per i veicoli diesel Euro 5. Questo slittamento, che inizialmente era previsto per il prossimo primo ottobre, rappresenta un’importante modifica al calendario delle limitazioni e si allinea a quanto deciso dal Governo italiano, che con un emendamento al decreto Infrastrutture aveva dato il via libera a tale possibilità.

Più tempo per 400.000 veicoli

La delibera, proposta dagli assessori Giorgio Maione (Ambiente e Clima) e Alessandro Beduschi (Agricoltura), è stata approvata dalla Giunta regionale. L’assessore Maione ha chiarito il senso della manovra, spiegando che questa decisione “evita il blocco immediato di oltre 400.000 veicoli e concede più tempo per affrontare in modo equilibrato la transizione”. Si tratta di un adeguamento alla norma nazionale, con l’impegno a trovare soluzioni che permettano ai cittadini di continuare a utilizzare i propri mezzi anche nei grandi centri urbani.

È fondamentale sottolineare che il tema del blocco dei veicoli Euro 5 diesel non riguarda unicamente la Lombardia. La questione, infatti, interessa tutte le Regioni del Bacino Padano, tra cui Piemonte, Veneto ed Emilia-Romagna. Il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, si è mosso personalmente per scongiurare problemi a centinaia di migliaia di automobilisti, dimostrando la portata nazionale della questione.

Cosa cambia dal primo ottobre 2026

Le limitazioni entreranno comunque in vigore, ma con una tempistica più dilatata. A partire dal primo ottobre 2026, lo stop alle auto diesel Euro 5 interesserà i Comuni con una popolazione superiore ai centomila abitanti. Tra questi, figurano alcune delle città più popolose della Lombardia, come: Milano, Brescia, Monza e Bergamo.

Tuttavia, la Regione Lombardia ha già previsto e confermato strumenti di flessibilità per mitigare l’impatto delle future restrizioni. Sarà data la possibilità di compensare il blocco con altre misure che verranno individuate entro la data di entrata in vigore delle limitazioni. Uno strumento già esistente e confermato è il servizio Move-In (Monitoraggio Veicoli Inquinanti), che consente una percorrenza annua controllata per i veicoli interessati dai limiti alla circolazione. Questo sistema, che già oggi è impiegato per le auto più datate, permette ai veicoli soggetti a restrizioni di continuare a muoversi, seppur con un limite chilometrico ben specifico.

Un obiettivo duplice: qualità dell’aria e sostegno a cittadini e imprese

La filosofia alla base di questa proroga è duplice. Come ha ricordato l’assessore Maione, l’obiettivo è chiaro: “migliorare la qualità dell’aria senza penalizzare famiglie e imprese“. La Regione si impegna ad affrontare il cambiamento con buon senso e soluzioni concrete, sfruttando questo anno aggiuntivo a disposizione.

Nell’ultimo quinquennio, la Regione Lombardia ha dimostrato il proprio impegno in questa direzione, stanziando 119 milioni di euro per incentivare il rinnovo del parco auto. Questo investimento testimonia la volontà di supportare i cittadini e le attività economiche nel processo di transizione verso veicoli meno inquinanti, senza imporre oneri eccessivi o blocchi improvvisi che potrebbero generare difficoltà economiche e sociali.

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