L’Ordine delle Psicologhe e degli Psicologi della Liguria a sostegno del Pride e dei diritti delle persone LGBTQIA+
- Postato il 10 giugno 2025
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- Di Genova24
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Genova. L’Ordine delle Psicologhe e degli Psicologi della Liguria coglie l’occasione del mese del Pride – tempo di celebrazione, riflessione e rivendicazione per la comunità LGBTQIA+ – per ribadire con fermezza il proprio impegno nella promozione del benessere psicologico, della libertà e della dignità di ogni persona, senza alcuna discriminazione.
«Esprimiamo il nostro pieno sostegno alle manifestazioni già svolte e a quelle in programma sul territorio ligure – dichiara la presidente dell’Ordine, Claretta Femia –. In quanto professioniste e professionisti della salute mentale, riteniamo fondamentale riaffermare il diritto di ciascuno a vivere pienamente e autenticamente la propria identità e il proprio orientamento affettivo e sessuale. La psicologia è al servizio dell’autenticità dell’individuo, della libera espressione del Sé e di una società più giusta e inclusiva».
«Siamo fermamente convinti che l’orientamento sessuale e l’identità di genere siano aspetti centrali dell’identità personale. Per questo motivo – aggiungono Marianna Pederzolli e Alessia Battaglia, coordinatrici del comitato pari opportunità dell’Ordine regionale – respingiamo ogni forma di “terapia riparativa” o “correttiva”. Tali pratiche, oltre ad essere scientificamente infondate, sono eticamente inaccettabili e psicologicamente dannose».
La comunità scientifica internazionale – dalla World Psychiatric Association (2016) all’American Psychological Association (2009) – ha già da tempo condannato tali pratiche, e anche il Consiglio nazionale dell’Ordine degli Psicologi, fin nel 2010, ha chiarito che esse violano i principi fondamentali della deontologia.

«Il nostro codice deontologico – riprendono Pederzolli e Battaglia – ci impegna a operare nel rispetto della dignità, dell’autonomia e dell’integrità di tutte le persone. La psicologia non può e non deve essere neutrale di fronte alla negazione dei diritti umani, alla discriminazione o allo stigma. Stare dalla parte delle persone significa costruire contesti di accoglienza, rispetto e inclusione, dove nessuno debba vivere con paura, vergogna o senso di colpa».
Per queste ragioni, oggi come sempre, l’Ordine delle Psicologhe e degli Psicologi della Liguria si schiera con chiarezza al fianco della comunità LGBTQIA+ e rinnova il proprio impegno concreto nel contrasto a ogni forma di pratica lesiva dei diritti, anche raccogliendo le segnalazioni da parte di chiunque venga a conoscenza di situazioni discriminatorie o dannose. Il benessere psicologico è un diritto universale. Affermarlo significa lavorare ogni giorno per una società che riconosca e valorizzi la diversità umana, dove ogni individuo possa vivere una vita piena e appagante, libera da pregiudizi e discriminazioni.