Londra, Sadiq Khan cerca consensi tra gli immigrati: critica il governo Labour e chiede di nuovo porte aperte agli stranieri
- Postato il 5 giugno 2025
- Mondo
- Di Il Fatto Quotidiano
- 2 Visualizzazioni
.png)
Sadiq Khan è uno di quei leader calmi e sorridenti che però fa fatica ad accattivarsi il pubblico. Il sindaco di Londra, riconfermato per la terza volta a City Hall, è sempre in bilico tra i suoi piani ‘senza se e senza ma’ per una capitale “più sicura, più equa e più verde” e le critiche che poi gli piovono addosso da destra e sinistra sulla loro reale efficacia. Che sia allargare il raggio della Zona a Emissione Ultra Bassa (ULEZ) o decriminalizzare il possesso di cannabis, sembra che Khan non metta mai d’accordo nessuno. Tanto meno nelle statistiche visto che secondo l’ultima di YouGov il primo cittadino di Londra è gradito solo al 18% degli abitanti della capitale, mentre al 51% dei londinesi non piace.
Per risalire la china, il sindaco laburista della metropoli più multietnica d’Europa sa che strizzare l’occhio agli immigrati europei – che hanno diritto di voto alle elezioni comunali – è molto più di una cosa di sinistra. Londra è sempre a caccia di investitori stranieri e l’economia della capitale, che si regge su settori come servizi, ospitalità e costruzioni, dipende dalla manodopera degli immigrati. Nel 2024 erano 750mila i posti di lavoro ricoperti dagli europei. Ma il trend è negativo perché solo l’anno precedente ce n’erano il 3% in più e ora il premier laburista Keir Starmer ha dato un ulteriore draconiano giro di vite ai visti di ingresso. “Abbiamo delle carenze enormi di personale in settori chiave dell’economia e anche formando manodopera locale in quelle professioni continueremo comunque ad avere bisogno di lavoratori”, dice Khan.
Quando gli viene chiesto se allora il premier del suo stesso partito, Keir Starmer, si sia tirato la zappa sui piedi a irrigidire i criteri d’ingresso per gli europei, lui non cerca di negare l’evidenza: “In quest’area ci sono disaccordi tra me e il governo. Dobbiamo stare attenti a non soffocare inavvertitamente la crescita economica perché mancano i professionisti. Se siamo la migliore città al mondo lo dobbiamo anche agli immigrati regolari, ogni giorno parlo con cittadini di origine italiana, spagnola o francese, ad esempio, che contribuiscono enormemente a questa città da un punto di vista economico, sociale e culturale e quindi penso che sia possibile fare entrambe le cose, da una parte formare personale locale e dall’altra riconoscere il contributo fondamentale dei migranti che arrivano a Londra in modo legale. Sto facendo pressione sul governo per avere più controllo sui budget per la formazione di manodopera britannica, ma al tempo stesso sto cercando di persuadere il governo Starmer sui benefici che portano i lavoratori stranieri, è importante avere anche loro”.
La questione è calda, solo un paio di settimane fa Regno Unito e Unione europea hanno tenuto il primo summit post Brexit a Londra dove hanno ritrovato unità di intenti sul resettaggio della loro relazione e si sono rimandati a un prossimo appuntamento sul piano di mobilità giovanile tra i due lati della Manica: “La Ue lo vuole e a noi serve – ha detto Khan – Il governo stabilirà con i sindacati il numero di giovani tra i 18 ed i 32 anni che potranno spostarsi dentro i confini, per periodi determinati, e in che proporzione tra i 27 Paesi dell’Unione. Credo molto anche nelle opportunità che potrebbe offrire il programma Erasmus +. Quindi il messaggio agli italiani è che Londra è un’eccellente città in cui spostarsi, aperta a varie esperienze di lavoro in ospitalità o in altri settori”.
Potremmo essere ad un’inversione della Brexit? Khan, sindaco della città in cui nel 2016 il 75% degli elettori ha risposto no all’uscita dalla Ue, non ha mai usato mezzi termini sulla sua contrarietà alla Brexit. Per lui è “il più grande atto di autolesionismo mai inflitto da un Paese”, ma ormai è fatta: “Mi dispiace, non vedo possibile un rientro nell’Unione europea nei prossimi 5-10 anni – dice rispondendo a una domanda de Ilfattoquotidiano.it – ma nel lungo periodo è nel nostro interesse ritornare membri”.
L'articolo Londra, Sadiq Khan cerca consensi tra gli immigrati: critica il governo Labour e chiede di nuovo porte aperte agli stranieri proviene da Il Fatto Quotidiano.