Lucio Corsi alla conquista dell’Europa nel 2026

  • Postato il 9 settembre 2025
  • Di Panorama
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Ci sono artisti che sono fatti per stare sul palco. Non per egomania o voglia di apparire, ma perché amano fare musica per la gente davanti alla gente. Meglio ancora se a vederli sono in migliaia come è successo a Lucio Corsi all’Ippodromo di San Siro nella data conclusiva del suo tour, che da giugno a settembre l’ha visto calcare i palchi dei principali festival italiani per un totale di 28 appuntamenti live di grande successo. Tra i brani in scaletta, Sigarette, La gente bassa (cover di Randy Newman), La lepre, Francis Delacroix, Volevo essere un duro, Tu sei il mattino, Let there be rocko e Astronave Giradisco.

Nel 2026 lo spettacolo di Corsi avrà anche una dimensione internazionale: avrà infatti inizio dal prossimo gennaio la sua prima tournée europea nei club, che farà tappa il 24 gennaio al Padiglione Conza di Lugano (Svizzera), il 1 febbraio al Volkshaus di Zurigo (Svizzera), il 3 febbraio al Simmcity di Vienna (Austria), il 5 febbraio al Meet Factory di Praga (Repubblica Ceca), il 6 febbraio al Proxima di Varsavia (Polonia), il 7 febbraio all’Heimathafen Neukolln di Berlino (Germania), il 9 febbraio al La Madeleine di Bruxelles (Belgio), il 10 febbraio all’O2 Shepherd’s Bush Empire di Londra (Regno Unito), l’11 febbraio al Den Atelier di Lussemburgo (Lussemburgo), il 13 febbraio al Q Factory di Amsterdam (Paesi Bassi) e il 15 febbraio all’Elysee Montmartre di Parigi (Francia)

I biglietti per queste date saranno disponibili a partire dalle ore 11 del 15 settembre. A fine 2026 sono state annunciate altre tre date in Italia: il 27 novembre a Firenze, il 5 dicembre a Roma e l’11 a Milano. Insomma, un percorso di lungo respiro per il cantautore toscano che dopo il successo sanremese e in classifica di Volevo essere un duro ha ampiamente dimostrato di non essere un artista “one shot”, ma di avere un progetto e una direzione musicale ben definiti e soprattutto un concept di spettacolo live con al centro la musica e i musicisti e non le coreografie e altre amenità di contorno. Non è poco…


Autore
Panorama

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