“Lucio Corsi è un cantautore da Instagram, Alfa scrive canzoni semplici, ma profonde. Io a Sanremo? Non mi prendono. È un circuito chiuso”: così Alex Britti
- Postato il 3 giugno 2025
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- Di Il Fatto Quotidiano
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Alex Britti si è raccontato in occasione della presentazione del suo concerto evento “Feat.Pop”, in programma il 22 giugno alle Terme di Caracalla. Uno spettacolo pensato per celebrare i 27 anni di “It.Pop”, l’album che lo ha lanciato nel panorama musicale italiano. “Sono tutti bravi a festeggiare i numeri tondi, i 30 oi 50 anni. Questo è il mio non anniversario. Festeggiare il ventisettesimo anno mi fa ridere”, ha commentato con ironia.
Dopo “Oggi sono io” con Marco Mengoni, arriva il secondo capitolo del progetto “Feat.Pop”: “Solo una volta”, brano storico certificato platino, rivisitato insieme a Clementino. Con il rapper napoletano “ci conosciamo da tempo e questa è stata l’occasione per fare qualcosa insieme. Abbiamo lavorato nel suo ambiente, perché, come anche con Marco Mengoni, non mi interessava semplicemente una sua partecipazione vocale. Poi, con un tocco di presunzione, ho pensato che bastassero un paio di note di chitarra per riportare il tutto nel mio mondo, rendendolo riconoscibile. È stata una bella sfida lasciare che altri produssero i miei brani”.
Clementino sarà sicuramente sul palco delle Terme di Caracalla. Marco Mengoni è più difficile, visto l’inizio del suo tour il giorno prima, ma non impossibile. Ma non mancheranno le sorprese. Altre collaborazioni? “Ci saranno, ma non posso anticipare nulla”.
Il suo ritorno al Sanremo, dunque, è stato più volte rimandato: “Festival di Sanremo? Se ci torno? Ma tanto non mi vogliono, ho presentato più canzoni ma niente. Forse perché sono un’etichetta indipendente e quando proponi non hai merce di scambio. È un circuito chiuso ma non me ne faccio una malattia.
E ancora: “Lucio Corsi è bravo ma è un cantautore di oggi, un cantautore molto Instagram. Arriva prima il personaggio, la faccia bianca, c’è un lavoro di immagine. Io, quando penso a un cantautore, penso a De Gregori, non a Lucio Corsi. Appartengo a un’altra generazione e voglio continuare a pensare a Francesco De Gregori“. Infine, sulle nuove generazioni ammette: “A mio figlio piace Alfa con cui condivido le sonorità. Scrive canzoni molto dirette, semplici che nascondono una profondità sana”.
E infine il duetto dei sogni? “Il primo artista che ho visto dal vivo: Renato Zero. Lo stimo e ha una carriera pazzesca. Sono stato anche suo ospite al concerto del Circo Massimo”.
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