Ludus Magnus, al via il restauro milionario della palestra dei gladiatori a Roma

  • Postato il 14 luglio 2025
  • Notizie
  • Di SiViaggia.it
  • 2 Visualizzazioni

A pochi metri dal Colosseo, tra via Merulana e via di San Giovanni in Laterano, si nasconde un tesoro dell’antica Roma troppo spesso ignorato da residenti e turisti: il Ludus Magnus.

Questa era la principale palestra dei gladiatori della città eterna. Oggi il sito si presenta trascurato, con erba secca, resti archeologici poco valorizzati e numerosi “lucchetti dell’amore” attaccati alle ringhiere che ne oscurano la vista.

Ma presto tutto questo cambierà: è stato avviato un intervento di restauro e valorizzazione da oltre 3,5 milioni di euro, promosso dalla Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali. L’obiettivo è restituire dignità e visibilità a questo straordinario spazio, rendendolo finalmente accessibile e immersivo per tutti.

Cos’è il Ludus Magnus e cosa si può visitare

Il Ludus Magnus fu la più grande delle palestre gladiatorie dell’antica Roma. Costruito dall’imperatore Domiziano (81-96 d.C.), venne poi ristrutturato. I resti oggi visibili appartengono alla seconda fase quella attribuita all’imperatore Traiano (98-117) dove il piano del Ludus venne rialzato di circa un metro e mezzo.

Sorgeva proprio accanto all’Anfiteatro Flavio, oggi noto come Colosseo, ed era collegato ad esso tramite un passaggio sotterraneo, una galleria, che permetteva ai gladiatori di entrare direttamente nell’arena.

La struttura originale comprendeva un edificio rettangolare – di almeno due piani – con un cortile porticato al centro intorno al quale si aprivano delle celle (14 sono state conservate ed è stata restaurata anche una delle originarie quattro piccole fontane triangolari all’angolo nord-occidentale del quadriportico – le celle fungevano da alloggi e servizi per gli spettatori).

Ludus Magnus verrà restaurata
iStock
I resti del Ludus Magnus a Roma

Una piccola arena centrale poi serviva per l’addestramento dei gladiatori. Questa era circondata da gradinate per ospitare un numero limitato di spettatori.

Fino ad oggi l’ingresso al monumento era consentito solo su prenotazione a gruppi – massimo 30 persone per visita – con una guida propria. Inoltre erano possibili anche visite, sempre su prenotazione, per singoli visitatori.

Un grande progetto di restauro e valorizzazione

Il restauro del Ludus Magnus, che terminerà a marzo 2026, rientra nel programma Caput Mundi e prevede una serie di interventi profondi e strutturati, non solo estetici.

Il progetto include indagini archeologiche e geognostiche volte a migliorare la conoscenza del sito e nuove campagne di scavo, in particolare nella cosiddetta domus repubblicana presente nell’arena.

Parallelamente, verranno ripuliti i resti antichi, riorganizzati gli spazi e predisposti nuovi allestimenti per la fruizione turistica. L’illuminazione giocherà un ruolo centrale: una nuova luce architettonica metterà in evidenza i dettagli strutturali e decorativi delle rovine, creando un’atmosfera evocativa che sottolineerà il valore storico del sito.

Particolare attenzione è stata poi riservata all’accessibilità, con l’introduzione di percorsi senza barriere, informazioni digitali e supporti tecnologici per permettere a tutti, comprese le persone con disabilità, di vivere pienamente la visita.

Infine, i residenti auspicano anche la rimozione definitiva dei lucchetti che deturpano le ringhiere: un gesto simbolico, ma importante, per restituire bellezza e visibilità a un sito unico nel suo genere.

Il Ludus Magnus è pronto a riemergere dal degrado e a diventare una nuova tappa imprescindibile del turismo culturale romano.
Con il nuovo progetto di riqualificazione, l’area sarà aperta in modo regolare al pubblico, grazie alla realizzazione di passerelle, punti di osservazione sicuri e un percorso inclusivo.

Inoltre, sarà installata una biglietteria vetrata all’ingresso e saranno adottate soluzioni tecnologiche per offrire un’esperienza multimediale e immersiva, capace di raccontare la storia del Ludus e dei suoi protagonisti: i gladiatori.

Autore
SiViaggia.it

Potrebbero anche piacerti