L’ultimo imbroglio di Kaufmann: ha ricevuto 860mila euro dal ministero della Cultura per un film fantasma
- Postato il 19 giugno 2025
- Cronaca
- Di Il Fatto Quotidiano
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“Stella della Notte”, un film – in realtà mai realizzato – di Francis Kaufmann, il presunto killer di Villa Pamphili, nel 2020 ha ottenuto più di 800mila euro di tax credit dal ministero della Cultura. Parliamo dei contributi a pioggia che il governo italiano, durante e dopo il Covid, ha indirizzato al mondo del cinema per sostenere il settore e che oggi sono, su vari fronti, sotto i riflettori della Guardia di Finanza e della Procura di Roma. L’americano, come rivelato da Open, con il falso nome di Rexal Ford e una finta casa di produzione maltese chiamata Tintagel Films Llc, è riuscito a ottenere la partnership con una piccola società cinematografica italiana, la Coevolutions. Quest’ultima ha poi inoltrato il conto al ministero all’epoca guidato da Dario Franceschini e, a fine anno, ha ottenuto il riconoscimento del 40% del budget dichiarato, pari a 863.595,90 euro. Peccato che non vi sia alcuna traccia sul web o altrove che la pellicola sia stata quantomeno realizzata.
La direzione generale Cinema del ministero ha fatto sapere di aver già avviato “approfondimenti” sul caso spiegando che in caso di “uso irregolare” del credito d’imposta avvierà non solo la “revoca immediata del beneficio concesso” ma procederà anche a escludere il produttore dai “benefici della legge Cinema per 5 anni” e a segnalare la vicenda alla magistratura. Probabilmente – anche se spetterà agli investigatori accertarlo – si tratta dell’ennesima truffa perpetrata da Kaufmann-Ford, che sin dal 2019 ha imbrogliato prima le autorità statunitensi, dichiarando un nome diverso da quello vero con cui ha ottenuto un passaporto – quello sì – valido. Kaufmann ha poi girato il mondo, probabilmente circuendo anche la povera Anastasia Trofimova, la compagna 29enne russa da cui, lo scorso anno, aveva avuto anche una bimba, Andromeda: entrambe sono state trovate morte il 7 giugno a Villa Pamphili a Roma, secondo i pm romani e la polizia italiana uccise entrambe proprio dal sedicente regista.
Il caso dei soldi erogati dal ministero al film di Kaufmann – e incassati recentemente, secondo le verifiche di Open – potrebbe finire presto sul tavolo Guardia di Finanza. La Procura di Roma, infatti, ha aperto diversi fascicoli, su altrettanti esposti, riguardanti almeno 70 milioni di euro assegnati a una decina di film, tra cui quelli realizzati anche da nomi importanti della cinematografia italiana, come Nanni Moretti, Luca Guadagnino e Paolo Virzì (tutti estranei all’inchiesta). Pellicole che vedevano impegnati attori di caratura mondiale, come il premio oscar Denzel Washington.
Il dubbio degli inquirenti è che i costi per girare questi film siano stati gonfiati per permettere alle case di produzione di realizzarli senza alcun esborso di denaro. Al momento nella lista dei film “contestati” non c’è “Stella della Notte”. Tra l’altro, dall’identità della vittima, scoperta proprio nelle ultime ore anche grazie al contributo degli inviati Rai di Chi l’ha visto?, emerge un’altra inquietante coincidenza: la donna, Anastasia Trofimova, è omonima di un’importante regista e documentarista russa, già passata recentemente dal Festival di Venezia e considerata per le sue posizioni politiche vicina al presidente Vladimir Putin. “Stella”, infine, era anche il nome con cui Kaufmann-Ford aveva presentato la sua compagna alla polizia italiana, durante le quattro volte in cui è stato identificato per le sue escandescenze nel centro di Roma.
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