Luce, umore e concentrazione

  • Postato il 16 ottobre 2025
  • Di Focus.it
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Che la luce influenzi il nostro benessere non è più soltanto una sensazione: lo dimostra, tra gli altri, uno studio pubblicato su Frontiers in Psychology. I ricercatori hanno osservato che un'illuminazione che varia nel corso della giornata – proprio come fa la luce naturale – migliora la concentrazione, l'umore e la qualità del sonno. In sostanza, rispettare i ritmi circadiani attraverso la luce artificiale significa aiutare il corpo e la mente a funzionare meglio. Da questa consapevolezza nasce anche il progetto di B2 Labtech, una startup trentina con sede a Rovereto che punta a rivoluzionare il modo in cui concepiamo la luce negli ambienti interni. Non più semplici lampade da accendere o spegnere, ma un sistema intelligente capace di adattarsi automaticamente alle esigenze fisiologiche delle persone. L'obiettivo è creare un'illuminazione "umanocentrica", in grado di imitare il ciclo naturale del sole e di accompagnare in modo armonico il ritmo della giornata. Luce camaleonte. Il cuore del sistema è una combinazione di sensori ambientali, algoritmi di machine learning (in altre parole, intelligenza artificiale) e una centralina IoT che gestisce moderni LED "tunable white", capaci di variare la temperatura di colore da 1.800 a 6.500 gradi Kelvin. All'alba la luce si presenta calda e soffusa, diventa più intensa e fredda a metà giornata, e torna poi dorata al tramonto. I dati provenienti dal web – come posizione geografica, orari di alba e tramonto, calendario e orario – consentono al sistema di autoregolarsi, senza intervento umano. Chi occupa la stanza può comunque intervenire manualmente, e il software apprende nel tempo le preferenze dell'utente per riprodurle in automatico. L'idea è nata da un'esperienza personale di Luca Benedetti, cofondatore di B2 Labtech insieme a Francesco Brocca. «Durante i miei studi in Danimarca – racconta – ho vissuto l'alternanza estrema tra il sole di mezzanotte estivo e i lunghi bui invernali, e mi sono reso conto di quanto l'umore e la capacità di concentrazione cambiassero con la luce. Da qui è nata la volontà di creare una tecnologia che potesse restituire equilibrio e benessere anche negli spazi chiusi». Per verificare l'efficacia del sistema, B2 Labtech ha collaborato con il Dipartimento di Psicologia e Scienze Cognitive dell'Università di Trento e con Trentino Sviluppo, coinvolgendo più di ottanta dipendenti in una sperimentazione presso la sede di Rovereto. I risultati sono stati incoraggianti: un incremento fino al 15% nella produttività e nel buon umore, meno assenze dal lavoro e un miglioramento generale del benessere psicofisico. Inoltre, il sistema ha rispettato pienamente i parametri normativi italiani in materia di illuminazione nei luoghi di lavoro, spesso disattesi. A rafforzare la validità di questo approccio ci sono diversi studi scientifici internazionali. Oltre a quello pubblicato su Frontiers in Psychology, altre ricerche, condotte anche in ospedali o in altri ambienti confermano che un'illuminazione artificiale calibrata sui ritmi biologici favorisce concentrazione, umore e qualità del sonno. Al contrario, una luce inadeguata colpisce fino a due lavoratori su tre, causando un aumento del 30% dei casi di affaticamento visivo e disturbi del sonno, una riduzione del 15% nella produttività e un incremento dei costi energetici fino al 40%. Ma la luce "intelligente" di B2 Labtech non si limita al benessere individuale: è anche una questione di sostenibilità. La piattaforma integra infatti un software di analisi ESG che misura il risparmio energetico e la riduzione delle emissioni di CO₂. I primi test indicano una diminuzione fino al 40% dei consumi energetici, un taglio del 30% delle emissioni e una riduzione dei costi operativi tra il 20 e il 30%. Già vincitrice della Trentino Startup Valley 2023-2024, del Premio l'Adige Futuro e seconda classificata al Premio Innovazione del Forum Europeo di Alpbach, B2 Labtech ha ottenuto un primo investimento da Spreentech Ventures e si prepara ora a una nuova fase di crescita. Gli studi scientifici, i test empirici e i primi riscontri aziendali sembrano dunque convergere: la luce non è solo un elemento d'arredo, ma un fattore chiave per salute, concentrazione e produttività. E se il futuro dell'illuminazione saprà davvero imitare il sole, potremmo presto scoprire che il benessere — mentale, fisico ed energetico — comincia semplicemente da un fascio di luce più umano. .
Autore
Focus.it

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