Lovati e le frasi shock su Yara Gambirasio, la Procura di Pavia e il legale di Bossetti rispondono
- Postato il 8 ottobre 2025
- Di Panorama
- 1 Visualizzazioni


Sembra davvero aver alzato un polverone l’ultima puntata di Falsissimo, il format settimanale pubblicato da Fabrizio Corona su Youtube. Nell’ultimo episodio, infatti, Corona ha registrato clandestinamente l’avvocato Massimo Lovati, legale di Andrea Sempio, il quale si è lasciato andare a commenti piuttosto controversi sul suo assistito e soprattutto sul caso dell’omicidio di Yara Gambirasio.
Le parole su Sempio
Le registrazioni, pubblicate nel sedicesimo episodio di Falsissimo andato online il 5 ottobre, hanno catturato Lovati mentre credeva di parlare in via riservata con Corona. «Te ne dico una, rimane tra me e te», aveva premesso l’avvocato, credendo ingenuamente che il tutto non sarebbe stato divulgato.
Lovati ha inizialmente rivelato alcuni aspetti privati del suo rapporto professionale con Sempio: «Io con lui non voglio parlare, quello lì non ti dirà mai che è colpevole…perché se ti dice che è colpevole te ne sbatti, va beh, faccio finta. Invece se tu mi convinci che sei innocente, io mi sbatto, muoio per te».
Ma è quando Corona gli chiede se abbia mai parlato privatamente con Sempio dalla riapertura delle indagini che Lovati fa rivelazioni sconcertanti: «Il giorno prima del fruttolo l’ho chiamato alle 5 di mattina, l’ho fatto venire in studio e gli ho detto ‘Andrea, vattene fuori dai coglioni, per 20 giorni almeno, ti prendi le ferie, poi quando tutto è finito‘…».
Il riferimento al “fruttolo” riguarda gli accertamenti sui rifiuti della casa dei Poggi, e Lovati spiega di aver consigliato al suo assistito di allontanarsi proprio alla vigilia di quegli esami cruciali.
Le parole sul caso Yara
Ma le dichiarazioni più scioccanti sono arrivate quando la conversazione si è spostata sul caso dell’omicidio di Yara Gambirasio. Lovati ha duramente criticato la strategia difensiva dell’avvocato Claudio Salvagni, legale di Massimo Bossetti: «Salvagni, gli ho detto, ‘guarda che tu non mi sei piaciuto, perché tu hai puntato tutto sul DNA, ma tu vai a picchiare la testa contro un muro’».
L’avvocato ha poi esposto quella che secondo lui avrebbe dovuto essere la linea difensiva per Bossetti: «Io, Bossetti, sono l’amante di Yara Gambirasio. Ci trovavamo tutte le settimane e scop*vamo come due scimmie, ecco perché c’è il mio DNA. Condannatemi, ma per violenza sessuale, con minorenne consenziente, non per omicidio, io non l’ho uccisa. Basta, vincevi il processo».
Quando Corona gli ha chiesto se secondo lui fosse andata davvero così, Lovati ha risposto: «Non lo so, io l’avrei difeso così».
La reazione dell’avvocato di Bossetti
Le parole di Lovati hanno comprensibilmente scatenato una reazione furiosa dell’avvocato Salvagni, che ha definito le dichiarazioni «uno spettacolo orribile dal punto di vista professionale e umano».
«Massimo Lovati ha buttato fango su Yara Gambirasio, una ragazzina che non si può difendere da parole ignobili», ha dichiarato all’AdnKronos, aggiungendo che «ha parlato senza conoscere nessun atto del processo sull’omicidio di Brembate e non ha mostrato rispetto né per l’essere umano Massimo Bossetti, né per la giustizia pensando che sia uno show dove sparare sempre più alto, o meglio più in basso».
Salvagni ha proseguito la sua requisitoria contro il collega: «Sono dichiarazioni che mostrano zero rispetto, sono orribili per Yara e la sua famiglia, ma lo sono anche per Bossetti che ha il diritto di gridare la propria innocenza. Sono imbarazzanti per un avvocato che riduce il suo ruolo a show, senza neppure rendersi conto di venire strumentalizzato e ridicolizzato».
Il legale di Bossetti ha concluso con un attacco diretto anche alla competenza professionale di Lovati: «Non infierisco su una persona anziana, ma di fronte alla sua insipienza umana e professionale credo che sia arrivato il momento che Andrea Sempio si trovi chi davvero lavori alla sua difesa e non pensi a dare spettacolo».
La risposta della Procura alle parole di Lovati
Persino la Procura di Pavia è intervenuta per rispondere alle parole di Lovati, pubblicando una nota a firma del Procuratore Fabio Napoleone in cui si legge che «quanto affermato dall’avvocato Massimo Lovati, difensore di Andrea Sempio, risulta oggettivamente destituito di ogni fondamento».
In particolare, il comunicato fa riferimento al passaggio dell’intervento di Lovati con Corona nel quale il primo afferma che «Napoleone, da quello che mi hanno riferito, qualche talpone che ho anch’io, voleva chiedere l’archiviazione. Quell’altro, invece, quello lì dell’Opus Dei, quel maledetto Civardi».
Il procuratore Fabio Napoleone, che firma la precisazione della Procura, evidenzia che la richiesta di riapertura delle indagini venne depositata il 14 febbraio 2024, firmata dallo stesso Napoleone e dai sostituti Andrea Zanoncelli e Valentina De Stefano. Solo successivamente, precisa la nota, è avvenuta «la coassegnazione del procedimento penale al Procuratore Aggiunto Stefano Civardi, insediatosi nell’Ufficio nel febbraio 2024».